mercoledì 31 marzo 2010

Una Messa per l'ultimo concerto prima del Maggio

Una Messa in lingua slava arcaica, dai ritmi barbarici e dai timbri strumentali smaglianti, incarnazione di spirito patriottico eppure colma di devozione popolare: è la Messa Glagolitica di Leoš Janáček, che il compositore moravo – non credente anche se cresciuto in una famiglia profondamente religiosa – scrisse nel 1926, anche in vista del primo decennale della Repubblica Cecoslovacca sorta dopo la dissoluzione dell’impero asburgico.
“Glagolitico” è aggettivo con cui venne inizialmente indicato l’alfabeto successivamente chiamato “cirillico”, elaborato nel Nono secolo dai missionari Costantino e Metodio per trascrivere le lingue slave fino ad allora solo parlate, e per diffondere le Sacre Scritture.
TOMAS NETOPIL, il giovane direttore nato in Moravia come Janáček, vincitore del concorso internazionale “Sir Georg Solti” e da quest’anno Direttore Musicale del Teatro Nazionale di Praga, la città alla cui Accademia si è formato, ha scelto questa Messa così atipica ed affascinante per il suo ritorno, a qualche anno di distanza dal debutto a Firenze con alcuni applauditi concerti, sul podio dell’Orchestra e del Coro del Maggio, cui si aggiungono le voci soliste del soprano Andrea Dankova, del mezzosoprano Jolana Fogas, del tenore Kor-Jan Dusseljee e del basso Martin Gurbal, e Andrea Severi all’organo.
La serata si apre con un altro caposaldo sinfonico, la Quarta Sinfonia in re minore op. 120 di Robert Schumann datata 1841, e dall’autore rivista un decennio più tardi, autentico monumento al Romanticismo.
Concerto in data unica giovedì 1° aprile, alle ore 20.30 al Teatro Comunale, con il quale si conclude la Stagione 2009/2010, nella (breve) attesa di inaugurare a fine mese la 73^ edizione del Festival.
Biglietti da 15 a 35 euro, con MaggioCard a 10 euro; info tel 055 2779.350

sabato 27 marzo 2010

La scomparsa di Duilio Courir

È scomparso ieri a Zurigo, all’età di 82 anni, il critico musicale DUILIO COURIR. Nato a Zara, formatosi musicalmente a Venezia e poi a Bologna, per quasi vent’anni critico del “Corriere della Sera”, direttore della rivista “Amadeus”, è stato anche il primo Presidente dell’Associazione Nazionale dei critici musicali italiani che ogni anno conferisce i Premi Abbiati. Figura nobile e dalla profonda competenza, ha seguito per decenni anche gli spettacoli del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, che ne ricorda con sincero affetto, gratitudine e rimpianto il tratto elegante della scrittura puntuale, esempio e riferimento di professionalità, nello spirito autentico di testimonianza e stimolo della vita musicale e culturale internazionale.

