mercoledì 30 gennaio 2013

Il mito di Don Giovanni al Maggio Fiorentino

Considerato uno dei maggiori capolavori di Wolfgang Amadeus Mozart, all’interno della trilogia italiana su libretto di Lorenzo Da Ponte (insieme a Così fan tutte e Le nozze di Figaro) Don Giovanni ossia Il dissoluto punito, del 1787, è un’opera fra le più note anche per il susseguirsi in maniera incalzante di arie, parentesi musicali, numeri, duetti e scene assai note al grande pubblico, basti pensare all’ouverture e alla prima aria di Leporello Madamina, il catalogo è questo e ancora Là ci darem la mano (Don Giovanni e Zerlina), Ah fuggi il traditor (Donna Elvira), Or sai chi l'onore (Donna Anna), Batti, batti, oh bel Masetto (Zerlina), Vedrai carino (Zerlina), Il mio tesoro intanto (Don Ottavio), per citare solo alcuni dei passaggi immediatamente riconoscibili.
Il titolo ritorna al Teatro Comunale da domenica 3 febbraio 2013 a domenica 10 febbraio, per quattro recite, per la nona volta negli annali del Teatro del Maggio (1934, 1942, 1949, 1951/52, 1959, 1971/1972, 1990, 2005), con Zubin Mehta sul podio del Coro e dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino (come nel 1990 e nel 2005), in una nuova produzione che vanta la regia di Lorenzo Mariani, scene di Maurizio Balò, costumi di Silvia Aymonino, luci di Linus Fellbom.
Il cast presenta il debutto nel ruolo di Alessandro Luongo (Don Giovanni), il debutto a Firenze di Paolo Fanale (Don Ottavio), gli attesi ritorni di Marina Comparato (Zerlina), Caitlin Hulcup (Donna Elvira), Roberto de Candia (Leporello) e Stephen Milling (Il Commendatore), e il debutto, nei panni di Masetto, di Nicolò Ayroldi, già appartenente al Coro del Maggio Musicale Fiorentino, che, dopo il debutto a Tokyo, nel marzo del 2011, nel ruolo di Fra’ Melitone nella Forza del destino di Giuseppe Verdi, ha iniziato ad affidare ad Ayroldi diversi ruoli.
Le vicende di Don Giovanni avvincono perché rappresentano un mito senza età, noto ed elaborato in ogni epoca, a partire da alcuni cenni già risalenti al periodo medioevale, per poi arrivare a saggi e approfondimenti filosofici (quello ottocentesco di Søren Kierkegaard ne è solo un esempio), che tendono a squadernare, spiegare, esemplificare le sfaccettature sentimentali, psicologiche, intriganti di uno dei personaggi più complessi da un punto di vista narrativo e drammaturgico.

sabato 26 gennaio 2013

Mehta e il Maggio per il Papa e Napolitano

Zubin Mehta e l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino sono stati chiamati ad eseguire il concerto che l’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede offre in onore di Papa Benedetto XVI e del Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano, in Sala Nervi, lunedì 4 febbraio 2013, alle ore 18.00, a ricordare l’84° anniversario della firma dei Patti Lateranensi.
Il programma prevede l’esecuzione de l’ouverture tratta da La forza del destino di Giuseppe Verdi, del quale ricorre nel 2013 il bicentenario della nascita, e la Terza Sinfonia di Ludwig van Beethoven.
Zubin Mehta e l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino avevano già suonato dinnanzi al Presidente Giorgio Napolitano, in visita a Firenze, al Teatro Comunale, il 12 maggio 2011, in occasione di una recita di Aida, titolo inaugurale del 74° Festival del Maggio Musicale Fiorentino.
Per l’Orchestra è invece la prima volta dinnanzi a Benedetto XVI, che Zubin Mehta ebbe modo di conoscere durante il periodo trascorso a Monaco di Baviera, quando, dal 1998 al 2006, ricoprì la carica di Generalmusikdirektor della Bayerische Staatsoper. Riaffiora con affetto il ricordo di Zubin Mehta della Messa, nel gennaio del 1999, durante la quale diresse Sarah Chang e Anne-Sophie Mutter in memoria di Mechthild Sawallisch, moglie del celebre direttore Wolfgang Sawallisch, funzione celebrata dall’allora Cardinale Joseph Ratzinger.
Il concerto verrà trasmesso in diretta radiofonica, televisiva e via-streaming su Radio Vaticana, TV2000 e tutte le emittenti del circuito cattolico.
Via streaming sarà possibile seguire il concerto, collegandosi a www.maggiofiorentino.com e www.radiovaticana.va.

