domenica 26 agosto 2012

Vespucci torna a Firenze

Giovedì 23 agosto l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino ha lasciato Rio de Janeiro ed è rientrata a Firenze. Era il 23 agosto 1499 e Amerigo Vespucci, durante il suo secondo viaggio in Brasile, osservando le stelle, in quella che lui stesso definì la ‘quarta parte della terra’, imparò a calcolare la longitudine misurando la distanza fra i pianeti.
Sotto quelle stesse costellazioni, nella medesima stagione dell’anno, il Maggio Musicale Fiorentino è ritornato in quella ‘quarta parte della terra’, a distanza di più di cinque secoli, per portare la musica italiana ed europea, in un omaggio dedicato al nuovo mondo.
In questo viaggio ispirato proprio a Vespucci, di cui si celebrano quest’anno i 500 anni dalla morte (1454-1512), molte sono state le similitudini o i continui richiami ai viaggi e alle emozioni che dovette provare il celebre esploratore fiorentino, alcune di queste evocate dopo i concerti a Santiago dall’Astronomo italiano Massimo Tarenghi, che per l’ESO -European Organisation for Astronomical Research in Sourthern Hemisphere- cura tre telescopi in Cile, o emerse dagli incontri con le delegazioni diplomatiche in ogni paese, o ancora vissute in una lunghissima conversazione con l’Ex-Presidente della Repubblica Cilena (2000-2006) Ricardo Lagos.
La tournée del Maggio Musicale Fiorentino infatti ha costituito il momento più impegnativo delle celebrazioni vespucciane, sicuramente ne è stato l’esito più internazionale, instaurando un ponte che ha legato il suolo natìo di Amerigo Vespuci (Firenze), con le terre circumnavigate e scoperte alla fine del ‘400 e all’inizio del ‘500. La musica è stata una sorta da filo di Arianna, che ha legato due mondi, il vecchio ed il nuovo continente, attraverso una tournée, frutto di due anni di lavoro, che ha impegnato 104 professori d’Orchestra attraverso 4 stati (Cile, Uruguay, Argentina, Brasile), 6 città (Santiago, Montevideo, Buenos Aires, Saõ Paulo, Pauliña, Rio de Janeiro), 8  fra teatri e sale a concerto (Teatro Municipal di Santiago, Auditorio Nacional Adela Reta di Montevideo, Teatro Colón di Buenos Aires, Teatro Opera Citi di Buenos Aires, Usina del Arte di Buenos Aires, Theatro Municipal di Pauliña, Sala Saõ Paulo nell’omonima città, Theatro Municipal di Rio de Janeiro), per 11 concerti in meno di 14 giorni.
 
Santiago de Chile, Teatro Municipal – venerdì 10, sabato 11 agosto, ore 19.00
Montevideo, Auditorium Nacional del SODRE - lunedì 13 agosto, ore 19.30
Buenos Aires, Teatro Colón - martedì 14, mercoledì 15 agosto, ore 20.30
Buenos Aires, Teatro Opera City - giovedì 16 agosto, ore 20.30
Buenos Aires, Plaza San Martin - venerdì 17 agosto, ore 13.00
Paulinha, Auditorium - sabato 18 agosto, ore 20.00
São Paulo, Sala São Paulo -  domenica 19, lunedì 20 agosto, ore 21.00
Rio de Janeiro, Teatro Municipal – martedì 21 agosto, ore 20.30

56 le casse per contenere strumenti, frac e spartiti, 14 gli sgabelli, per un totale di 70 colli e 50 metri cubi ca. di volume, per più di 4000 kg, che hanno viaggiato parallelamente ai musicisti, senza tener conto dei 29 professori d’orchestra che hanno preferito portare il proprio strumento come bagaglio a mano, attraverso 40.000 km, percorsi in 14 giorni in 36 ore di volo complessive.
Più di 17.500 spettatori hanno applaudito con calore, affetto ed entusiasmo l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino diretta da Zubin Mehta.
Ogni sede aveva esaurito i biglietti il primo giorno di vendita e molti sono stati gli spettatori venuti da ogni parte del paese per assistere ai concerti, tutti sold-out da mesi, frequenti i bagarini (a Rio de Janeiro i bagarini vendevano i biglietti a € 500) e gli spettatori in piedi o ancora i giovani ammessi alle prove.

