venerdì 27 novembre 2009

Eleonora Abbagnato è Carmen al Maggio

Bellissima, magnetica, e soprattutto bravissima: è ELEONORA ABBAGNATO, palermitana ma dall’età di 11 anni cittadina del mondo, dal 2001 Premiere Danseuse all’Opéra Garnier di Parigi ed unica italiana nel prestigioso e superselettivo tempio della danza nella capitale francese.
È a Firenze, Eleonora, dove aveva debuttato nel dicembre 2006 con Coppelia di Polyakov, per interpretare con MaggioDanza, la Compagnia del Maggio Musicale Fiorentino diretta da Vladimir Derevianko, la protagonista di CARMEN SUITE, il balletto del coreografo cubano Alberto Alonso sulle celebri pagine operistiche di Bizet (eseguite dal vivo dall’Orchestra del Maggio diretta da Fabrizio Maria Carminati) in cui avrà al suo fianco l’etoile Jean-Sébastien Colau, e che – in abbinamento con Il Campanello di Donizetti – andrà in scena al Teatro Comunale dal 5 dicembre, per arrivare con le repliche fino a Natale.
Da anni lanciata in una luminosa carriera internazionale, che l’ha vista al fianco di grandi stelle come Carla Fracci, Roberto Bolle, Massimo Murru, Manuel Legris, Benjamin Pech in creazioni di mostri sacri come Nureyev, Martha Graham, Roland Petit, George Balanchine, Kulian, Neumeier, Bejart, Pleljocaj, Forsythe, Pina Bausch, la Abbagnato può vantare i tanti riconoscimenti che l’hanno premiata, dal Positano al Gino Tani e a Danse Europe. Ma ha certamente raggiunto grandi numeri di popolarità e ammiratori anche in fasce di spettatori diverse da quelle del classico mondo del balletto: ospite dell’ultimo Festival di Sanremo, ha partecipato a Ballando sotto le stelle e partecipato al film dei conterranei Ficarra e Picone; recentissimo il video realizzato per l’ultima canzone di Vasco Rossi, “Ad ogni costo”, una delle clip più cliccate sul web e trasmesse dalle tv degli ultimi tempi, dove per i fan di “Blasco” ha svelato una personalità plurima, da biondo etereo “angelo sulle punte” (come il titolo della sua autobiografia, appena uscita) a conturbante forza inquieta, esaltata dalla coreografia creata per lei da Davide Bombana in cui protagonisti sono il suo fisico scolpito, le punte, le mani, i capelli, e i magnifici occhi, “sinceri mai”.
Dotata della ferrea volontà e disciplina che le hanno permesso di arrivare giovanissima ai vertici del panorama mondiale della danza, Eleonora Abbagnato è ora impegnata a tempo pieno nelle prove di Carmen. Lei e Colau, primo Ballerino del Balletto di Lipsia, balleranno nelle recite del 5, 6 e 23 dicembre, mentre il 22 e 24 protagonisti saranno PAOLA VISMARA e ALESSANDRO RIGA.
Ma appena terminate le prime due recite di Carmen, Eleonora si trasferirà al Teatro della Pergola, sempre a Firenze – città galeotta: è qui che con Bombana ha studiato i passi per Vasco, ed è qui che ha scritto buona parte del suo libro - per prendere parte allo spettacolo di Scaparro Polvere di Baghdad con Massimo Ranieri; poi, basterà attendere la mattina del 1° gennaio per vederla di nuovo, questa volta in Mondovisione, protagonista degli inserti danzati del celebre, tradizionale Concerto di Capodanno trasmesso dalla Sala d’Oro del Musikverein di Vienna. E i costumi saranno firmati Valentino.

Per Carmen Suite è già caccia al biglietto: da 25 a 85 euro, ma per gli under 26 con MaggioCard solo 10 euro.
Info: tel 055 2779.350, www.maggiofiorentino.com