venerdì 26 marzo 2010

Il piccolo "Ratto dal serraglio" con 250 studenti

Duecentocinquanta studenti delle scuole fiorentine saranno protagonisti della riduzione ad hoc di una delle opere in cartellone al prossimo Maggio Musicale, grazie ad un progetto nato dalla collaborazione tra assessorato all'educazione, Comunale, Ente Cassa di Risparmio di Firenze (www.portaleragazzi.it) e 'Associazione culturale Venti Lucenti'
La scelta è andata su uno dei capolavori di Mozart, Il Ratto dal Serraglio, che andrà in scena domani pomeriggio, con inizio alle 15.30. Questo allestimento è stato reso possibile grazie alla regista Manu Lalli, che ha portato la musica di Mozart in due scuole elementari (Agnesi e Spartaco Lavagnini) e due medie (Pieraccini-Rosselli-Verdi e Pirandello) della città.
Il progetto si è sviluppato i due fasi: una prima nella quale sono stati illustrati ai bambini e agli insegnanti la storia del teatro e del melodramma, la trama del Ratto dal Serraglio, il mondo del canto e della lirica. Nella seconda fase è stata affrontata la messa in scena dell'opera. Tutto il percorso ha visto il coinvolgimento attivo degli alunni, ai quali è stato chiesto di cantare, recitare, raccontare.
Dopodiché i bambini sono stati coinvolti nella messinscena di una particolarissima versione della partitura: l'originale è divisa in tre atti, per questa riduzione, alla quale ha lavorato Claudia Gori, ne è previsto solo uno di 45 minuti.
L'iniziativa fa parte del progetto 'All'Opera- Le scuole al Maggio' ed è inserita ne 'Le Chiavi della Città', il ciclo organizzato dall'ufficio 'Interventi Educativi e Scambi Culturali' dell'assessorato, che comprende progetti e percorsi formativi perla scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado.
A presentare Il Ratto dal Serraglio, questa mattina al Teatro Comunale, l'assessore all'educazione Rosa Maria Di Giorgi, il sovrintendente della Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino Francesco Giambrone, Marcella Antonini responsabile delle relazioni esterne e dei progetti speciali dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze e la regista Manu Lalli dell' 'Associazione culturale Venti Lucenti'.
La trama dell'opera vede uno dei protagonisti, Belmonte, angosciato perché la sua fidanzata, Konstanze, una giovane e bella spagnola, è stata rapita dai pirati e venduta come schiava insieme alla sua ancella inglese Blonde e all'innamorato di quest'ultima Pedrillo. Così Belmonte va a cercarla in Turchia. Il tentativo di liberare i prigionieri è audace, ma Belmonte avrà salva la vita solo grazie ad un atto di magnanimità del Pascià Selim.
«Il progetto 'All'opera' - hanno sottolineato l'assessore all'educazione Rosa Maria Di Giorgi e il sovrintendente Francesco Giambrone - è nato con l'obiettivo di avvicinare al mondo dell'opera lirica gli alunni delle scuole fiorentine attraverso un percorso educativo promosso dal Comune di Firenze e dal Teatro del Maggio Musicale per permettere ai ragazzi di partecipare, almeno per una volta, ad un processo complesso che li conduce per mano nella messa in scena di un' opera lirica nel teatro più prestigioso della città».
«All'Opera - hanno aggiunto - è stato avviato ormai quattro anni fa e in questi anni le scuole fiorentine si sono cimentate con grande successo in opere assai complesse: da Wagner, con L'Oro del Reno alla Carmen di Bizet, di nuovo Wagner con Il crepuscolo degli dei per approdare a Mozart con l'attuale messa in scena del Ratto dal Serraglio. Per un bambino, ma anche per un adulto, senza competenze musicali specifiche, la tetralogia di Wagner non ha certo l'immediatezza di una canzonetta o la leggerezza di un'opera buffa, però gli studenti che hanno avuto il privilegio di accostarsi ad essa attraverso questo progetto ne sono rimasti talmente entusiasti da voler ripetere l'impresa ogni anno. Il numero sempre crescente di richieste di partecipazione ne è la prova. Stavolta i ragazzi hanno a che fare con un Singspiel ma di grande complessità. E' pur vero che il mondo dell'opera mozartiana è allegro e fiabesco, la musica, per quanto difficile dal punto di vista dell'esecuzione, immediatamente avvincente e suggestiva, e anche stavolta i bambini l'hanno affrontata con divertimento e impegno.
Il Ratto dal Serraglio è in fondo una bella fiaba che propone temi di grande attualità e interesse: la paura per il diverso e il valore della tolleranza e della convivenza civile sono temi portanti che permettono agli insegnanti e ai ragazzi di analizzare, in modo interdisciplinare, la nostra attualità, la necessità concreta di convivere con altre culture, civiltà e religioni oltre a qualche sollecitazione relativamente al ruolo della donna nella società occidentale e orientale».
«Circa 250 ragazzi fiorentini - hanno proseguito Rosa Maria Di Giorgi e Francesco Giambrone - anche quest'anno entreranno nel mondo del melodramma che tanta parte ha avuto nella nostra storia in quanto nato a Firenze. E forse, per essi, sarà più facile capire il ruolo che ha avuto la musica e l'opera di Giuseppe Verdi nella costruzione dell'Unità d'Italia il cui centocinquantesimo sarà festeggiato il prossimo anno. Ci auguriamo che i bambini che hanno vissuto e vivranno questa particolare esperienza, ritrovino quella singolare magia ed emozione che si vive in palcoscenico, attraverso forme e linguaggi diversi da quelli attuali. L'obiettivo è quello di far loro comprendere un aspetto così importante della nostra storia culturale rappresentata dal melodramma».
«Il Teatro del Maggio - hanno concluso - ancora una volta vivrà il piacere e l'onore di ospitare un popolo di ragazzi entusiasti e gioiosi che per un giorno della loro vita proveranno l'emozione e l'incanto di interagire e comunicare con musicisti, cantanti e con le altre figure professionali che operano, a vario titolo, per la messa in scena e la riuscita di opere di grandi proporzioni quali sono quelle rappresentate nel cartellone del Teatro del Maggio Fiorentino.
Ciò che, infine, a noi interessa è che i ragazzi conoscano e apprezzino una importantissima parte della loro storia partendo dalla conoscenza e dalla frequentazione del loro teatro più importante, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, e imparino ad apprezzare e trarre godimento dal linguaggio operistico rappresentato nel suo luogo ideale per eccellenza: il teatro, luogo magico dove desideri e sogni possono prendere forma».

giovedì 25 marzo 2010

Mitteleuropa per il debutto di Marc Albrecht

Due concerti con programma mitteleuropeo, sempre considerato banco di prova sia per compagini sinfoniche che per bacchette virtuose, segnano venerdì 26 marzo (ore 20.30), con replica domenica 28 alle 16.30, il debutto sul podio dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino di MARC ALBRECHT, attuale Direttore Musicale dell’Orchestra Filarmonica di Strasburgo, agli esordi assistente di Claudio Abbado con la Mahler Jugendorchester, prossimo Direttore Musicale dell’Opera di Amsterdam e della Netherlands e Chamber Orchestra, atteso quest’anno per la prima volta al Festival di Salisburgo con Lulu di Alban Berg.
Proprio Berg è al centro del programma scelto da Albrecht per presentarsi al pubblico di Firenze: fra circa settanta poesie messe in musica dal compositore poco più che ventenne fra il 1905 e il 1908, solo sette furono da lui giudicate degne di pubblicazione, e dopo un decennio rielaborate in versione orchestrale. Sono proprio questi Sette Lieder giovanili che si potranno ascoltare nell’interpretazione del soprano MICHAELA KAUNE, dal ’97 componente stabile dell’ensemble della Deutsche Oper Berlin con cui ha affrontato tutto il grande repertorio tedesco e di casa ai Festival di Salisburgo e Bayreuth.
I Lieder di Berg, improntati ad ampio eclettismo sia per quanto riguarda le scelte letterarie che i riferimenti musicali, ed eseguiti l’ultima volta al Teatro Comunale addirittura nel 1969 da Liliana Poli, trattano dell’amore, della natura, delle stagioni, dell’intimità domestica; e a quest’ultima è dedicato anche il “Sogno davanti al caminetto” di Richard Strauss, uno degli interludi sinfonici dell’opera autobiografica Intermezzo di Richard Strauss scritta intorno al 1923 fra le pause della composizione della Donna senz’ombra con la quale si inaugurerà il 29 aprile la 73^ edizione del Maggio Musicale Fiorentino, posto in apertura di serata.
Un anno prima di pervenire, dopo lunghissima preparazione e gestazione, alla sua Prima Sinfonia, Johannes Brahms terminava il Quartetto in sol minore op 25 per pianoforte e archi, esempio luminoso del raffinato camerismo coltivato per tutta la vita dal maestro amburghese, e già portatore di un forte potenziale sinfonico inespresso. Intuendone l’innovatività, più di settant’anni dopo Arnold Schönberg, maestro di Berg e fondatore della cosiddetta Scuola di Vienna che condurrà alla dodecafonia, e peraltro già autore di mirabili trascrizioni “inverse” dei valzer di Strauss, ne diede nel 1937 una versione orchestrale che fu eseguita per la prima volta a Los Angeles durante la permanenza di Schönberg negli Stati Uniti, dove si era dovuto rifugiare con l’avvento di Hitler, con cui l’Orchestra del Maggio guidata da Albrecht concluderà il concerto.
Biglietti da 15 a 35 euro, con MaggioCard a 10 euro; info tel 055 2779.350

venerdì 19 marzo 2010

Novità in libreria: un volume sugli anni fiorentini di Riccardo Muti, dal 1968 al 1982