martedì 22 gennaio 2013

Ballo in maschera di Carnevale al Comunale

Si avvicina il giorno del grande Ballo in maschera di Carnevale al Teatro Comunale! Sabato 9 febbraio, dalle ore 20.00, un’occasione straordinaria per ballare valzer, polche e mazurche della famiglia Strauss accompagnati dall’Orchestra del Maggio diretta da Zubin Mehta, dai danzatori di MaggioDanza e dalla meravigliosa voce del soprano Desirée Rancatore. Dalle ore 23.00 Dj set fino a tarda notte. I biglietti d’ingresso (non numerati) per l’intera serata, compreso aperitivo e buffet, sono in vendita online e alla biglietteria del Teatro Comunale a 80 Euro; l’ingresso dalle ore 23.00 (compresa una consumazione) a 20 Euro. Abbonati e soci potranno noleggiare il loro costume per il Ballo, al prezzo speciale di 100 Euro, scegliendolo tra i cento più belli posseduti dal Teatro del Maggio nella giornata di mercoledì 6 febbraio, al Piccolo Teatro, dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00.
Ed ecco il bellissimo programma musicale del Ballo in maschera di Carnevale: Johann Strauss jr. "Il pipistrello", Ouverture; Trisch-Trasch Polka; Voci di primavera, valzer, cantato da Desirée Rancatore; Eduard Strauss Via libera! polka veloce; Johann Strauss jr. Giornali del mattino, valzer; Sotto tuoni e fulmini, polka veloce; Sangue viennese, valzer; Sul bel Danubio blu, valzer, con i ballerini di MaggioDanza; Explosions Polka e gran finale con la Marcia di Radetzky!

martedì 15 gennaio 2013

Torna "Die Walküre" della Fura dels Baus

Nell’anno che celebra il bicentenario dalla nascita di Richard Wagner (1813 - 2013), il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino inaugura la stagione 2013 con il secondo titolo del Der Ring des Nibelungen (L’anello del Nibelungo), Die Walküre, prima giornata dopo il prologo (l’Oro del Reno).
Rappresentata per la prima volta a Monaco di Baviera, per volontà di Ludwig II, il 26 giugno 1870, arrivò per la prima volta in Italia il 15 aprile 1883, al Teatro La Fenice di Venezia, mentre il debutto fiorentino si ebbe dopo trent’anni da quello veneziano il 22 marzo del 1913.
Al Teatro Comunale ritorna da venerdì 18 a giovedì 24 gennaio 2013 (a quasi un secolo dalla prima fiorentina), nel monumentale allestimento de La Fura dels Baus, con una regia piena di coups de théâtre, curata da Carlus Padrissa, già applaudita e apprezzata dalla critica e dal pubblico nel 2007, in co-produzione con il Palau de les Arts Reina Sofía di Valencia. Nel 2007 La Fura dels Baus vinse proprio il Premio Abbiati per le scene, i costumi ed i video.
Nella storia del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino Die Walküre appare per la settima volta (nel 1932 diretta da Vittorio Gui, nel 1938 diretta da Karl Eduard Maria Elmendorff; nel 1956 diretta da Herbert Charlier; nel 1963 diretta da Paul Strauss, nel 1979/ 1980 diretta da Zubin Mehta; nel 2007 diretta da Zubin Mehta).
In questa edizione Zubin Mehta ritorna sul podio dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, con un cast straordinario: Siegmund interpretato da Torsten Kerl e Erik Nelson Werner; Hunding Stephen Milling (già interprete nel 2007); Wotan Juha Uusitalo (già interprete nel 2007); Sieglinde Elena Pankratova; Brünnhilde Jennifer Wilson (già interprete nel 2007); Fricka Daniela Denschlag; Gerhilde Bernadette Flaitz; Ortlinde Jacquelyn Wagner; Waltraute Pilar Vázquez; Schwertleite Maria Radner; Helmwige Eugenia Bethencourt; Siegrune Julia Rutigliano; Grimgerde Patrizia Scivoletto; Rossweisse Stefanie Iranyi.
L’opera in tre atti di Richard Wagner (autore sia del libretto che della musica), è fra le più note e amate anche dal grande pubblico che all’inizio del III atto riconosce la celebre ‘Cavalcata delle Valchirie’; «Con dolore, si è conclusa anche La Walkiria: è la cosa più bella che io abbia mai composto…» (Richard Wagner lettera ad Antonio Pusinelli - 28 aprile 1856). Al di là della grafia Valchiria o Walkiria (entrambe legittime), la commovente storia della Valchiria Brünnhilde, fra le guerriere preposte a proteggere il Walhalla, la prediletta del padre Wotan, che le chiuderà gli occhi e la renderà inacessibile, l’amore fra Siegmund e Sieglinde, fratelli ritrovati grazie ad un riconoscimento che si svolge secondo la più raffinata maieutica, il lungo dialogo del secondo atto fra Wotan e la moglie Fricka e Dea della legge, sulla gelosia, la fedeltà e le tangibili prove dell’infedeltà del marito, rendono la storia molto umana, avvincente, oltremodo commovente.