Teatro Municipal di Santiago del Cile: 1400 posti (per due concerti, 10 e 11 agosto)
Auditorio SODRE Montevideo: 2000
Teatro Colon: 2600 capienza ufficiale ma molti spettatori in piedi
Teatro Citi Opera: 1700
Usina del Arte: 1200
Teatro Municipal Paulina: 1300
Sala Saõ Paulo: 1484 (per due concerti, 19 e 20 agosto)
Teatro Municipal Rio de Janeiro: 2244

Significativo il consenso della stampa che non ha risparmiato encomi e superlativi:
“Sonido de clase mundial”, El Mercurio 13 agosto 2012
“Mehta y el triunfo florentino”, La Tercera 13 agosto 2012
“Con gracia florentina” Clarin 15 agosto 2012
“Zubin Mehta, una noche sublime”, La Nación 15 agosto 2012
“The Splendour of the Orchestra”, Buenos Aires Herald 17 agosto 2012
“A Majestade de Bruckner, por Mehta. Com a Orquestra do Maggio Musicale Fiorentino, maestro realizou apresentação impecável” O Estade de S.Paulo 21 agosto

Sarebbe retorico parlare di trionfi e standing ovation, se queste non corrispondessero invece alla cronaca e ancora la descrizione e la menzione dei successi realmente riscossi dall’Orchestra fiorentina, diretta Zubin Mehta (direttore principale dal 1986), vanno al di là della capacità di descrivere il calore del pubblico e l’entusiasmo che più volte ha richiamato il Maestro  sul podio, inducendolo a concedere numerosi encores.
Fra questi ricordiamo in terra argentina il tango di Carlos Gardel, Por una capeza, arrangiato per la prima volta per grande orchestra da Luca Logi, Archivio Musicale del Maggio Musicale Fiorentino. Questo bis ha commosso l’Argentina ed in particolare i 1200 spettatori intervenuti all’Usina del Arte, dove il Maggio Musicale Fiorentino ha offerto alla Città di Buenos Aires un concerto inizialmente pensato per Piazza St. Martin, poi spostato a causa del maltempo.
Negli encores ha sempre prevalso il repertorio italiano attinto da Verdi, Puccini, Mascagni, “l’Orchestra non vi può lasciare senza suonare un po’ di Italia” annunciava sempre Zubin Mehta prima di impugnare nuovamente la bacchetta.
“In ogni concerto avete sempre suonato con tutto il cuore, avete fatto veramente molto bene, vi ringrazio” ha affermato Zubin Mehta, durante la prova, il 21 agosto prima dell’ultimo concerto a Rio de Janeiro “andate via lasciando al pubblico un ottimo ricordo, tanto che vi vogliono ascoltare nuovamente e presto.”
Ottimo il clima in tournée fra i professori d’orchestra, che hanno saputo far fronte alle difficoltà e agli imprevisti con grandissima disponibilità, ricordiamo ad esempio a Pauliña gli assoli eseguiti in attesa che iniziasse il concerto: Alberto Negroni (primo oboe), Guy Eshed (primo flauto), Jeroen van der Wel (violino), Ladislao Horváth (concertino con obbligo di spalla), Riccardo Crocilla (primo clarinetto), Anton Tiberiu Horváth (violino).
Numerosissimi gli incontri con le delegazioni diplomatiche e le più alte cariche istituzionali in ogni Paese, a partire dal Cile: Luciano Cruz Coke, Ministro della Cultura, la ‘Primera Dama’ Cecilia Morel, ed ancora l’ex-Presidente del Cile, Ricardo Lagos, con la moglie Luisa Durán de la Fuente, Patricio Aylwin Azócar, Presidente della transizione dopo il regime di Augusto Pinochet, insieme al Sindaco di Santiago Pablo Zalaquett, accompagnato da diversi Assessori. E poi a Montevideo: il Vicepresidente della Repubblica e  Presidente del Senato Cr. Danilo Astori e il Presidente della Camera dei Deputati Dr. Jorge Orrico, la Direttrice di El Pais Julia Rodriguez Larreta il Presidente del Centro Cultural de Música Vera Heller in Bergengruen, l’Ambasciatore d'Israele Dori Goren, il Presidente della Camera di Commercio Comm. Manuel Ascer, il Direttore del Teatro Solis Gerardo Grieco, il Coordinatore dell'Orchestra Filarmonica di Montevideo Alvaro Méndez. A Buenos Aires il Sindaco della città Mauricio Macri e ancora la figlia di Alberto Ginastera, che aveva conosciuto e suonato con il Maestro Mehta, e Jeannette Arata de Erize, figura emblematica cui è legata la storia del Mozarteum Argentino.