Gli anni della Direzione principale di Riccardo Muti al Teatro Comunale di Firenze sono testimoniati con efficacia dalla raccolta di articoli assemblata in questo volume e collezionati con passione da Giannino Giuntini, personaggio singolarissimo tra i nostri più affezionati frequentatori, animato da un autentico amore per l'arte e per la musica in particolare. Gli ampi articoli di alcune illustri firme della critica musicale danno conto di una serie impressionante di spettacoli d'opera e concerti sinfonici di portata storica con una dovizia di particolari, un'ampiezza di riflessioni e una varietà di valutazioni oggi, purtroppo, inimmaginabili negli angusti spazi che i quotidiani riservano alle cronache teatrali.
(dalla presentazione di Francesco Giambrone, Sovrintendente del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino)

La scheda del libro

giovedì 18 marzo 2010

Al Maggio Mikhail Pletnev, fondatore della prima orchestra indipendente nella storia della Russia

Torna a distanza di ben ventidue anni sul podio dell’Orchestra e del Coro del Maggio MIKHAIL PLETNEV, il direttore russo amico di Gorbachev e fondatore in patria della prima orchestra indipendente e di iniziative no-profit a favore dell’arte. Polistrumentista, pianista e compositore, Pletnev è oggi uno degli artisti più famosi ed influenti della Russia, e dalla patria propone il repertorio doc che il pubblico del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino potrà ascoltare venerdì 19 marzo (ore 20.30) e domenica 21, alle 16.30: CAJKOVSKIJ, per iniziare, con il celeberrimo Concerto in re maggiore op. 35, che sarà interpretato dalla giovane violinista TAMAKI KAWAKUBO, vincitrice dei prestigiosi concorsi Sarasate e Cajkovskij che l’hanno lanciata in una luminosa carriera internazionale, con il prezioso Stradivari “Muntz” del 1736 concessole in uso dalla benemerita Nippon Music Foundation.
E poi la Prima Sinfonia in mi maggiore op. 26 per soli, coro e orchestra di Alexandr SKRJABIN, opera monumentale di rarissimo ascolto – l’ultima esecuzione al Teatro Comunale di Firenze risale addirittura al 1979, diretta da Riccardo Muti che l’ha incisa mirabilmente con la Philadelphia Orchestra -, anche per la durata (cinquanta minuti) e la visionarietà del linguaggio musicale che pure, in questo primo cimento sinfonico datato 1899, è ancora lontano dallo sperimentalismo utopico che più tardi avrebbe voluto coniugare suoni, luci, colori, tastiere luminose, in una mistica esaltazione dei sensi.
Incandescente e lirica, la Sinfonia si articola in sei movimenti, l’ultimo dei quali contempla le voci del Coro e di due solisti – qui il mezzosoprano Cristina Sogmeister e il tenore Giuseppe Varano -, per l’intonazione di una poesia scritta dallo stesso Skrjabin che, riecheggiando l’anelito beethoveniano della Nona, perora una solenne invocazione all’arte, spirito libero e potente che governa il mondo, per concludere declamando “Venite, nazioni, innalziamo la nostra lode all’arte / sia gloria all’arte, per sempre gloria!”
Biglietti da 15 a 35 euro, con MaggioCard a 10 euro; info tel 055 2779.350.

Molti consensi per la campagna "Mi sento Maggio"



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La campagna pubblicitaria "Mi sento Maggio" realizzata dalla Leader di Firenze piace molto all'84% dei partecipanti al nostro sondaggio. Il 6% ha risposto abbastanza, il 4% poco. Un ottimo risultato per un'iniziativa che sta promuovendo la campagna abbonamenti alla settantatreesima edizione del Festival che si inaugurerà il prossimo 29 aprile con Die Frau ohne Schatten di Richard Strauss diretta da Zubin Mehta per la regia, le scene e i costumi di Yannis Kokkos.
Dal 23 al 30 marzo saranno messi in vendita alla Biglietteria del Teatro i nuovi abbonamenti. On line è già possibile acquistare i singoli biglietti per tutti gli spettacoli.

mercoledì 17 marzo 2010

È morto Francesco Romano, Sovrintendente del Maggio negli anni Ottanta

Francesco Romano (al centro), insieme a Walter Boccaccini e al Maestro Zubin Mehta

È morto a Firenze, dopo lunga malattia, Francesco Romano, Sovrintendente del Teatro Comunale / Maggio Musicale Fiorentino dal 1982 al 1986.
Nato a Firenze nel 1934, avvocato e Docente universitario – era stato Ordinario di Diritto privato e Processuale nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Firenze, di cui fu anche Preside – fu Sovrintendente del Teatro Comunale / Maggio Musicale Fiorentino, allora Ente Autonomo, dall’aprile 1982 al febbraio 1986.
Animato da autentica passione per la musica e per l’arte, del Prof. Romano si ricordano l’equilibrio nei rapporti umani fra le diverse componenti della complessa macchina teatrale e l’affabilità del tratto. Durante il suo mandato, in cui fu affiancato prima da Luciano Alberti come direttore artistico, poi da Bruno Bartoletti quale consulente artistico, presero vita le famose edizioni “firmate” del Maggio, affidate a personalità internazionali quali Luciano Berio, Fedele D’Amico e Zubin Mehta che diedero la loro specifica impronta al Festival siglando rispettivamente le edizioni del 1984, 1985 e 1986. Ancora, fra l’83 e il’85 il Teatro Comunale promosse le ultime edizioni dei concorsi Gui per la direzione d’orchestra e Cassadò per il violoncello; e soprattutto, fu durante la gestione Romano che a Zubin Mehta venne offerto l’incarico di Direttore Principale del Teatro, ruolo che il Maestro assunse nel 1985 e che da allora ininterrottamente tuttora ricopre.
Il Sovrintendente Francesco Giambrone, appresa la notizia, ha manifestato il proprio cordoglio e quello del Teatro del Maggio tutto, unendosi al dolore dei familiari per la scomparsa di una figura che ha lasciato in tutti coloro che l’hanno conosciuto il ricordo amabile di una personalità rimasta legata a lungo, anche dopo aver lasciato l’incarico, al Maggio che ha continuato assiduamente a frequentare anche da semplice spettatore.