venerdì 11 gennaio 2013

Spostamento date "Die Walküre" di Wagner

Oggi il Comune di Firenze ha comunicato che martedì 15 gennaio sarà il primo giorno utile per il trasporto in discarica di tutto il materiale stoccato dalla bonifica dell’amianto della sala del Teatro Comunale.
Pertanto, per motivi di sicurezza, la Direzione del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino ha ritenuto necessario spostare le prime due recite dell’opera "Die Walküre" di Richard Wagner.
Il nuovo calendario delle rappresentazioni è il seguente: venerdì 18 gennaio, ore 19.00; domenica 20 gennaio, ore 15.30; martedì 22 gennaio, ore 19.00; giovedì 24 gennaio, ore 19.00.
I possessori dei tagliandi abbonamento e dei biglietti per la data di martedì 15 gennaio 2013 potranno mantenere il proprio posto per la prima di venerdì 18 gennaio, accedendo alla sala con il tagliando già in loro possesso, oppure scegliendo un altro posto, a seconda della disponibilità, per le repliche in programma, alla biglietteria del Teatro Comunale in orario di prevendita.
I possessori dei tagliandi abbonamento e dei biglietti per la data di giovedì 17 gennaio 2013 potranno mantenere il proprio posto per la replica di giovedì 24 gennaio 2013 accedendo alla sala con il tagliando già in loro possesso, oppure scegliendo un altro posto, a seconda della disponibilità, per le repliche del 20 o del 22 gennaio, alla biglietteria del Teatro Comunale in orario di prevendita.
I possessori dei tagliandi abbonamento e dei biglietti per domenica 20 e martedì 22 gennaio 2013 assisteranno regolarmente alla rappresentazione con il tagliando in loro possesso.
Il Teatro del Maggio, consapevole delle difficoltà, si scusa con il gentile pubblico per il disagio arrecato indipendentemente dalla propria volontà.

Lorenzo Fratini nuovo Maestro del Coro

Lorenzo Fratini è il nuovo Maestro del Coro del Maggio Musicale Fiorentino. “Non ancora quarantenne, Lorenzo Fratini è un giovane musicista con un importante curriculum”, afferma Francesca Colombo, Sovrintendente del Teatro del Maggio. “Con il Maestro Fratini ci impegneremo a mantenere l’eccellenza artistica del nostro Coro e ad aumentare le occasioni di “esportare” la sua qualità il più possibile in Toscana, in Italia e all’estero, dimostrandone la sua straordinaria capacità di affrontare repertori dal barocco alla musica contemporanea, sotto la bacchetta dei più importanti direttori”.
“È un grandissimo onore essere al Maggio Musicale Fiorentino, con un Coro di fama così rinomata”, commenta Fratini. “Ritengo sia un’importante risorsa, che merita d’essere sempre più impiegata sul territorio, al servizio dell’intera regione".