I concerti della tournée sono rientrati all’interno di importanti anniversari per le istituzioni musicali locali: 60 anni del Mozarteum argentino, 70 anni del Centro Cultural de Música di Montevideo, 100 anni di Cultúra Artistica a Saõ Paulo,  200 anni di Citibank.
Molti i ringraziamenti a tutti coloro che non sono hanno reso possibile la tournée, ma hanno aiutato di tappa in tappa:
Il Presidente della Repubblica che ha concesso l’Alto Patronato a questa tournée, formulando il suo augurio di successo e confermando così la fiducia nel valore e l’eccellenza del Maggio Musicale Fiorentino che, nel 2011, 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, ha voluto onorare del titolo di Ambasciatore della Cultura Italiana nel Mondo.
Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, nelle persone in primis del Ministro Lorenzo Ornaghi e del Direttore Generale dello Spettacolo dal Vivo Salvatore Nastasi per il costante sostegno nelle attività all’estero, un sostegno non solo formale ma sostanziale e fondamentale.
Il Ministero degli Esteri, nella persona del Ministro Giulio Terzi di Sant’Agata: la sua attenzione nei confronti del Teatro si è spesso tradotta in aiuti concreti nel corso delle passate tournées, dimostrando la sua vicinanza all’istituzione fiorentina e all’importante missione culturale che svolge.
Gli Ambasciatori in Italia dei quattro Paesi che verranno visitati nel corso di questa tournée:
l’Ambasciatore del Cile Oscar Godoy Arcaya, l’Ambasciatore dell’Uruguay Gustavo Alvarez, l’Ambasciatore d’Argentina Torcuato di Tella, l’Ambasciatore del Brasile José Viegas Filho, che hanno concesso il patrocinio delle rispettive Ambasciate, e, grazie ai loro Addetti Culturali, hanno fatto da tramite anche con le realtà locali.
Infine un ringraziamento anche all’Istituto Italo Latino Americano (IILA), nelle persone del Direttore Generale Simonetta Cavalieri e del Consulente Giovanni Francesco Accolla, che hanno aiutato nella non semplice tessitura dei rapporti con le autorità competenti.
Oltre Oceano il ringraziamento va alle Ambasciate Italiane in loco:
all’Ambasciatore in Argentina Guido La Tella; all’Ambasciatore in Uruguay Massimo Andrea Leggeri;
all’Ambasciatore in Cile Vincenzo Palladino; e all’Ambasciatore in Brasile Gherardo La Francesca;
nonché al Console Generale di São Paulo Mauro Marsili.
In particolar modo vogliamo ringraziare gli Ambasciatori Italiani nelle diverse sedi, che si sono attivati tempestivamente, per permettere agli aerei di atterrare nei paesi di competenza, che hanno accellerato le pratiche di sdoganamento, che in molti casi hanno fornito un’assistenza straordinaria per facilitare gli spostamenti e la logistica, in tempi molto serrati.
Non vanno dimenticati gli Istituti Italiani di Cultura, che hanno partecipato all’organizzazione, ora mettendo a disposizione i loro spazi e le loro residenze per incontri con la stampa locale ed internazionale, ora favorendo la promozione delle attività del Teatro e di Firenze.
Last but not least le delegazioni diplomatiche dell’India, sempre molto vicine al Maestro Zubin Mehta.
La tournée rientrava nelle celebrazioni ufficiali in onore di Amerigo Vespucci.
Si ringrazia inoltre Old & New Montecarlo per l’ottima organizzazione e continua assistenza.