Il Coro del Maggio all'Aquila

Il Coro del Maggio Musicale Fiorentino diretto dal suo Maestro Piero Monti sarà domenica 29 novembre all’Aquila, per offrire un concerto alle popolazioni colpite dal terremoto e quale segno di solidarietà alla Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli”.
Il Teatro del Maggio ha infatti aderito con slancio all’invito ricevuto dall’istituzione musicale diretta da Giorgio Battistelli ad essere presente nella prima programmazione messa a punto dopo il sisma, e così, proseguendo idealmente il percorso avviato dal grande evento al Mandela Forum di Firenze dello scorso aprile con l’Orchestra e il Coro del Maggio diretti da Zubin Mehta, seguito dalle performances dei Cameristi e dei Fiati in giugno a Villa Bardini, e dal dono da parte del Primo Violino Domenico Pierini di un suo strumento ad una giovane collega aquilana, questo nuovo atto d’amore fra il “Maggio” e l’Abruzzo vedrà gli Artisti del Coro trasferirsi per un giorno all’Aquila per eseguire il Requiem tedesco di Johannes Brahms, nella versione dello stesso autore per soli, coro e pianoforte a quattro mani.
Solisti saranno il soprano Sarina Rausa e il baritono Nicolò Ayroldi, che del Coro del Maggio fanno parte, accompagnati dai pianisti Andrea Secchi e Andrea Severi.
Sede del concerto, che avrà inizio alle ore 17, sarà l’Auditorium “Gen. S. Florio” della Scuola della Guardia di Finanza di Coppito, dove ha avuto luogo il G8.
E intanto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile è giunta al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino una lettera di ringraziamento per i fondi raccolti al Mandela con il concerto di Mehta (circa trentaduemila euro), al quale la città rispose con partecipazione straordinaria e che il Maggio ha specificatamente destinato quale contributo al restauro dell’ottocentesco Teatro Comunale dell’Aquila.
”In relazione alla cortese nota trasmessa dal Sig. Ministro, On. Sandro Bondi, si esprimono i nostri più vivi ringraziamenti per quanto portato avanti da codesta spettabile Fondazione – scrive l’ingegner Luciano Marchetti, Vice Commissario delegato per la tutela dei Beni Culturali -. La solidarietà dimostrata da chi ha organizzato l’evento e da chi ha raccolto con entusiasmo l’idea, partecipando all’iniziativa, ci commuove. Tutto ciò che, con grande generosità e fratellanza, viene donato alla città dell’Aquila è un dono fatto a tutti coloro che, a vario titolo, stanno partecipando alla sua rinascita. Un grazie quindi di cuore e un cordiale saluto a tutti gli amici del Maggio Fiorentino”.

Mario Martone scrive al Corriere Fiorentino

Questa la lettera che Mario Martone ha inviato al Direttore del Corriere Fiorentino Paolo Ermini, pubblicata oggi dal quotidiano.

Gentile Direttore,
nell’articolo di Chiara Dino del 19 novembre si lascia intendere che potrebbero esserci altre ragioni, dietro quelle personali, per le quali avrei deciso di non mettere in scena, come previsto, La donna senz’ombra che aprirà la prossima stagione del Maggio. Purtroppo non è così. Nel corso del 2009 mio padre si è ammalato ed è morto due mesi fa, la necessità di stargli vicino il più possibile ha portato dei forti ritardi nella realizzazione del film a cui sto lavorando da anni e questo mi ha reso impossibile studiare l’opera di Strauss con la dovuta cura nei tempi necessari all’allestimento. L’esperienza che ho avuto al Maggio con l’Antigone è stata una delle più felici della mia vita artistica e professionale, e sarei tornato con immensa gioia a lavorare a Firenze su un’opera così bella e con la guida di un grande maestro come Zubin Mehta. I dirigenti del Maggio sono stati comprensivi ed affettuosi nei miei confronti, e di questo li ringrazio molto. Spero tanto che ci sia una nuova occasione in futuro: intanto, a maggio, verrò ad applaudire Yannis Kokkos, artista straordinario. Non poteva esserci scelta più felice, a mio avviso, per mettere in scena La donna senz’ombra.
Cordiali saluti,
Mario Martone

Eleonora Abbagnato prova "Carmen Suite"


clicca sulle immagini per ingrandirle
Foto Andrea Grandoni
© Teatro del Maggio Musicale Fiorentino

mercoledì 25 novembre 2009

Al Maggio la regina del belcanto

Una delle più grandi regine del belcanto dei nostri giorni, MARIELLA DEVIA, è la protagonista del concerto sinfonico dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino diretto dal giovane finlandese PIETARI INKINEN in programma al Teatro Comunale venerdì 27 novembre alle ore 20.30 nell’ambito della Stagione 2009-2010.
Il soprano ligure, che al Maggio ha interpretato alcuni dei suoi più applauditi cavalli di battaglia in edizioni memorabili (Adriano in Siria, Idomeneo, Rigoletto, Parisina, Il flauto magico, Lucia di Lammermoor, La traviata, La sonnambula, Don Giovanni), affronta questa volta un repertorio nuovo ma perfettamente congeniale alle sue eccezionali doti vocali e di stile. In apertura di serata la scena e aria “Ah, perfido!” op. 65, composta da Ludwig van Beethoven nel 1796 su testo di Pietro Metastasio e presentata al pubblico nel 1808 in un concerto monstre in cui figuravano anche la Quinta e la Sesta Sinfonia, il Quarto concerto per pianoforte, la Fantasia Corale e qualche pagina della Messa in do minore. Dagli scultorei, drammatici accenti beethoveniani, la Devia passa ai cangianti arabeschi fin de siècle del Poème de l’amour et de la mer op. 19 di Ernest Chausson, un vasto affresco sinfonico-vocale composto tra il 1882 ed il 1893 su liriche dell’amico poeta Maurice Boucher. Infine, di Claude Debussy, la celebre, commovente aria di Lia “L’année en vain” tratta da L’enfant prodigue, la scène lyrique su testo di Édouard Guinad con cui nel 1884 il ventiduenne compositore francese vinse il prestigioso Prix du Rome.
Nella seconda parte del concerto Pietari Inkinen, attuale Direttore musicale della New Zealand Symphony Orchestra e già molto apprezzato dal pubblico fiorentino al suo debutto sul podio dei complessi del Maggio nel 2008, propone la grandiosa Sinfonia n. 1 Titano di Gustav Mahler, un capolavoro assoluto dell’ispirazione che la Natura, in tutte le sue più belle espressioni, ha esercitato sui musicisti di ogni epoca.
I biglietti, ancora disponibili in II Galleria e Platea da 25 a 35 euro, possono esser acquistati online sul sito www.maggiofiorentino.com, alla Biglietteria del Teatro Comunale e al Box Office di Firenze. Per i possessori di Maggio Card biglietto a 10 euro.