sabato 13 marzo 2010

Primo premio non assegnato al Concorso Gui

Primo Premio non assegnato alla 33^ edizione del Concorso Internazionale per Complessi da Camera Città di Firenze – PREMIO VITTORIO GUI.
Il secondo premio è andato al DUO LEE (formato da SURRY LEE, violinista coreana nata nel 1979, e CHRISTEL LEE, pianista statunitense, nata nel 1990) e il terzo premio al duo italiano violoncello-pianoforte SQUITIERI-OLIVA (formato da DANILO SQUITIERI, classe 1982 e VINCENZO OLIVA, del 1985); il Premio Speciale “Ethel Shein” per la migliore esecuzione di un’opera del ‘900 è stato assegnato al Duo polacco Piatkowska – Czerwinska, per la Partita per violino e pianoforte di Witold Lutoslawski).
Le prove erano iniziate l’8 marzo, i gruppi iscritti sono stati 38 in rappresentanza di 18 Paesi di tutto il mondo - Austria, Bielorussia, Colombia, Corea, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Italia, Irlanda, Lettonia, Polonia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Ucraina, U.S.A –, per un totale di 93 concorrenti. Le formazioni ammesse erano duo violino e pianoforte, duo viola e pianoforte, duo violoncello e pianoforte, trio e quartetto d’archi, trio, quartetto e quintetto per pianoforte ed archi, e il quintetto di fiati. La giuria del concorso era formata quest’anno da ALESSANDRO SOLBIATI, Presidente, JUDIT SZABO’, Vice Presidente, FELIX AYO, DARIO DE ROSA, ROCCO FILIPPINI, WALTER SEYFARTH, MARIA TIPO.
Domenica 14 marzo, alle ore 20.30 al Piccolo Teatro del Comunale, i complessi vincitori si esibiranno in concerto, e sarà il Prefetto di Firenze ANDREA DE MARTINO a consegnare personalmente ai secondi classificati la speciale targa che il Presidente della Repubblica GIORGIO NAPOLITANO ha voluto inviare quale “Premio di Rappresentanza”, come segno concreto di stima nei confronti di una manifestazione che onora l’Italia nel mondo e che si avvale fin dalla prima edizione dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, cui ha conferito quest’anno anche la propria solenne “Adesione”.
Il concerto dei vincitori sarà registrato da RAI RadioTre che lo trasmetterà successivamente in differita. L’ingresso al concerto è libero e gratuito, fino ad esaurimento dei posti disponibili.

venerdì 12 marzo 2010

MaggioBus: concerti domenicali, prendi 2 e paghi 1!

Cerca il MaggioBus, conviene! Per i concerti sinfonici delle domenica pomeriggio (h 16.30), prendi 2 biglietti e ne paghi 1. La promozione è valida per i concerti del 14, 21 e 28 marzo.

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giovedì 11 marzo 2010

Una preghiera universale per il ritorno di Oren

“Una preghiera tanto ispirata che, suonando e cantando, si arriva davvero al cospetto di Dio”: così DANIEL OREN definisce lo Stabat Mater di Antonín Dvořák con cui, sabato 13 marzo alle ore 20.30 e domenica 14 alle 16.30, torna a dirigere i complessi del Maggio Musicale Fiorentino.
“Sono felice e al contempo commosso di affrontare questa partitura sublime: è una preghiera in musica che trascende le confessioni religiose, nemmeno in sinagoga o in chiesa ci si avvicina così al divino” aggiunge il Maestro israeliano che, fin dal suo esordio nel 1978 a Firenze, ha siglato tanti memorabili appuntamenti concertistici e soprattutto operistici – solo nell’ultimo decennio due edizioni di Bohème, due di Madama Butterfly, e poi Manon Lescaut e Sonnambula -, fra i quali Dvořák trova comunque una collocazione privilegiata, così come le incursioni nella musica sacra.
Il compositore ceco scrisse questo suo dolente capolavoro religioso fra il 1876 e il ’77, quando era organista nella Chiesa di San Afalberto a Praga, e dunque a contatto quotidianamente con la musica sacra, sull’onda di tragedie familiari che portarono a morte a poca distanza tre dei suoi piccolissimi figli. Il musicista dunque si rifugia nella possibile trasfigurazione dei lutti attraverso l’identificazione nello strazio della Madonna, cui nei secoli poeti ed artisti si sono rivolti, da Jacopone da Todi a Pergolesi, dagli oratori di Händel a quelli di Mendelssohn, per trovare sublimazione al dolore degli affetti. Ne scaturisce un capolavoro assoluto, nel quale il coro ha un ruolo fondamentale e affianca le quattro voci soliste che si alternano nella declamazione dei dieci pannelli in cui si articola lo Stabat Mater, durante circa un’ora e mezza di esecuzione.
Vi prendono parte, accanto al Coro e all’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, il soprano Marina Poplavskaya, il mezzosoprano Monica Bacelli – che torna al Maggio dopo l’indimenticabile e pluripremiata interpretazione di Antigone di Ivan Fedele e Mario Martone -, il tenore Massimiliano Pisapia e il basso Paata Burchuladze.
Biglietti da 15 a 35 euro (solo 10 euro con MaggioCard) in vendita alla biglietteria del Teatro e nel circuito Box Office; info tel 055 2779.350.