domenica 19 agosto 2012

Dall'Argentina al Brasile i successi del Maggio

Tra mille peripezie e qualche traversia continua la tournée del Maggio Musicale Fiorentino in Sudamerica, tra Argentina e Brasile, sempre riscuotendo successo, con il consenso e l’incredibile calore latino del pubblico e della critica.
Giovedì 16 agosto, a Buenos Aires, presso il Teatro Opera Citi si è tenuto un concerto privato, per 1700 invitati, organizzato e sponsorizzato da Citi Bank (proprietaria del teatro), in occasione dei suoi 200 anni dalla nascita (New York nel 1812).
Venerdì 17 agosto, alle ore 13.00, presso l’Usina del Arte (una vecchia fabbrica di inizio Novecento, destinata ad una compagnia italo-argentina di energia elettrica, convertita in moderno centro per le arti e auditorium) è stato eseguito un repertorio popolare, per quello che è stato un concerto che il Maggio Musicale Fiorentino ha regalato alla città di Buenos Aires, concepito in un primo tempo per piazza St. Martin, tenutosi poi all’Usina del Arte a causa del maltempo e della pioggia.
Il programma ha incluso Egmont, ouverture op. 84 di Ludwig van Beethoven, l’Intermezzo dalla Manon Lescaut di Giacomo Puccini, l’Intermezzo dalla Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni, la Danza Slava op. 46 n. 8 di Antonín Dvořák, la Danza Ungherese n.5 (nell’orchestrazione di Albert Parlow) di Johannes Brahms, l’Adagietto dalla Sinfonia n° 5 di Gustav Mahler, Suite da Carmen (Ouverture, Entr’actes atto II, atto III, atto IV) di George Bizet, e due encores: Por una cabeza di Carlos Gardel e l’ouverture da La Forza del destino di Giuseppe Verdi. 1200 persone hanno applaudito a scena aperta più volte, anche durante l’esecuzione dei brani, l’Orchestra e il Maestro Mehta, con standing ovation, entusiasmo e interminabili applausi, carichi di un temperamento e calore tipicamente latino.
Sabato 18 agosto a Pauliña, presso il Theatro Municipal, il primo appuntamento brasiliano è iniziato con un paio d’ore di ritardo a causa di problemi legati allo sdoganamento degli strumenti.Alcuni professori dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, con grande prontezza di riflessi e di spirito hanno improvvisato per il pubblico gli assoli più belli del repertorio appartenente al loro strumento, così da alleviare il disagio dell’attesa, per i 1300 spettatori, che, pazienti, sono rimasti fino alle fine per ascoltare Egmont, ouverture op. 84 e la Sinfonia n° 3 di Ludwig van Beethoven.
Ad intrattenere il pubblico e a riscuotere gli applausi e l’apprezzamento per coraggio e bravura, virtuosismo e tecnica, sono stati in ordine di esecuzione: Alberto Negroni (primo oboe), Guy Eshed (primo flauto), Jeroen van der Wel (violino), Ladislao Horváth (concertino con obbligo di spalla), Riccardo Crocilla (primo clarinetto), Anton Tiberiu Horváth (violino).