Lorenzo Fratini, nato a Prato nel 1973, è diplomato in composizione, composizione polifonica vocale, musica corale e direzione di coro, strumentazione per banda e clarinetto presso i Conservatori di Bologna, Ferrara, Firenze e Milano dove ha compiuto anche gli studi di canto e direzione d’orchestra.
Ha frequentato vari corsi di direzione d’orchestra tenuti da Gustav Kuhn, Gianluigi Gelmetti e Piero Bellugi e di direzione di coro con Roberto Gabbiani, Fabio Lombardo, Andrew Lawrence King e Diego Fasolis.
Ha tenuto vari concerti come direttore d’orchestra con l’Orchestra Regionale Toscana,  l’Orchestra della Radio di Bucarest, l’Orchestra del Teatro di Cluj–Napoca, l’Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza, l’Orchestra del Teatro “Verdi” di Trieste, l'Orchestra del Teatro Comunale di Bologna.
Ha inciso per la casa DIAPASON vari CD tra i quali uno con musiche di autori del Novecento in prima esecuzione assoluta, uno con musiche di Mozart ed uno con Die Schöpfung di Haydn.
Nel 2003 è stato invitato, unico docente italiano, al Festival Internazionale Europa Cantat a Barcellona dove ha tenuto un corso sui cori d’opera con concerto finale nel Gran Teatro del Liceu. Ha insegnato presso il Conservatorio “Verdi” di Milano, il Conservatorio “Tartini” di Trieste e l’Università di Siena. Alla Suntory Hall di Tokyo, ha curato la preparazione del coro per la messa in scena di Turandot, primo maestro di coro italiano a istruire un coro giapponese.
Dopo un breve periodo al Teatro Carlo Fenice di Genova, dal 2004 al 2010 è Maestro del Coro della Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste. Ha diretto, tra l’altro, Carmina Burana al Parco di Miramare, Ein Sommernachtstraum di Mendelssohn al Mittel Fest di Cividale nella versione integrale con la voce recitante di Moni Ovadia, Die Schöpfung di Haydn nella Stagione Sinfonica 2006, la Messa di Gloria di Puccini, Il paese dei campanelli, titolo inaugurale del Festival Internazionale dell’Operetta di Trieste del 2007, un concerto con musiche di autori d’opera italiani alla presenza del Presidente della Repubblica in visita a Trieste, le opere Madama Butterfly nella Stagione Lirica e Andrea Chénier presso il Sejong Art Center di Seoul.
Da gennaio 2011 al dicembre 2012 ha assunto la direzione del Coro del Teatro Comunale di Bologna, dove ha diretto l’Orchestra ed il Coro nel Peer Gynt di Grieg nella Stagione 2011 de “L’Altro Comunale” e Ein Sommernachtstraum di Mendelssohn per “Bologna Estate 2011”. Ha inoltre recentemente eseguito per il Bologna Festival, nella sezione Il Nuovo-L’Antico, un concerto con musiche di Coppini-Monteverdi, Marenzio, Palestrina, Pizzetti, uno con musiche di Bach e Schönberg e nella Stagione Sinfonica la versione con orchestra della Petite Messe Solennelle di Rossini.
È stato Maestro del Coro per due estati al Rossini Opera Festival, collaborando alla produzione del Mosè in Egitto vincitrice del Premio Abbiati. Ha lavorato con celebri direttori d’orchestra fra i quali si ricordano Daniel Oren, Lorin Maazel, Cristoph Eschenbach, Wayne Marshall, Nello Santi, Pinchas Steinberg, Roberto Abbado e Nicola Luisotti. Ha eseguito in prima assoluta, lavorando direttamente con gli autori, lavori di Fabio Vacchi, Giampaolo Coral, Randall Meyers, Tan Dun e Arvo Pärt. È stato invitato più volte come Maestro del Coro dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma.