sabato 6 marzo 2010

Al via il Concorso Gui per complessi da camera

Si svolgeranno dall’ 8 al 14 marzo al Piccolo Teatro del Comunale le prove eliminatorie e la finale dell’edizione 2010 del Concorso Internazionale per Complessi da Camera – Città di Firenze “PREMIO VITTORIO GUI”, in collaborazione con il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.
I gruppi iscritti quest’anno sono 38 in rappresentanza di 18 Paesi di tutto il mondo: Austria, Bielorussia, Colombia, Corea, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Italia, Irlanda, Lettonia, Polonia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Ucraina, U.S.A.. 93 i concorrenti. Le formazioni ammesse sono duo violino e pianoforte, duo viola e pianoforte, duo violoncello e pianoforte, trio e quartetto d’archi, trio, quartetto e quintetto per pianoforte ed archi ed il quintetto di fiati.
La giuria del concorso è formata da ALESSANDRO SOLBIATI (Italia – Presidente), FELIX AYO (Spagna), DARIO DE ROSA (Italia), ROCCO FILIPPINI (Svizzera), WALTER SEYFARTH (Germania), JUDIT SZABO’ (Ungheria), MARIA TIPO (Italia). Le prove sono aperte al pubblico; per informazioni sugli orari chiamare il numero 055.2779277 o info@premiogui.it o consultare il sito www.premiogui.it
La premiazione ed il concerto dei vincitori avranno luogo domenica 14 marzo p.v. alle ore 20.30, sempre al Piccolo Teatro .
Il Concorso Internazionale per Complessi da Camera – Città di Firenze “Premio VITTORIO GUI” è organizzato dall’A.C.E.R.M., Associazione Concorsi e Rassegne Musicali. Presidente dell’A.C.E.R.M. è il Maestro Bruno Bartoletti, il Comitato Artistico del Concorso è composto da Dario De Rosa, Piero Farulli, Tiziano Mealli, Sandro Cappelletto e Antonello Farulli.
Nato nel 1977, il concorso ha lo scopo di onorare la memoria dell’illustre musicista Vittorio Gui, fondatore fra l’altro dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino nel lontano 1928, e propagandare ed incrementare la musica da camera, contribuendo al riconoscimento ed alla promozione di giovani complessi da lanciare in campo internazionale.
Le giurie sono composte da musicisti italiani e stranieri di fama internazionale: l’elevato numero di complessi partecipanti provenienti da ogni parte del mondo, le spiccate qualità professionali ed artistiche dei concorrenti, il prestigio dei componenti la Giuria, collocano il Premio Gui tra le competizioni internazionali più prestigiose, come ampiamente testimoniano le lusinghiere recensioni della stampa ed il successo con il quale sono stati accolti in Italia e all’estero i vincitori delle varie edizioni del concorso.
Il Concorso si avvale dei contributi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e del Comune di Firenze.
Dal 1984 il “Premio Vittorio Gui” è entrato a far parte della Fédération Mondiale des Concours Internationaux de Musique di Ginevra, alla quale possono aderire solamente i concorsi internazionali di musica più prestigiosi.

venerdì 5 marzo 2010

Cerca il MaggioBus e trovi "Don Quixote" a -50%!

Cerca il MaggioBus e acquista biglietti con il 50% di sconto per le recite del balletto Don Quixote di martedì 9 e mercoledì 10 marzo. Una bella opportunità per assistere a un grande, spettacolare balletto del repertorio classico presentato da MaggioDanza con l'Orchestra del Maggio diretta da Aleksandr Sotnikov che esegue la rutilante partitura musicale di Ludwig Minkus.

Dove trovare il MaggioBus

Musicaper... la festa della donna 8 marzo

L'Associazione culturale AIDA STUDIO dopo il grande successo ottenuto con la I Edizione del Natale 2009, ripropone un altro doppio appuntamento di MUSICAPER, iniziativa dalla marcata valenza umanitaria tesa alla creazione di spazi di serenità all' interno delle strutture ospedaliere. In occasione della Festa della donna AIDA STUDIO offrirà un omaggio musicale alle utenti del I.S.P.O. di Firenze (Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica) e per le neo e future mamme del reparto di Ostetricia dell'Ospedale S.M. Annunziata di Ponte a Niccheri.
Alle 10.30 il quartetto d'archi dei Cameristi del Maggio Musicale Fiorentino, per l'occasione costituito da sole donne (Anna Noferini e Luisa Bellitto, violini; Rosanna Caria, viola; Beatrice Guarducci, violoncello), scenderà dal palcoscenico calcando dolcemente le scene dell'I.S.P.O. Tutte le donne che abitualmente frequentano questo luogo per cure ed analisi potranno viverlo in un modo diverso dal solito anche insieme ai propri parenti e ai propri amici condividendo con il personale sanitario momenti di distrazione e di dialogo accompagnati dalle note della celebre Aria di Bach e dal delicato Andante di Haydn.
Alle 13.30, il quartetto si sposterà al reparto di Ostetricia dell'Ospedale di S.M. Annunziata per dare il benvenuto ai nuovi nati e per festeggiare le loro mamme. Il Minuetto di Boccherini e il Divertimento in re maggiore di Mozart regaleranno ai piccoli neonati le prime note musicali della loro vita che potranno ascoltare cullati dai loro genitori.
AIDA STUDIO con MUSICAPER, grazie alla consolidata collaborazione con I Cameristi del Maggio Musicale Fiorentino ed il loro direttore musicale, Domenico Pierini, porta la grande musica oltre i confini delle sale da concerto con l'intento di creare spazi di serenità all'interno dei luoghi di cura che diventano così veri e propri luoghi di incontro e di ritrovato benessere per tutti coloro che trascorrono i giorni in ospedale - come paziente, come familiare, come operatore sanitario, come volontario - ma anche per tutti gli utenti esterni che desiderano partecipare.
MUSICAPER nel prossimo futuro si farà portavoce di importanti campagne nazionali dalla marcata valenza umanitaria organizzando concerti di altissimo livello finalizzati a raccolte fondi in campo sanitario e di ricerca scientifica sempre in collaborazione con I Cameristi del Maggio Musicale Fiorentino.
I concerti di MUSICAPER sono sempre ad ingresso libero e aperti a tutti.