giovedì 16 agosto 2012

Il Maggio a Buenos Aires: due concerti già leggenda

L’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino ritorna al Teatro Colón dopo 21 anni.
Era il 1991 e sempre con Zubin Mehta il Maggio varcò il tempio della lirica in Sudamerica, teatro fra i più celebri, rivestito di una patina che lo rende ancor oggi depositario non solo di una tradizione, ma di un’indiscussa autorità in campo musicale, dal 1908, anno della sua inaugurazione con Aida di Giuseppe Verdi in un’edizione che annoverava Titta Ruffo fra gli interpreti.
Zubin Mehta in questo viaggio festeggia i 50 anni dal suo debutto in Argentina: “questa sala è  un sogno, forse il più bel teatro al mondo”.
Zubin Mehta, una noche sublime ha intitolato il più importante quotidiano argentino ‘La Nación’ all’indomani del concerto del 14 agosto.
I due appuntamenti, che segnano la quarta e quinta tappa di questa tournée all’insegna di Amerigo Vespucci (14 e 15 agosto) rientrano nella stagione 2012 del Mozarteum Argentino, che celebra quest’anno il 60° anniversario dalla fondazione.
Entrambi i concerti sono stati sold-out per settimane, introvabili i biglietti; 3000 gli spettatori ogni sera (per un totale di 6000 spettatori), attenti e oltremodo entusiasti, che hanno applaudito per più di venti minuti in entrambi i concerti.
Ieri mattima prima della prova, S.E. l’Ambasciatore d’Italia in Argentina Guido Walter La Tella ha voluto salutare l’Orchestra ed il Maestro Mehta e ringraziarli per tenere sempre alto il nome dell’Italia nel mondo “In questo particolare momento di crisi economica, oggi la musica e la cultura sono chiamate a ricoprire un ruolo ancora più significativo ed importante, come strumento di unione e per evitare atteggiamenti di contrapposizione tra un Pese e l’altro”.
A metà della prova anche l’Alcalde (Sindaco) di Buenos Aires Mauricio Macri si presentato per salutare i professori d’Orchestra ed il Maestro, ringraziando il Sovrintendente Francesca Colombo, l’Orchestra ed il Maestro Mehta per il concerto che verrà offerto alla città di Buenos Aires venerdì 17 agosto, in Piazza St. Martin (o in altra location in caso di maltempo), un regalo a Buenos Aires, a ricordare il concerto che ogni anno il Maggio regala alla città di Firenze, in Piazza della Signoria o Piazza Duomo.
Altri incontri diplomatici sono seguiti nel pomeriggio.
Se martedì 14 agosto il programma ha previsto l’esecuzione della Sinfonia in do maggiore K 551 Jupiter di Wolfgang Amadeus Mozart, seguita dalla Sinfonia n° 4, detta Romantica di Anton Bruckner, cui hanno fatto seguito due encores, tratti dal repertorio operistico, l’ouverture da Le Nozze di Figaro di Wolfgang Amadeus Mozart e l’intermezzo dalla Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni, il secondo concerto ha avuto inizio all’insegna di Ludwig van Beethoven, con la Sinfonia n° 8 in fa maggiore op. 93, per poi celebrare il compositore argentino Alberto Ginastera e le sue Variaciones concertantes op. 23 e nella seconda parte la Sinfonia n° 9, ‘Dal Nuovo Mondo’ di Antonín Dvořák.
La figlia di Alberto Ginastera, che aveva conosciuto e suonato con il Maestro Mehta, era presente in sala insieme a Jeannette Arata de Erize, figura emblematica cui è legata la storia del Mozarteum Argentino.
Nell’ultimo concerto del 15 agosto, il secondo dei bis, dopo le Danze Slave di Antonín Dvořák, a precedere il terzo encore, ovvero l’ouverture da I Vepri Siciliani di Giuseppe Verdi, è stato il tango Por una cabeza di Carlos Gardel.
La partitura, che racconta di una scommessa sui cavalli, dove il vincitore si aggiudicò il primato per la distanza di una ‘testa’, ovvero cabeza, venne originariamente scritta per un piccolo ensemble, secondo l’usanza per i tanghi, è stata per la prima volta in questa sede orchestrata, da Luca Logi, Responsabile dell’Archivio Musicale del Maggio Musicale Fiorentino. Rarissimi infatti sono i tanghi concepiti per grande orchestra e l’esecuzione del 15 sera del tango di Gardel, trascritto per l’orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, ha rappresentato una prima assoluta a tutti gli effetti.