martedì 24 novembre 2009

Rolando Panerai, un libro racconta la sua vita

Si intitola Rolando Panerai - simpatia e comunicativa la nuova biografia del grande baritono toscano che sarà presentata giovedì 26 novembre, alle ore 21.00, al Piccolo Teatro del Comunale. Scritto da Elio Trovato ed edito da Azzali di Parma, il volume, riccamente illustrato, ripercorre in quasi 600 pagine una delle più straordinarie carriere artistiche del Novecento: Panerai ha infatti cantato dal 1946 al 2006 in tutti i più grandi teatri e festivals del mondo, guidato dai più celebri direttori e registi, in un repertorio amplissimo. Al Teatro del Maggio Rolando Panerai è legato in maniera particolare: i primi passi li mosse infatti al Centro di Avviamento Lirico attivo negli anni Quaranta e Cinquanta. Da allora innumerevoli sono state le sue presenze in spettacoli memorabili sia nel Festival che nelle normali Stagioni, fino alla recita di Così fan tutte di Mozart del 28 ottobre 2004, in occasione del suo 80° compleanno, in cui sostenne ancora una volta, applauditissimo, la parte di Don Alfonso.
Alla presentazione al Piccolo Teatro interverranno Rolando Panerai e l'autore Elio Trovato. Al termine degli interventi i giovani di Maggio Fiorentino Formazione si esibiranno in un concerto accompagnati al pianoforte da Eugenio Milazzo. Canteranno i soprani Irene Favro e Ivanna Speranza, i mezzosoprani Kamelia Kader e Stephanie Lewis, i tenori Roberto Jachini e Fulvio Oberto, i baritoni Mauro Bonfanti e Francesco Verna, il basso Salvatore Salvaggio.
L'ingresso è libero, fino ad esaurimento dei posti disponibili.

sabato 21 novembre 2009

Sondaggio: giudizi positivi sulla Stagione 2009-2010

Bozzetto di Raffaele Del Savio per Il campanello di Gaetano Donizetti,
la prossima opera in programma nella Stagione 2009-2010.


Al 47% dei partecipanti al nostro sondaggio la Stagione 2009-2010 piace molto, al 35% abbastanza. I pareri positivi riguardano quindi l'82%. Solo il 17% dà un giudizio negativo.

giovedì 19 novembre 2009

Essere amici del Maggio su FB, conviene!

Essere amici del Maggio su Facebook, conviene!
Da oggi fantastiche promozioni riservate solo a coloro che sono amici del Maggio sul network sociale più popolare del mondo.
Per il concerto di Ingo Metzmacher, sconto di 7 euro sul biglietto di I e II galleria.
Chiedeteci l'amicizia, risparmiate e godetevi la grande musica al Maggio.
Per farlo è semplice: cliccate qui e abituatevi all'incanto!

