Presieduta dal Sindaco Matteo Renzi, si è tenuta stamattina la riunione del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.
In apertura di seduta, il Commissario governativo per la costruzione del nuovo teatro, architetto Elisabetta Fabbri, invitata dal Presidente, ha illustrato ai Consiglieri lo stato dei lavori in corso nell’area Leopolda alle Cascine, dove sta sorgendo il nuovo Teatro del Maggio, ed ha comunicato che è entrata nella fase finale l’elaborazione del cronoprogramma che porterà, fra poche settimane, a definire la data ufficiale dell’inaugurazione, ed anche a questo scopo è fissato per giovedì 29 ottobre un incontro operativo a Firenze con il Maestro Zubin Mehta.
Proprio in relazione alla futura disponibilità della nuova struttura, che consentirà di incrementare e diversificare significativamente l’attività e l’offerta musicale, il Sovrintendente Francesco Giambrone e il Direttore Artistico Paolo Arcà hanno illustrato l’architettura preliminare della programmazione dal 2010 al 2014, che vedrà intensificarsi la presenza a Firenze dei più grandi Artisti della scena internazionale a partire proprio dal Direttore Principale Zubin Mehta, che ha assicurato sia nell’immediato che per gli anni futuri un impegno straordinario e sempre crescente a favore del Maggio.
Il Consiglio ha quindi proceduto ad una approfondita e dettagliata disamina della situazione economico-finanziaria in cui versa la Fondazione, con particolare riferimento alla comparazione dei contributi pubblici che ricevono le quattordici diverse Fondazioni lirico-sinfoniche italiane.
Tutto il CdA ha convenuto sulla gravissima sperequazione che penalizza il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino rispetto a molte altre Fondazioni, e ha concordato sulla necessità di reperire almeno 5 – 6 milioni di euro aggiuntivi rispetto alle risorse attuali per far fronte alle esigenze di un Teatro del livello del Maggio. Un Teatro che ha come punto imprescindibile l’assoluta attenzione al mantenimento dei livelli di qualità che la sua storia e la sua identità richiedono, perché sempre più, anche nelle intenzioni dei Consiglieri, possa rappresentare per il suo territorio l’istituzione musicale di riferimento per l’eccellenza, e nel confronto internazionale un Festival in grado di sviluppare al massimo tutte le sue potenzialità.
Il CdA tutto ha manifestato la convinzione che ad una realtà quale è il Maggio Musicale Fiorentino siano necessarie risorse aggiuntive stabili per svolgere serenamente la sua attività, che la distingue dalle altre Fondazioni anche in considerazione della realizzazione del Festival, e si è assunto l’impegno di compiere tutte le azioni necessarie a reperire maggiori risorse pubbliche e private, al fine di superare una inadeguatezza del budget rispetto alle esigenze funzionali che, nonostante i risultati già ottenuti sul fronte del contenimento delle spese e sulla linea di rigore nella gestione – da tutti apprezzata -, pone il Teatro del Maggio in una condizione impari rispetto ad altre Fondazioni che possono chiudere “virtuosamente” bilanci in pareggio potendo contare in realtà su entrate pubbliche di gran lunga maggiori.
Proprio su questi temi – riparto del Fondo Unico per lo Spettacolo e contributi pubblici al sistema della Fondazioni lirico-sinfoniche, che negli ultimi anni hanno gravemente penalizzato la Fondazione fiorentina - il Consiglio di Amministrazione ha deciso di realizzare nei prossimi mesi a Firenze un seminario di discussione e approfondimento con i maggiori esperti del settore.
Proprio in relazione alla futura disponibilità della nuova struttura, che consentirà di incrementare e diversificare significativamente l’attività e l’offerta musicale, il Sovrintendente Francesco Giambrone e il Direttore Artistico Paolo Arcà hanno illustrato l’architettura preliminare della programmazione dal 2010 al 2014, che vedrà intensificarsi la presenza a Firenze dei più grandi Artisti della scena internazionale a partire proprio dal Direttore Principale Zubin Mehta, che ha assicurato sia nell’immediato che per gli anni futuri un impegno straordinario e sempre crescente a favore del Maggio.
Il Consiglio ha quindi proceduto ad una approfondita e dettagliata disamina della situazione economico-finanziaria in cui versa la Fondazione, con particolare riferimento alla comparazione dei contributi pubblici che ricevono le quattordici diverse Fondazioni lirico-sinfoniche italiane.
Tutto il CdA ha convenuto sulla gravissima sperequazione che penalizza il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino rispetto a molte altre Fondazioni, e ha concordato sulla necessità di reperire almeno 5 – 6 milioni di euro aggiuntivi rispetto alle risorse attuali per far fronte alle esigenze di un Teatro del livello del Maggio. Un Teatro che ha come punto imprescindibile l’assoluta attenzione al mantenimento dei livelli di qualità che la sua storia e la sua identità richiedono, perché sempre più, anche nelle intenzioni dei Consiglieri, possa rappresentare per il suo territorio l’istituzione musicale di riferimento per l’eccellenza, e nel confronto internazionale un Festival in grado di sviluppare al massimo tutte le sue potenzialità.
Il CdA tutto ha manifestato la convinzione che ad una realtà quale è il Maggio Musicale Fiorentino siano necessarie risorse aggiuntive stabili per svolgere serenamente la sua attività, che la distingue dalle altre Fondazioni anche in considerazione della realizzazione del Festival, e si è assunto l’impegno di compiere tutte le azioni necessarie a reperire maggiori risorse pubbliche e private, al fine di superare una inadeguatezza del budget rispetto alle esigenze funzionali che, nonostante i risultati già ottenuti sul fronte del contenimento delle spese e sulla linea di rigore nella gestione – da tutti apprezzata -, pone il Teatro del Maggio in una condizione impari rispetto ad altre Fondazioni che possono chiudere “virtuosamente” bilanci in pareggio potendo contare in realtà su entrate pubbliche di gran lunga maggiori.
Proprio su questi temi – riparto del Fondo Unico per lo Spettacolo e contributi pubblici al sistema della Fondazioni lirico-sinfoniche, che negli ultimi anni hanno gravemente penalizzato la Fondazione fiorentina - il Consiglio di Amministrazione ha deciso di realizzare nei prossimi mesi a Firenze un seminario di discussione e approfondimento con i maggiori esperti del settore.
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