venerdì 4 gennaio 2013

Il Sovrintendente Francesca Colombo scrive al pubblico del Maggio

Carissimo pubblico, 
è un momento molto difficile per il Maggio e credo che servano cifre e informazioni precise. Eccone alcune, che sono fortemente diverse da quelle che sono state pubblicate in questi giorni e sono convinta meritino la Vostra attenzione.
Innanzitutto non sono utili strumentalizzazioni e falsità personali. Non mi trovo in Sud Africa, e mi sto occupando quotidianamente del nostro Teatro, come è ovvio che sia. La fantasia di chi usa la denigrazione come strumento negoziale è sempre fervida, ma qualche volta è davvero sconfinata. Una seconda falsità che serve correggere riguarda i costi della Direzione del Maggio. Tutti i miei collaboratori ed io costiamo al Teatro circa 430.000 Euro in meno della gestione precedente. È un risparmio doveroso e necessario ottenuto anche rinunciando al mio premio di risultato previsto in contratto e con la decurtazione da me decisa nel novembre 2011 del 15% del mio stipendio base.
Con riferimento agli Sponsor, Vi fornisco i dati oggettivi dello studio effettuato dall'Università Bocconi nel 2012 e che rileva un incremento di oltre il 500% dei ricavi del Maggio Fiorentino da Sponsor, rispetto alla gestione precedente. I risultati di questa attività sono naturalmente passibili di ogni giudizio, ma il confronto con gli altri Teatri indica che il Maggio è capace di coinvolgere il settore del privato, pur in un momento di forte crisi.
Sulla situazione economica: i contributi pubblici sono in picchiata da anni e non sono più plausibili i "salvataggi a posteriori" di cui anche il Maggio ha beneficiato in passato. Il Maggio, come ogni altra istituzione culturale finanziata dalla collettività, non può più prescindere da questo e deve garantire ai suoi finanziatori correttezza e trasparenza di gestione. In questo quadro vanno inseriti la razionalizzazione di tutti i costi del Teatro e l'accordo sulla riduzione di personale, firmato assieme a Regione, Provincia Comune di Firenze, CGIL e CISL, che ha già portato 35 lavoratori a scegliere volontariamente di lasciare il Maggio contro adeguati benefici economici e che ora deve essere rispettato da tutte le parti che lo hanno approvato e siglato. Il prezzo delle strumentalizzazioni di queste ore è un'insostenibile ricrescita del debito del Maggio, che ho trovato al mio insediamento nel 2010 pari a oltre 30 milioni di Euro, con pericolo per la produzione artistica, per tutta l'organizzazione e per l'insieme di coloro che ci lavorano. Il Maggio non può crescere, né sopravvivere, senza un'organizzazione più efficiente e più concentrata sull'eccellenza artistica, con attenzione al pubblico fidelizzato e ai nuovi pubblici. In questo quadro, le professionalità di cui siamo costretti a privarci sono tutte e solo di carattere tecnico-amministrativo; alle dieci persone messe in mobilità abbiamo preventivamente presentato l'accordo e la soluzione che era stata sottoscritta e scelta volontariamente anche dai precedenti colleghi.
Un'ultima riflessione, contro un'ultima falsità: nell'acredine delle polemiche, si dimentica anche la realtà in crescita costante del Maggio Musicale di oggi. È un'istituzione straordinaria, con un'eccellenza artistica apprezzata nel mondo, frutto del lavoro di tutti, insieme con il Maestro Mehta. Numerose le tournée internazionali negli ultimi due anni: siamo stati nominati dal Presidente Napolitano Ambasciatori della Cultura italiana nel mondo. Anche a Firenze, abbiamo lavorato duramente per ottenere, senza costi aggiuntivi, l'incremento della produzione e dell'apertura del Teatro al pubblico con il 20% in più di opere, balletti, concerti e spettacoli per bambini; il rilancio di MaggioDanza, un Festival che è passato da 3 a 6 opere nello stesso periodo e con una stagione 2013 definita da tutti, dal Maestro Mehta al sindacato, bellissima. Questo lo riconoscono i nostri abbonati annuali che sono aumentati e anche il nostro pubblico che ci segue con fedeltà, anche se certamente con una capacità mutilata dai ritardi della nuova sala e dall'inagibilità della vecchia.
Tutti i numeri del Maggio sono a disposizione sui nostri bilanci che ho deciso di pubblicare sul nostro sito con il consuntivo 2012.
Sono a disposizione per un confronto pubblico su ogni aspetto della nostra difficile situazione e dell'esperienza artistica di cui essere sinceramente orgogliosi. Di certo, servirebbe a parlare maggiormente del merito delle questioni, rinunciando a rifugiarsi in polemiche fantasiose che purtroppo non recano alcun beneficio ai conti e ledono invece il prestigio e il futuro di questa eccezionale istituzione italiana.

Con stima,
Francesca Colombo