Con Metzmacher al via i concerti del Maggio

È affidato al tedesco INGO METZMACHER il primo concerto della Stagione 2009-2010 del Maggio Musicale Fiorentino in programma sabato 21 novembre, alle ore 20.30 al Teatro Comunale. Direttore principale della Deutsches Symphonie-Orchester di Berlino, Metzmacher è una delle bacchette più in vista nel panorama internazionale: nella scorsa estate ha firmato a Salisburgo la nuova produzione di Al gran sole carico d’amore di Luigi Nono con i Wiener Philharmoniker e nel luglio 2010 inaugurerà la novantesima edizione del prestigioso Festival austriaco con la prima mondiale dell’opera Dyonisus di Wolfgang Rihm.
Con l’Orchestra e il Coro del Maggio Musicale, Metzmacher aprirà le celebrazioni per il bicentenario della nascita di Robert Schumann, che cadrà nel 2010, con l’Ouverture in mi bemolle maggiore op. 115 per Manfred, il monumentale lavoro che il compositore trasse dal “dialogo drammatico” di Lord Byron e che al Maggio è legato alla memorabile interpretazione che ne dette nel 1979 Carmelo Bene, il Nachtlied op. 108 su testo di Friederich Hebbel per coro e orchestra e la Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore op. 97 detta Renana, ispirata al grande fiume che ha segnato in maniera indelebile la storia e la letteratura tedesche.
Pezzo forte del concerto la prima esecuzione italiana di Elogium Musicum amatissimi amici nunc remoti per coro e orchestra di Hans Werner Henze su testo di Franco Serpa. “Queste Elegie sono una sorta di necrologio colmo di ricordi, di testimonianze, di dolore, di perdita e lamento”, confessa il grande compositore a proposito di questo brano scritto nel 2008 in ricordo di Fausto Moroni, suo compagno di vita per oltre cinquant’anni. “Un’amicizia durata quasi mezzo secolo è distrutta, morta, non tornerà più”, prosegue Henze. “Ma nel ricordo continua a vivere, piena di affetto; ed è la sua unicità che oggi accompagna e guida i miei pensieri ed i miei sentimenti verso un mondo nuovo nel quale non è facile, e forse impossibile e indesiderabile, sentirsi a proprio agio”.
Al concerto sarà presente anche il Maestro Henze che torna così al Maggio, nel Teatro dove tante sono state le sue applaudite prime esecuzioni, dopo lo straordinario successo della sua Phaedra al Festival 2008, premiata dalla critica musicale con l’Abbiati quale migliore novità di quell’anno.
I biglietti, ancora disponibili da 25 a 35 euro, possono esser acquistati online sul sito www.maggiofiorentino.com, alla Biglietteria del Teatro Comunale e al Box Office di Firenze. Per i possessori di Maggio Card il biglietto è, come di consueto, di 10 euro.

73° Maggio: Martone rinuncia alla "Donna senz'ombra" di Strauss, Kokkos al suo posto

È ufficiale la notizia che non sarà Mario Martone a firmare la regia della Donna senz’ombra di Richard Strauss che il 29 aprile 2010, sotto la direzione di Zubin Mehta, inaugurerà l’edizione numero 73 del Maggio Musicale Fiorentino: il regista napoletano, autore della memorabile Antigone di Ivan Fedele, è stato costretto a rinunciare all’impegno per motivi familiari. A realizzare la parte visiva dello spettacolo sarà il grande regista greco Yannis Kokkos, abitualmente presente nei più importanti teatri lirici del mondo e di cui si ricorda un suggestivo allestimento del Boris Godunov, proveniente dal Teatro Comunale di Bologna, molto applaudito dal pubblico fiorentino nel 1993, che dunque debutterà al Maggio con una nuova produzione creata appositamente per Firenze.

mercoledì 18 novembre 2009

Sondaggio sulla Stagione 2009-2010

Vi piace il programma della Stagione 2009-2010 che si è inaugurata con La piccola volpe astuta? Ditecelo votando il sondaggio!

sabato 14 novembre 2009

Seiji Ozawa è fiorentino

Il Sindaco di Firenze Matteo Renzi e il Presidente del Consiglio Comunale Eugenio Giani hanno conferito la Cittadinanza Onoraria della Città di Firenze al Maestro Seiji Ozawa nel corso di una solenne cerimonia nella Sala de' Dugento di Palazzo Vecchio.

mercoledì 11 novembre 2009

Il PassaMaggio. Prendi il libro, lo leggi, lo lasci.

In questi giorni il Maggio Musicale Fiorentino distribuisce gratuitamente in vari luoghi di Firenze circa 10.000 pubblicazioni (programmi di sala, saggi, cataloghi di mostre) edite dagli anni Settanta ad oggi.
In questo modo vogliamo avviare un Bookcrossing a tema musicale, seguendo uno dei più interessanti fenomeni socio-culturali del momento, che si sta rapidamente diffondendo dall’America in Europa.
Gioca con noi al PassaMaggio.
Prendi un libro (al Teatro Comunale nei giorni di spettacolo o negli altri luoghi indicati), leggilo e poi lascialo dove vuoi, a disposizione di altri.
Segnalaci sulla pagina del PassaMaggio sul nostro sito web il luogo in cui lo hai affidato alla curiosità di nuovi lettori.
Tracceremo così insieme il viaggio del libro, che potrà arrivare molto lontano, come un moderno messaggio in bottiglia, ma anche gli itinerari di coloro che lo hanno sfogliato.
Se vuoi partecipare al gioco mettendo a disposizione tuoi libri di argomento musicale, scarica e stampa l’etichetta in pdf da apporre sulla copertina cliccando qui.
Buon viaggio con il PassaMaggio!

