martedì 15 gennaio 2013

Torna "Die Walküre" della Fura dels Baus

Nell’anno che celebra il bicentenario dalla nascita di Richard Wagner (1813 - 2013), il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino inaugura la stagione 2013 con il secondo titolo del Der Ring des Nibelungen (L’anello del Nibelungo), Die Walküre, prima giornata dopo il prologo (l’Oro del Reno).
Rappresentata per la prima volta a Monaco di Baviera, per volontà di Ludwig II, il 26 giugno 1870, arrivò per la prima volta in Italia il 15 aprile 1883, al Teatro La Fenice di Venezia, mentre il debutto fiorentino si ebbe dopo trent’anni da quello veneziano il 22 marzo del 1913.
Al Teatro Comunale ritorna da venerdì 18 a giovedì 24 gennaio 2013 (a quasi un secolo dalla prima fiorentina), nel monumentale allestimento de La Fura dels Baus, con una regia piena di coups de théâtre, curata da Carlus Padrissa, già applaudita e apprezzata dalla critica e dal pubblico nel 2007, in co-produzione con il Palau de les Arts Reina Sofía di Valencia. Nel 2007 La Fura dels Baus vinse proprio il Premio Abbiati per le scene, i costumi ed i video.
Nella storia del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino Die Walküre appare per la settima volta (nel 1932 diretta da Vittorio Gui, nel 1938 diretta da Karl Eduard Maria Elmendorff; nel 1956 diretta da Herbert Charlier; nel 1963 diretta da Paul Strauss, nel 1979/ 1980 diretta da Zubin Mehta; nel 2007 diretta da Zubin Mehta).
In questa edizione Zubin Mehta ritorna sul podio dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, con un cast straordinario: Siegmund interpretato da Torsten Kerl e Erik Nelson Werner; Hunding Stephen Milling (già interprete nel 2007); Wotan Juha Uusitalo (già interprete nel 2007); Sieglinde Elena Pankratova; Brünnhilde Jennifer Wilson (già interprete nel 2007); Fricka Daniela Denschlag; Gerhilde Bernadette Flaitz; Ortlinde Jacquelyn Wagner; Waltraute Pilar Vázquez; Schwertleite Maria Radner; Helmwige Eugenia Bethencourt; Siegrune Julia Rutigliano; Grimgerde Patrizia Scivoletto; Rossweisse Stefanie Iranyi.
L’opera in tre atti di Richard Wagner (autore sia del libretto che della musica), è fra le più note e amate anche dal grande pubblico che all’inizio del III atto riconosce la celebre ‘Cavalcata delle Valchirie’; «Con dolore, si è conclusa anche La Walkiria: è la cosa più bella che io abbia mai composto…» (Richard Wagner lettera ad Antonio Pusinelli - 28 aprile 1856). Al di là della grafia Valchiria o Walkiria (entrambe legittime), la commovente storia della Valchiria Brünnhilde, fra le guerriere preposte a proteggere il Walhalla, la prediletta del padre Wotan, che le chiuderà gli occhi e la renderà inacessibile, l’amore fra Siegmund e Sieglinde, fratelli ritrovati grazie ad un riconoscimento che si svolge secondo la più raffinata maieutica, il lungo dialogo del secondo atto fra Wotan e la moglie Fricka e Dea della legge, sulla gelosia, la fedeltà e le tangibili prove dell’infedeltà del marito, rendono la storia molto umana, avvincente, oltremodo commovente.

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