giovedì 4 marzo 2010

Il "Don Quixote" di Derevianko da Dresda al Maggio

Creato nel 2004 per la Compagnia di Balletto dell’Opera di Dresda, il DON QUIXOTE firmato Vladimir Derevianko approda con MaggioDanza, attualmente diretta proprio dal grande virtuoso russo, per la prima volta in Italia, dal 6 al 10 marzo al Teatro Comunale di Firenze.
La figura dell’hidalgo visionario ha conosciuto da sempre grande fortuna coreografica - dopo l’originale ottocentesco di Petipa, nel Novecento ne hanno dato proprie riletture Gorskij, Zacharov, Nureyev, Baryshnikov, fino a quella estrema di Neumeier -, e negli ultimi mesi compagnie blasonate come quella scaligera o dai Paesi dell’est l’hanno presentata con successo nella penisola; ma anche in altri campi il personaggio di Cervantes sembra godere di grande attenzione, come nella versione teatrale di Franco Branciaroli che sta toccando varie città italiane, o come icona della creatività nell’ultimo libro di Stefano Bartezzaghi.
Ora la versione di Derevianko – “comica, romantica, con un tocco voluto di kitsch” –, che si avvale delle scene e dei costumi (prodotti nei laboratori della Sächsiche Staatsoper Dresden) firmati da Roberta Guidi di Bagno e delle luci di Marco Filibeck, si propone come una commedia a lieto fine, diversa anche da quella di Dresda, e ‘prosciugata’ drammaturgicamente rispetto alla irrealizzabile grandiosità del modello originario. Il Don Quixote fiorentino si articolerà in due atti di tre quarti d’ora ciascuna, e in cinque quadri, senza rinunciare all’esecuzione delle musiche dal vivo, con l’Orchestra del Maggio diretta da Alexander Sotnikov per rendere nel loro funzionale splendore le musiche create da Minkus e riorchestrate da Manfred Grafe.
Nei ruoli di Kitri e di Basilio in scena per le prime due recite i primi ballerini dello Staatsballet di Berlino IANA SALENKO, nata a Kiev, e DINU TAMAZLACARU, moldavo, mentre il 9 e il 10 LETIZIA GIULIANI e PAOLA VISMARA si alterneranno al fianco di ALESSANDRO RIGA; Don Chisciotte è UMBERTO DE LUCA, e Sancho Panza a turno GIUSEPPE SAIOLA e PAOLO ARCANGELI.
Per sé Derevianko ha tenuto il ruolo ausiliare di Gamache, il damerino, che fa da spalla a tutti i personaggi e che, dal contrasto anche nell’aspetto fisico con Sancho, fa scaturire la naturale comicità della situazione.
“Saltando il prologo, faccio iniziare l’azione già in una animata piazza spagnola, mantenendo le scene principali come quella del sogno, della taverna, degli zingari: la coreografia è per metà quella orignale, per metà mia ma in stile Petipa. Spero di averne dato un’interpretazione divertente, cui assistere con il sorriso sulle labbra”.
Per integrare la Compagnia di Ballo del Maggio, “così diversa numericamente da quella del Kirov, ma anche di Dresda”, e mettere comunque in scena un grande titolo ottocentesco pur rivisto in chiave moderna, Derevianko ha stretto un’inedita alleanza con la Scuola di Ballo dell’Accademia del Teatro alla Scala, da cui provengono sei coppie di giovanissimi ballerini under 18 che affiancheranno con bravura e freschezza i colleghi di Firenze, dopo essere stati selezionati fra i tanti allievi dallo stesso Derevianko insieme a Frédéric Olivieri, Direttore della Scuola scaligera, ed aver provato a Milano per settimane, continuando a seguire i corsi, fino a integrarsi dal 23 febbraio con MaggioDanza.
È una collaborazione importante e virtuosa, quella fra le due più importanti Fondazioni liriche italiane: Derevianko ne è fiero,”perché il Maggio non ha una propria scuola di danza né Firenze ha scuole di danza professionali pubbliche cui attingere, mentre quella della Scala è la migliore in Italia: i ragazzi, già nel penultimo e ultimo corso, possono così fare utile pratica in teatro, e la produzione se ne avvantaggia”.
Biglietti da 15 a 40 euro (solo 10 euro con MaggioCard) in vendita alla biglietteria del Teatro e nel circuito Box Office; info tel 055 2779.350.

martedì 2 marzo 2010

Mi sento Maggio, la nuova campagna pubblicitaria



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Ecco il 73° Maggio Musicale, "Verso Oriente"

Suggestioni d’Oriente per il 73° Maggio Musicale Fiorentino, multietnico, dedicato all’esotico in musica da Mozart alla contemporaneità e intitolato “Verso Oriente”.
Inaugurazione il 29 aprile 2010 con DIE FRAU OHNE SCHATTEN (La donna senz’ombra) di Richard Strauss, il cui libretto fiabesco Hoffmansthal trasse da leggende indiane, arabe, cinesi: la dirige, affrontandola per la prima volta nella sua lunga carriera, ZUBIN MEHTA, e la mette in scena in un nuovo allestimento il grande YANNIS KOKKOS, alla sua prima regia per il Festival fiorentino. Intorno a Mehta, che quest’anno festeggia 25 anni come Direttore Principale del Maggio, e all’amico DANIEL BARENBOIM, ruota buona parte del cartellone: il Maestro indiano è infatti sul podio anche del RATTO DAL SERRAGLIO mozartiano, ripresa di un fortunato spettacolo con la regia di Eike Gramms immortalato anche da un bel dvd Rai Trade / TDK, e di due concerti sinfonici, il primo eccezionalmente con la STAATSKAPELLE DI DRESDA (Mehta ha accettato di sostituire Fabio Luisi, dopo la sua rinuncia, per la sola parte italiana della tournèe della prestigiosa orchestra tedesca) – ancora Strauss con Also sprach Zarathustra e RUDOLF BUCHBINDER al pianoforte per il Concerto n.2 di Brahms -, il secondo con l’Orchestra del Maggio dedicato a Chopin nel bicentenario della nascita e BARENBOIM, protagonista anche di un recital solistico interamente incentrato sul compositore polacco.

