mercoledì 27 giugno 2012

Renzi: “Clima di intimidazioni inaccettabili, annulliamo eventi in piazza”

“Per l’ennesima volta una parte delle maestranze del Maggio musicale fiorentino mette in scena una polemica che vuole difendere i privilegi di pochissimi contro l’interesse di tutti.
Sono il sindaco che ha portato il contributo del Maggio da 3,1 milioni a 4 milioni. E in passato da presidente della Provincia ho portato il contributo annuo del Maggio da 50 mila a un milione di euro.
I contribuenti stanno pagando di più per salvare il teatro. Sono soldi che provengono dalle tasse dei fiorentini, non crescono sugli alberi.
Alla luce degli sforzi che i fiorentini stanno facendo per il teatro trovo surreale che i lavoratori del Maggio non accettino di fare qualche sacrificio. Anche a loro è chiesto un piccolo contributo.
L’accordo per il Maggio è stato siglato dalle istituzioni (Regione, provincia e Comune) e dai rappresentanti delle sigle sindacali.
Questa gestione ha registrato, sul fronte dei ricavi, un incremento complessivo di 11,3 milioni di euro, principalmente dovuto a un incremento dei ricavi da vendite di botteghino del 20%; a un aumento da ricavi da sponsorizzazione pari a un milione di euro in più; a un incremento del totale vendite e prestazioni (+ 47%); a un incremento dei ricavi provenienti da tournées (+ 5 mln) e dei contributi da soci fondatori privati (4 nuovi soci e aumentate le quote dei soci esistenti).
È importante segnalare anche l’evoluzione delle fonti di finanziamento (al netto delle tournées) dell’attività del Teatro che hanno fatto registrare un forte incremento della componente dei ricavi propri, che passano dal 25% al 35% nel 2011.
Segnalo inoltre che il Teatro ha applicato nel 2011 una politica di forte contenimento dei costi dei servizi e del personale: -780.000 euro sul costo del personale (questo dato tiene conto del personale a tempo indeterminato, determinato, e degli artisti scritturati); - 140.000 euro sulla gestione degli allestimenti scenici (per una diversa politica sulla patrimonializzazione degli stessi: questa gestione si è posta l’obiettivo di riutilizzare il proprio patrimonio artistico nelle stagioni future).
La Direzione del Teatro ha investito molto sulle tournées nel 2011, come fonte di finanziamento dell’attività ordinaria, portando ad un risultato economico nel 2011 di 1,2 milioni di euro in più. L’incremento dei ricavi da tournée nel 2011 è stato pari a oltre il 1000% (si è passati da 459.472 euro nel 2010 a 5.509.897 euro nel 2011). Questo risultato sarebbe stato addirittura maggiore, se non si fosse dovuta sospendere la tournée a Tokyo nel marzo 2011, con il conseguente pagamento delle penali come già evidenziato al Consiglio di Amministrazione.
Questi sono i fatti. Le opinioni le lasciamo a chi da venti giorni in tutte le manifestazioni polemizza con la dirigenza, non rendendosi conto che sta infrangendo l’immagine del Maggio. E non aiuta il gigantesco sforzo che stiamo facendo in tempo di crisi.
Mi pare che il clima di insulti, di offese, di intimidazione, di minacce che si respira nelle occasioni pubbliche e private del Maggio, sfociato oggi nell’occupazione fisica del teatro e nella presenza delle forze dell’ordine, strida in modo evidente con l’atmosfera di festa per la città che avrebbero dovuto rappresentare il prossimo concerto del 30 giugno in piazza Duomo e il conclusivo Galà di danza del 3 luglio, sempre in piazza Duomo: per questo saranno annullati.
Risparmieremo così circa 100 mila euro e se le masse artistiche desideravano utilizzare questa occasione per l’ennesima protesta contro la sovrintendente, potranno farlo in libertà ma senza gravare sui conti pubblici.
Finché la protesta è civile sui contenuti io non mi tiro indietro. Ma quando si passa alle occupazioni fisiche e alle intimidazioni ricordo di essere il sindaco di una città piena di civiltà.
Riflettano i lavoratori del Maggio sul clima che stanno creando contro chi lavora ogni giorno al sostegno del teatro. Auspico che si torni presto alla serenità e fin da adesso convoco per il giorno 9 luglio alle ore 8 Fials e Uil”.


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