Dove trovare i libri del PassaMaggio:
• Foyer del Teatro Comunale (corso Italia, 16)
• Biblioteca delle Oblate (via dell'Oriuolo, 26)
• Informazioni turistiche APT (via Cavour, 1r)
• Sala Ataf Stazione di Santa Maria Novella

martedì 10 novembre 2009

Seiji Ozawa cittadino onorario di Firenze

Da ieri Seiji Ozawa è cittadino onorario di Firenze.
Al grande Maestro giapponese i complimenti del Teatro del Maggio e del suo pubblico per questo importante riconoscimento.
Ozawa è stato ospite del Maggio Musicale fin dal 1973, firmando spettacoli memorabili come Peter Grimes di Britten, Elias di Felix Mendelssohn-Bartholdy, Elektra di Richard Strauss e dirigendo concerti indimenticabili come la Seconda Sinfonia Resurrezione di Gustav Mahler.

La critica entusiasta della "Piccola volpe astuta"

Grande entusiasmo nella critica per La piccola volpe astuta. "Virtuosismo e poesia: un grande Ozawa" è il titolo del Quotidiano Nazionale (Il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno) per la recensione di Giuseppe Rossi, "La bella Volpe di Ozawa" il Giornale della Musica online per Elisabetta Torselli, "È piena di poesia la Volpe del Maggio" scrive il Corriere Fiorentino in testa all'articolo di Gabriele Becheri, "Una Volpe da dieci" per il Nuovo Corriere nel pezzo di Rossella Rossi.
Nei prossimi giorni saranno presenti alle recite i critici dei maggiori quotidiani italiani e delle più importanti riviste specializzate del mondo.
Ma anche gli spettatori, su Facebook, promuovono a pieni voti questo fantastico spettacolo che porta le firme di Seiji Ozawa e Laurent Pelly: "Una grande serata" per Susanna Alberghini, "Una serata memorabile. Chi può, non se la perda la Volpe" scrive Alessio Roselli, "Stupenda!" dice Diana Ferri, "Meraviglioso spettacolo, tutti bravissimi, grandioso Ozawa" per Silvano Lensi, "Bello spettacolo d'insieme e un grandissimo Ozawa!!!!" commenta Gionata Checcucci, "Grande spettacolo...un plauso ad Ozawa e a Pelly....." dice Stefano Benucci, "Grandissimo Ozawa" per Noemi Manetti Bicchierai.
Insomma, un evento da non perdere nelle prossime repliche dell'11, 13 e 15 novembre.

venerdì 6 novembre 2009

MaggioDanza: i grandi spettacoli

Nelle foto di Andrea Grandoni, i grandi spettacoli di MaggioDanza.
Una serie di album per rivivere attraverso le immagini i momenti magici del balletto.
Sulla pagina fan Facebook di MaggioDanza.

giovedì 5 novembre 2009

Una fiaba ecologica per Ozawa e Pelly

È una fiaba ecologica, ed ancor più etologica, che precorre gli studi di Konrad Lorenz, in cui gli animali capiscono gli esseri umani e nella quale le vite degli uni interagiscono con i destini degli altri, la foresta e i suoi abitanti sono protagonisti quanto i personaggi del villaggio, e il finale che pure non è un lieto fine scopre anche temi sensibili come la dignità della persona anziana, la necessità di accettare la vita in tutti i suoi aspetti e l’afflato universale con la natura.
È “La piccola volpe astuta” di Leóš Janàček, opera che il compositore ceco scrisse proprio nella sua terza età – felice per un giovane amore – traendola da una famosa storia illustrata, quasi un fumetto, pubblicata a puntate da un giornale moravo, che ebbe la prima rappresentazione nel 1924 e che l’8 novembre inaugura la Stagione 2009/2010 del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.
A Firenze, che pure vanta una frequente presenza di lavori di Janàček nei suoi cartelloni fin dagli anni Cinquanta, non è mai stata rappresentata, e la “prima” assume così il carattere di una autentica scoperta, tanto più che la nuova produzione, coprodotta con il Saito Kinen Festival di Matsumoto, schiera la straordinaria presenza sul podio di SEIJI OZAWA, e il debutto a Firenze del regista francese LAURENT PELLY, che firma uno spettacolo poetico, colorato e assolutamente “naturalistico”: suoi sono anche i costumi, che vestono gli interpreti proprio come adorabili animali, alla maniera quasi di un musical, mentre le scene che riproducono fedelmente lo spaccato della tana o della taverna, sono di Barbara de Limburg Stirum, le luci di Peter van Praet e la gioiosa coreografia che impegna i solisti di MaggioDanza, di Lionel Hoche.
Ozawa, che rinnova la sua prestigiosa e costante collaborazione con il Teatro del Maggio ed è noto per il suo impegno sui temi dell’ecosostenibilità, si dice “super happy” di tornare a lavorare con “i suoi amici” dell’Orchestra e del Coro del Maggio - con i quali pochi giorni fa ha realizzato il meraviglioso concerto nella Cattedrale fiorentina di Santa Maria del Fiore che ha celebrato la chiusura al traffico di Piazza del Duomo -, e con Pelly, che incorona come “il più talentuoso regista di questo mondo e dei nostri tempi”, dichiarandogli ammirazione assoluta e autentico amore.
Ricambia il regista: “La Volpe astuta non è un’opera per bambini, ma nel modo di dirigere di Ozawa ritrovo tutta la gioia del far musica, e la scoperta incessante di effetti e suoni nuovi, che danno a lui e a noi una felicità quasi infantile. È un’opera magica, sognante, piena di humour ma segnata anche da un’infinita tenerezza, che rende onore alla natura e agli esseri che la popolano e rappresenta un inno all’eterno ciclo della vita. La nostra Volpe coraggiosa appartiene alla razza di coloro che si ritagliano da soli un ruolo e rifiutano il fatalismo. Seguendo il ritmo delle stagioni e dei giorni, questa piccola fiaba senza morale è la grande storia della vita che, qualunque cosa accada, continua”. E prosegue descrivendo il lavoro fatto con i cantanti: quelli che impersonano gli animali hanno dovuto conciliare la tecnica vocale con posture a quattro zampe, corse, costumi che comportano maschere e code, ma sono stati infinitamente disponibili e il risultato visivo è una riproduzione e osservazione quasi scientifica di sezioni di bosco o di ambienti civili e dei comportamenti di coloro che li abitano
Sterminato il cast, fra personaggio umani e creature a quattro e due zampe o volanti – ci sono anche galline, cani, rane, uccelli, libellule, mosche e uccelli -, in cui spiccano Isabel Bayrakdarian (la volpe Bystrouška), Quinn Kelsey (il guardiacaccia), Judith Christin, Dennis Petersen, Kevin Langan, Hustav Belacek, Lauren Curnow, Federico Lepre, Marcella Polidori, Tiziana Tramonti e le voci bianche dei Ragazzi Cantori della città di Firenze; sontuoso il sinfonismo dell’opera, che nella cifra stilistica peculiare di Janacek condensa rimandi a tutti i grandi orchestratori suoi contemporanei, da Debussy a Musorgskij, da Strauss a Dvorak, in cui l’orchestra è grande protagonista.
Quattro le recite: dopo la prima di domenica 8 novembre, che sarà trasmessa in diretta radiofonica da Rai Radio3, repliche l’11, il 13 e il 15 (pomeridiana); ripresa integrale con le telecamere di Rai Trade, che non ha voluto lasciarsi sfuggire l’opportunità di produrre con il Maggio un nuovo DVD di questo magnifico spettacolo meraviglioso ed imperdibile.

MaggioDanza prova "Carmen Suite"

Nelle foto di Andrea Grandoni, MaggioDanza prova Carmen Suite di Alberto Alonso che sarà in scena al Teatro Comunale dal 5 al 24 dicembre.
L'album completo sulla pagina fan Facebook di MaggioDanza.

Prima o poi ogni muro cade

Cliccare sull'immagine per ingrandirla

“Macerie Vive” è una performance site-specific ideata da Giancarlo Cauteruccio in occasione del progetto “Prima o poi ogni muro cade”, celebrazioni a Firenze per il ventennale della caduta del Muro di Berlino.
“Macerie Vive” evoca i muri, quelli caduti e quelli a tutt’oggi esistenti, e diviene il motore di una visione in cui i luoghi della separazione e della sopraffazione germinano arte che cerca bellezza.
Un’opera interdisciplinare che impiega, due cantanti lirici: Fulvio Oberto e Kamelia Kader, il quartetto vocale composto da Ivanna Speranza, Stefanie Lewis, Roberto Jachini e Francesco Verna, tutti allievi dell’Accademia di Alta Formazione della Fondazione del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino; quattro attori, Michele Andrei, Fulvio Cauteruccio, Teresa Fallai e Patrizia Schiavo, un coro di 80 elementi, 15 giovani allievi operatori della scena, 10 operai edili e 7 tecnici.
La partitura drammaturgica, composta dallo stesso regista, si arricchisce di due brevi testi originali scritti per l’occasione dai poeti Roberto Carifi e Davide Rondoni.
La fondamentale parte musicale è stata invece curata da Paolo Bellocci che ha selezionato tra i grandi autori tedeschi pagine di Beethoven, Bach e Mozart, pilastri della musica di tutti i tempi poiché la Germania fu teatro di una profonda divisione fra due mondi, quello dell’est e dell’ovest.
Il giovane talento italiano, tenore Fulvio Oberto, per rappresentare quello che è stato il mondo occidentale e con l’intento di far percepire il forte messaggio di libertà che questo brano esprime, eseguirà l’aria da Fidelio di Beethoven “Gott! Welch’ Dunkel hier”.
Sempre accompagnata da Simone Ori all'organo, la giovane mezzosoprano bulgara Kamelia Kader identificherà quello che fu il mondo dell’est, insieme al quartetto vocale composto da Ivanna Speranza - soprano, Stefanie Lewis – mezzosoprano, Roberto Jachini – tenore e Francesco Verna - basso, ed insieme al coro fiorentino Desiderio da Settignano, diretto da Johanna Knauf, proclamerà attraverso l’esecuzione di brani tratti dalla Krönungmesse di Mozart, il senso di gioia e ringraziamento per la riunione di quella e di tutte le umanità.
“Macerie Vive” è un progetto di teatro urbano che si pone come azione a sorpresa e come elemento di contrasto con la tradizione; gli spettatori assisteranno all’evento fuori dalle mura del teatro e fuori dallo spazio scenico tradizionale e vivranno la strada come luogo-limite tra passato e presente.
La poesia, l’armonia della musica e del canto saranno sopraffatte dal frastuono delle macerie.
Cumuli di detriti, scaricati da camion ribaltabili, violentemente trasformeranno lo scenario dentro cui attori e cantanti agiranno in una condizione di spaesamento.
Intorno le facciate dei palazzi circostanti diventeranno tele disegnate dalla luce e da grandi proiezioni per raccontare dei 24400 chilometri di muri che ancora oggi incredibilmente separano. Muri visibili di terra, muri invisibili nei mari, nuovi muri che sorgono o nuovi muri invocati.
E le macerie, solo in apparenza inerti, costituiranno la materia viva di un’opera che mette insieme lavoro artistico e lavoro fisico, e concretizza una visione in cui tra gli sbarramenti si aprono varchi per nuovi urgenti equilibri.

mercoledì 4 novembre 2009

La piccola volpe astuta: lo spot

Quirino Principe presenta "La piccola volpe astuta"

Giovedì 5 novembre, alle ore 17.30, al Piccolo Teatro del Comunale, Quirino Principe presenta La piccola volpe astuta di Leóš Janàček. La conferenza, con ascolti, è organizzata dagli Amici del Teatro del Maggio ed è a ingresso libero.

Undici preziosi Stradivari in arrivo a Firenze

Undici preziosissimi strumenti creati dal mitico liutaio cremonese Antonio Stradivari fra la fine del 1600 e il 1700 stanno per giungere a Firenze, città individuata come unica in Italia, per dare vita la sera del 7 novembre ad un evento irripetibile, anteprima dell’inaugurazione della Stagione del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino: ai piedi del David di Michelangelo, nella cornice suggestiva della Galleria dell’Accademia, altrettanti virtuosi internazionali li faranno ascoltare in concerto, per un evento di fund raising a favore del Teatro del Maggio.
È la Nippon Music Foundation ad essere benemerita proprietaria di dieci di questi magnifici violini, viole e violoncelli, fra cui un intero quartetto appartenuto a Niccolò Paganini, mentre la Royal Academy of Music ha concesso la la star della serata, la famosa viola “Archinto”, ed è sempre la NMF a metterli a disposizione dei migliori musicisti in tutto il mondo: nomi celebri come Midori, Janos Starker e Gregor Piatigorsky hanno avuto sotto le loro dita le corde di questi strumenti, identificati dal nome dei loro proprietari storici, dai cui discendenti la Fondazione giapponese li ha acquisiti, arrivando a possedere complessivamente 18 Stradivari e due Guarneri del Gesù.
In precedenza, eventi analoghi si sono tenuti a partire dal 1998 a Tokyo, Londra, Salisburgo, Stati Uniti, Canada, ma mai a Firenze.
Verranno eseguite pagine di Haendel, Wieniawski, Dvorak, Sarasate, Barber, per concludere con il favoloso Ottetto composto da Mendelssohn quando aveva appena sedici anni; fra gli interpreti di diverse nazionalità e tutti di fama internazionale, i componenti del celebre Quartetto di Tokyo, e la talentuosa Lisa Batiashvili.
Solo duecento saranno gli spettatori che potranno assistere alla serata, fra i capolavori michelangioleschi illuminati con sapienza da Targetti, e partecipare poi all’esclusivo ricevimento offerto da Palazzo Tornabuoni, co-sponsor dell’evento e Socio Sostenitore del Teatro del Maggio, aggiudicandosi il privilegio di intrattenersi con gli artisti e gustando le delizie curate dagli chef dell’Hotel Four Seasons.
Oltre la metà dei presenti proviene da New York, Parigi, Monaco, Austria e Svizzera; fra loro, l’Ambasciatore giapponese in Italia Hiroyasu Ando, il Direttore generale del Festival di Pasqua di Salisburgo Michael Dewitte, Andrew Hill in rappresentanza di una delle famiglie di liutai inglesi più conosciute in tutto il mondo, il Senatore Lamberto Dini.
I prezzi dei biglietti, il cui ricavato sarà destinato dal Teatro del Maggio all’attività rivolta alle scuole e ai giovani, vanno dai 400 euro per il primo settore ai 300 del secondo, incluso il gala dinner; per chi non desidera partecipare al ricevimento, l’ingresso costa invece 200 euro.

lunedì 2 novembre 2009

Lirica all'attacco: questo non è (più) un teatro per vecchi - Marketing aggressivo per Scala e Firenze

Lei sbuca dal muro spettinata, le braccia tese, le labbra spalancate in un grido muto. Sotto il suo seno, lui geme languido, gli occhi chiusi, la mano sul cuore. «Per due che si amano, tutti gli altri si ammazzano» minacciano, vergate in rosso, le parole che li attraversano. E più in basso, chiosa perentoria, «Decidi tu se te la senti». Forse non tutti guardando questo poster a tinte forti come i sentimenti che vuole evocare riconosceranno nei volti dei due personaggi quelli di Waltraud Meier e di Ian Storey, alias Isolde e Tristan nel magnifico allestimento scaligero con la direzione di Daniel Barenboim e la regia di Patrice Chéreau. Che importa? Quel messaggio non è diretto ai melomani, ma a chi magari non ha mai visto un’opera in vita sua e forse non sa neanche bene di che si tratta. Audace, irrituale, scioccante, la nuova campagna pubblicitaria della Scala diretta agli «under 30» colpisce duro. Quei poster apparsi sui giornali, sui tram, sul sito, non passano inosservati. Perfetti per attrarre lo sguardo dei più giovani. Il primo ispirato al Tristan, il secondo con una drammatica Maria Callas e la scritta «Si piange, si soffre, si muore», il terzo con una popputa signora in corsetto, il volto tra le mani e il sottotitolo: «Crudeltà, sofferenze, tradimenti». Sotto sempre lo stesso avviso perentorio: «Decidi tu se te la senti». Mai si era visto niente di simile alla Scala. Ma il teatro milanese non è il solo a muoversi in questa direzione. Anche più provocatoria la campagna del Maggio Musicale Fiorentino, sempre diretta a catturare un nuovo pubblico, possibilmente giovane. obiettivo: l’opera in barattolo. Verdi formato salsa di pomodoro. Tre titoli famosissimi proposti a ottobre nell’arco di tre settimane, in offerta speciale con slogan gastronomici. Tre scatole di latta: Rigoletto etichetta gialla: «intenso e aromatico, da gustare freddo», Trovatore etichetta rossa: «forte e piccante, da servire ben caldo », Traviata etichetta nera: «dolce e amara, da guarnire con lacrime e baci». Risultato: 26mila spettatori per 11 recite, seimila Maggio card per «under 26» vendute a 10 euro l’una. Che il merito vada al messaggio o alla popolarità delle opere, difficile stabilirlo. Fatto sta che, pur a prezzi di saldo, gli incassi hanno coperto due terzi delle spese. Un record visto che di solito si arriva intorno al 12%. Soddisfatto il sovrintendente Francesco Giambrone. «Abbiamo osato una campagna molto ironica e a quanto pare ha funzionato — gongola —. E’ arrivato un pubblico tutto diverso, facce mai viste, gente che magari applaude fuori posto, entusiasmo sopra le righe, bis richiesti a furor di popolo... I melomani storcono il naso? Sbagliano. Il melodramma è nato popolare. Se il grande pubblico si è allontanato deve esserci un errore di comunicazione, ci siamo detti. Rilanciamolo all’insegna delle passioni: l’amore, la gelosia, la vendetta ». Di concerto, la Scala confeziona un pacchetto «under 30» di tre titoli: Don Giovanni, reclamizzato come «il mito della ben nota tentazione maschile », Simon Boccanegra, «il corsaro divenuto doge, che perderà la vita appena ritrovata la figlia perduta», L’elisir d’amore, «i gonzi ci son sempre stati». Sunti senz’altro discutibili, persino irritanti nella loro banalizzazione. «Certo, la sfida è rischiosa — ammette Donatella Brunazzi, responsabile delle relazioni esterne della Scala —. Ma questo è un battage volutamente impertinente e beffardo, studiato per sfatare pregiudizi e tabù. Quali che l’opera sia difficile, noiosa, vecchia. Che entrare in un teatro lirico sia una mission impossible, preclusa ai comuni mortali, soprattutto se non danarosi. Il successo dell’anteprima del Don Carlo riservata ai giovani lo scorso 4 dicembre è stata la prima tappa per incrinare il mito dell’inaccessibilità della Scala. A quel punto ci siamo detti, la breccia è aperta, andiamo avanti». Per farlo, Stéphane Lissner, sovrintendete del teatro, da sempre promotore di una Scala non più «museale» ma viva, spalancata alle nuove generazioni, ha messo al lavoro una squadra di esperti, tra cui alcuni giovani bravissimi a muoversi con le nuove tecnologie. Il varo di una Community, i primi fans su Facebook, la messa a punto di un linguaggio nuovo, molto diretto, coinvolgente, di immagini vivide, un po’ stile musical, un po’ da film di Tarantino. Persino un video nelmetro. Con Barenboim che impugna la bacchetta come una spada, Dudamel bello e impetuoso, Callas avvolta in mantello nero... Ragazzi in vettura, benvenuti tra i sentimenti forti.

Giuseppina Manin

Corriere della Sera
2 novembre 2009