Fedele alla sua tradizione di attenzione alla contemporaneità, anche in questa edizione il Maggio Musicale presenta un’opera nuova, commissionata ad un autore italiano: MARCO BETTA firma NATURA VIVA, in prima assoluta al Teatro Goldoni il 15 e 17 giugno (anteprima per la stampa il 14), libretto di Ruggero Cappuccio cui darà voce CHIARA MUTI, al suo debutto al Maggio: opera astratta e di simboli, che dalla riflessione su tre stati della morte, per amore, giustizia e arte – ci sono riferimenti profondi a Paolo Borsellino e Caravaggio -, e da relitti musicali di avanguardie ma anche di antiche culture e ninnananne tradizionali, fa di Palermo e della Sicilia luoghi evocativi dove convergono segni d’Oriente e di Occidente.

Il Maggio torna dunque – dopo un 2009 difficile ma anche dopo una Stagione invernale salutata da grandi successi di pubblico e di critica – ad una programmazione intensa con tre titoli d’opera, tanta danza e imperdibili concerti, che conferma il programma preliminare e lo arricchisce di nuovi stimolanti appuntamenti, in una 73^ edizione che presenta numerose novità e debutti, a partire dalla nazionalità, e dall’età, di tanti artisti.
È palestinese il pianista SALEEM ABBOUD-ASHKAR, nato a Nazareth, che Mehta ha voluto far debuttare a soli diciassette anni con la Israel Philharmonic ed ha già suonato al Carnegie Hall con Barenboim e alla Scala con Muti; è solista nel concerto diretto dal cinese LONG YU, direttore principale e artistico della China Philharmonic Orchestra, nel cui programma figura anche la Internet Symphony ‘Eroica’ di Tan Dun, commissionata da Google ed eseguita lo scorso anno a New York dalla You Tube Symphony Orchestra, formata da elementi selezionati attraverso provini web.
È israeliano OMER MEIR WELLBER e venezuelano DIEGO MATHEUZ, due giovanissimi indicati dalla critica fra gli elementi più interessanti dell’ultima generazione di direttori d’orchestra; Matheuz, formatosi nel sistema educativo fondato da Abreu, accompagna inoltre il violinista armeno SERGEY KHACHATRYAN. Anche questa attenzione ai talenti più interessanti della scena internazionale nel campo della direzione d’orchestra è ormai una delle direttrici delle scelte del Maggio.
Accanto alla proposta di nuovi talenti, c’è il ritorno dei grandi nomi universalmente affermati: CHRISTOPHER HOGWOOD, alla testa dell’Orchestra del Maggio, dirige la Seconda Sinfonia Lobgesang di Mendelssohn, GIDON KREMER con la sua Kremerata Baltica presenta Le Stagioni di Cajkovskij e di Astor Piazzolla.

La musica d’oggi trova un ulteriore appuntamento multimediale nel VISUAL CONCERT del Contempoartensemble guidato da Mauro Ceccanti, con prime assolute e prime esecuzioni in Italia della compositrice finlandese KAIJA SAARIAHO e del parigino JEAN BAPTISTE BARRIÈRE. Mentre il doveroso omaggio al 250° anniversario della nascita del fiorentino Luigi CHERUBINI si concretizza nella rinnovata collaborazione con l’Opera di Santa Maria del Fiore e la rassegna O flos colende, che vedrà il Coro del Maggio Musicale Fiorentino diretto da Piero Monti interpretare nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore il 4 giugno il Credo e il Nemo gaudeat a otto voci, preceduto da pagine di musica sacra di Marco da Gagliano e Niccolò Jommelli.

Particolare rilievo ha quest’anno la danza. Anche in questo caso particolare attenzione ai nuovi linguaggi della coreografia di oggi con Impermanence, la creazione che GUILLAUME CÔTÉ firma con ZDENEK KONVALINA (in prima assoluta dal 18 maggio), di cui l’étoile canadese, oltre ad essere interprete insieme a MaggioDanza, firma anche le musiche originali.
Alla Stazione Leopolda, in collaborazione con Fabbrica Europa, prima italiana della nuova creazione di FRÉDÉRIC FLAMAND per il Ballet National de Marseille, La vérité 25x par seconde (dal 20 maggio) con le scene dell’artista e designer cinese Ai Weiwei, mentre rientra a pieno titolo nel tema del Festival The Forgotten Seed, lo spettacolo di danza indiana di ALARMÉL VALLI accompagnata da strumenti tradizionali, per concludere con il Galà di danza che vedrà protagonista ancora una volta la Compagnia MaggioDanza diretta da Valdimir Derevianko.

Per la prima volta i grandi nomi del jazz irrompono in modo organico nel cartellone del blasonato Maggio Musicale Fiorentino.
ENRICO RAVA è protagonista di una serata nella sala principale del Teatro Comunale interamente dedicata a George Gershwin, con l’Orchestra del Maggio diretta da Paolo Silvestri, cui si debbono gli arrangiamenti; PAOLO FRESU prende parte a Canti d’ombra, uno spettacolo ideato e messo in scena da MASSIMO LUCONI quale omaggio alla poesia africana e a Léopold Sédar Senghor, grande intellettuale fra gli artefici della rinascita culturale e politica del continente e del Senegal, di cui fu Presidente per due decenni, e amico fraterno di Giorgio La Pira che conobbe a Firenze in occasione dei convegni interculturali sulla pace promossi dal Sindaco, con il quale intrattenne un lungo rapporto epistolare: con il coinvolgimento di musicisti e attori africani ed italiani - Papi Thiam, Dialy Mady Cissoko, Lamine M’Baye, Mirko Cosottini, Mirko Guerrini, Pap Faye e Fernando Maraghini -, la performance intende offrire una visione non stereotipata sull’essenza della negritudine.

Torna anche MAGGIO OFF, le musiche altre, con sei appuntamenti intitolati “DisORIENTAMENTI” fra maggio e giugno (in collaborazione con PRG, Music Pool e Le nozze di Figaro), che vedranno il Music Contest preceduto dai concerti degli Elefunk, vincitori della precedente edizione, e dei vincitori del Concorso pianistico intitolato a LUCA FLORES, Antonio Siringo e Giuseppe Di Gregorio; di particolare interesse il recital dell’eclettica arpista CECILIA CHAILLY, e gli appuntamenti con RUFUS WAINWRIGHT – cantante, pianista e chitarrista canadese che vanta collaborazioni con Elton John e Sting, sue due canzoni nel film Brokeback Mountains, ed ha scelto Firenze come prima tappa italiana - e con TANYA TAGAQ, un’artista che ha saputo elaborare in chiave personalissima il canto di gola proprio delle donne inuit, per la prima volta in Italia.

Il CONCERTO DI CHIUSURA sarà diretto quest’anno da KURT MASUR: sui leggii la Nona Sinfonia di Ludwig van Beethoven, per concludere con il celebre Inno alla gioia sui versi di fraternità universale di Schiller l’edizione numero 73 del più antico, ma sempre nuovo Festival musicale italiano. La data conclusiva, anticipata rispetto alle precedenti edizioni per rendere il Festival più compatto ed intenso, sarà il 22 giugno, in una location che, come per il Galà di Danza, si sta definendo insieme al Comune di Firenze, e che vedrà poi il prolungamento dell’attività con una Stagione estiva in cui figureranno opera lirica, balletti e concerti.

Nelle due giornate che precedono l’inaugurazione ufficiale, si terrà un CONVEGNO INTERNAZIONALE di studi incentrato sul capolavoro di Strauss, dedicato ai cittadini onorari di Firenze Zubin Mehta e Max Seidel e intitolato Fra Commedia e Tragedia – Richard Strauss e “Die Frau ohne Schatten”, promosso dalla Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e dal Kunsthistoriches Institut in Florenz – Max-Planck Institut, a cura di Mario Ruffini e Giovanni Vitali. La seduta inaugurale avrà luogo il 27 aprile nel Salone dei Cinquecento, con una lectio magistralis di Alberto Arbasino, cui seguiranno nei giorni successivi, nell’Aula Magna dell’Università di Firenze, gli interventi dei maggiori studiosi internazionali di Strauss, da Franco Serpa a Quirino Principe, da Francesco Orlando a Siegfried Mauser, Piero Mioli, Gunther Lesnig, Cesare Orselli, Volker Schierliess, Elio Matassi, Jean-Jacques Velly, Giangiorgio Satragni, Bernard Banoun; le sessioni saranno presiedute da Riccardo Chiaberge, Sandro Cappelletto, Dino Villatico e Carla Moreni.

Numerose le collaborazioni attivate virtuosamente nel corso di tutto il Festival per coinvolgere le principali istituzioni della città: oltre a quelle fra Maggio, Kunsthistoriches Institut, Università degli Studi e Comune di Firenze per il convegno, e con Fabbrica Europa e l’Opera di Santa Maria del Fiore per la danza e Cherubini, preziosa fra tutte è quella con l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, partner della serata inaugurale del 29 aprile e principale fra i Soci Fondatori privati del Teatro.
Alla Biblioteca delle Oblate si terranno presentazioni di libri di argomento musicale, e l’Associazione Amici del Teatro del Maggio sarà vicina come sempre al suo Teatro dando vita anche quest’ anno al Concorso per le più belle vetrine dedicate al Festival, presentando i titoli d’opera nei quartieri, accogliendo gli artisti dopo gli spettacoli, e promuovendo l’8 maggio la riunione a Firenze della confederazione che raccoglie le associazioni che in Italia sostengono le istituzioni liriche e musicali.

A Palazzo Strozzi, dove è in corso la mostra De Chirico, Max Ernst, Magritte, Balthus. Uno sguardo nell’invisibile, si inaugurerà in occasione dell’apertura del Maggio una sezione (visitabile gratuitamente) nella quale verranno esposti per la prima volta tutti i bozzetti, i figurini e i disegni approntati da De Chirico per I Puritani di Vincenzo Bellini andati in scena con grande successo e scandalo nel 1933. La mostra, con un proprio catalogo, sarà curata da Moreno Bucci, responsabile dell’Archivio Storico del Teatro, cui si deve anche la raccolta, in un volume edito da Olschki e patrocinato dalla Fondazione Marchi, di tutti i disegni e modellini custoditi dall’archivio. Il primo volume de “I disegni di un Teatro” raccoglie 1800 fra bozzetti, figurini e modellini creati per il primo decennio di spettacoli del Maggio fra il 1933 e il ’43, interamente digitalizzati e corredati da schede critiche e indicazioni bibliografiche, e costituirà un’opera unica nel suo genere in Italia per completezza; sarà oggetto di una presentazione al pubblico nel corso del Festival, e i successivi inventari saranno pubblicati con cadenza biennale.

Dal 4 marzo saranno in vendita i biglietti per tutti gli spettacoli, ma solo online su www.maggiofiorentino.com; al botteghino l’acquisto partirà dal 1° aprile.
I rinnovi degli abbonamenti sono in corso fino al 17 marzo, mentre la sottoscrizione dei nuovi sarà possibile dal 23 al 30 marzo.
Il programma dettagliato si trova su www.maggiofiorentino.com. Info tel +39 055 2779350.