martedì 14 agosto 2012

Il Maggio e Mehta conquistano anche l'Uruguay

Lunedì 13 agosto, al terzo concerto di questa tournée, primo ed unico in Uruguay, nella capitale Montevideo, presso l’Auditorio Nacional Adele Reta (SODRA), non potevano mancare tra il pubblico le cariche più alte del Paese: il Vice-Presidente della Repubblica dell’Uruguay, il Presidente del Senato e del Parlamento, il Presidente della Camera di Commercio, le delegazioni diplomatiche dell’Italia, le personalità più importanti appartenenti al mondo della cultura e della musica locali.
Un concerto annunciato e atteso, in una stagione che festeggia i 70 anni dalla fondazione, un appuntamento che ha riscosso un grandissimo interesse mediatico in tutto il Paese, portando al sold-out una sede estremamente moderna, a ricordare quasi l’architettura delle più recenti sale da concerto europee (capienza 2000 posti).
Il programma del concerto ha potuto dischiudere al pubblico l’eclettismo e la flessibilità dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, che ha affrontato nella prima parte la Sinfonia n° 8, in fa maggiore, op. 93, di Ludwig van Beethoven (composta fra il 1812 ed il 1813), seguita da le Variaciones Concertantes op. 23 di Alberto Ginastera (del 1953) e, dopo l’intervallo, la Sinfonia n° 9 in mi minore ‘Dal Nuovo Mondo’ di Antonín Dvořák (del 1893).
Gli applausi, che mai sono scemati, neppure durante le numerose chiamate al podio del Maestro Zubin Mehta, sono stati premiati con due encores tratti dal repertorio operistico: l’ouverture da Le Nozze di Figaro di Wolfgang Amadeus Mozart e la sinfonia da La Forza del Destino di Giuseppe Verdi.
 Il consenso del pubblico e della critica continuano ad aumentare di tappa in tappa.

lunedì 13 agosto 2012

Cile: il Maggio e la sua Orchestra leggendaria

Secondo appuntamento in Cile nella storia del Maggio: il Teatro Municipal di Santiago, fra i primi per importanza di tutto il Sud America, sold-out da settimane; il pubblico ha manifestato grandissimo entusiasmo e apprezzamento per l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, diretta da Zubin Mehta; interminabili i minuti di applauso, carichi di calore e pathos in entrambi i concerti.
Il programma del secondo appuntamento presentava nella prima parte la Sinfonia n° 3 di Ludwig van Beethoven, meglio conosciuta con l’appellativo di Eroica, composta fra il 1802 e il 1804; la seconda parte è stata invece interamente dedicata al ‘nuovo mondo’, con l’esecuzione della Sinfonia n° 9  (del 1893) di Antonín Dvořák.
Il pubblico, con acclamazioni che, al di là del fragore degli applausi, davano voce a ovazioni intrise di commozione, ha indotto il Maestro e l’Orchestra a concedere due encores: le Danze Slave, Op. 46, sempre di Antonín Dvořák e, a seguire, un brano a ricordare l’Italia, perché il Maggio ‘non poteva lasciare il Cile senza eseguire Verdi’ ha esclamato Zubin Mehta richiamato più volte sul podio, dando l’impulso all’Orchestra di intonare la misurata irruenza che contagia, quella dell’ouverture tratta da I vespri siciliani di Giuseppe Verdi.
‘El Mercurio’, il principale quotidiano cileno, ha pubblicato in data odierna la recensione al primo concerto, confermando il giudizio rivelato dagli applausi e dal pubblico: “Mehta y Florentinos: una perfecta conjunción” di Jaime Donoso, che così prosegue: “Tanto Mehta como la orquesta exhiben una trayectoria de logros y extraordinaria calidad que no necesita presentación. La historia de esta orquesta legendaria se confunde con la de la música italiana, y Mehta es una de las cúspides de la dirección orquestal de nuestro tiempo. Esta feliz conjunción sólo puede producir grandes resultados.”

sabato 11 agosto 2012

Mehta e il Maggio trionfano in Cile

Due sold-out annunciati da tempo, per i concerti a Santiago del Cile di venerdì 10 e sabato 11 agosto 2012 dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino diretta da Zubin Mehta; tanta l’attesa per la prima esibizione al Teatro Municipal di Santiago del Cile (capienza 1400 spettatori, con biglietti dai 15 ai 150 euro).
Ore intense per tutti i partecipanti alla tournée dedicata ad Amerigo Vespucci: dopo 28 ore di viaggio per raggiungere Santiago, a cavallo fra mercoledì 8 e giovedì 9 agosto (vi è chi ha raggiunto la capitale cilena con una coincidenza da Madrid, chi cambiando a Parigi) venerdì 10 agosto, alle 10.30 del mattino sono iniziate le prove e, a distanza di poche ore, alle 19.00, il primo di undici concerti in meno di due settimane.
Già giovedì 9 agosto, alle ore 15.00, vi è stato il primo impegno per il Maestro Zubin Mehta e il Sovrintendente Francesca Colombo, in conferenza stampa con il Sovrintendente del Teatro Municipal, Andrés Rodríguez, il Sindaco di Santiago, altresì Presidente del Teatro Municipal, Pablo Zalaquett e Pablo Villarino, Direttore della Comunicazione della GDF SUEZ, sponsor di entrambi gli appuntamenti. “La musica è energia, e l’energia è vita” ha esclamato Pablo Villarino (alleghiamo il comunicato diramato alla stampa spagnola).
Nella stessa giornata, poco dopo, hanno avuto inizio gli incontri con le delegazioni diplomatiche ed imprenditoriali del territorio.
Al primo concerto tutte le principali cariche politiche ed istituzionali del Paese hanno applaudito con sentita partecipazione e irrefrenabile entusiasmo la prima esibizione dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, che, già apprezzata in diversi Paesi del Sud America (memorabile fu ad esempio la tournée del 1991, quando il Maggio toccò Venezuela, Argentina e Brasile), mai era salita sul palcoscenico del Teatro Municipal.
Fra le numerose personalità politiche intervenute, hanno salutato alla fine del concerto alcuni artisti e il Maestro Zubin Mehta: Luciano Cruz Coke, Ministro della Cultura, la ‘Primera Dama’ Cecilia Morel, ed ancora l’ex-Presidente del Cile, Ricardo Lagos, con la moglie Luisa Durán de la Fuente, Patricio Aylwin Azócar, Presidente della transizione dopo la dittatura di Augusto Pinochet, insieme al Sindaco di Santiago Pablo Zalaquett, accompagnato da diversi Assessori.
Accanto a loro, e alle delegazioni diplomatiche italiane ed indiane rappresentate da S.E. gli Ambasciatori Vincenzo Palladino e Praddep K Kapur, molti i musicisti, gli intellettuali e le figure più autorevoli del Paese, dall’Astronomo di origine italiana, Prof. Massimo Tarenghi, a Rani Calderon, Direttore stabile del Teatro Municipal, per citarne solo alcuni.
Insieme a loro 75 giovani musicisti dell’Orchestra Sinfonica Giovanile del Cile hanno assistito alla recita e a loro è dedicata la sessione di prove di sabato 11 agosto, con il Maestro Mehta e l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, a precedere il secondo ed ultimo concerto a Santiago, in programma sabato 11 agosto alle ore 19.00.
Due i bis concessi dopo una standing ovation praticamente immediata, al finire dell’ultimo movimento della Quarta Sinfonia di Anton Bruckner: l’ouverture dalla Nozze di Figaro di Wolfgang Amadeus Mozart e l’intermezzo dalla Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni.