venerdì 30 settembre 2011

A Zubin Mehta l'Echo Klassik 2011

Il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino è felice d’annunciare che il Maestro Zubin Mehta, Direttore Principale dal 1985, e dal 2006 Direttore Onorario a vita dell’Orchestra del Maggio Musicale, domenica 2 ottobre riceverà alla Konzerthaus di Berlino uno dei riconoscimenti più importanti assegnati dall’industria discografica tedesca: ECHO KLASSIK award for lifetime achievements.
La cerimonia, presentata da Thomas Gottschalk, avrà luogo il 2 ottobre alle ore 16.45, e verrà trasmessa in differita, alle ore 22.00, dall’emittente ZDF.
Sempre in Germania, a Bonn, lo scorso 11 settembre, in occasione del Beethovenfest 2011, il Maestro Mehta ha ricevuto il Premio William Furtwängler, “per la sua dedizione alla musica e agli eventi sociali”, così si è pronunciata Ilona Schmiel direttrice del Beethovenfest.
Questi prestigiosi riconoscimenti vanno ad aggiungersi ai numerosi già ricevuti in una lunghissima carriera, fra i quali vale la pena ricordare
- 3 aprile 1991: Grand’Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana;
- 2 maggio 1996: Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana;
- 1 Marzo 2011: una stella sul celebre boulevard di Hollywood, altresì noto come ‘Walk of Fame’ di Los Angeles.
Il Maestro Zubin Mehta rientrerà a Firenze il prossimo 3 ottobre, per dirigere giovedì 6 ottobre l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino insieme al celebre pianista Rudolf Buchbinder; successivamente, L'affare Makropulos di Leoš Janáček (25/27/30 ottobre e 2 novembre), con la regia di William Friedkin, ed ancora un concerto con Francesco Piemontesi al pianoforte sabato 29 ottobre, ed altri concerti il 3 e 4 novembre, prima di partire per l’ultima grande tournée del 2011, che porterà l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino in Svizzera ed Austria.

giovedì 29 settembre 2011

Bucci e de Candia: creazioni per MaggioDanza

Due nuove creazioni mondiali per MaggioDanza. Le stanno provando i coreografi Simona Bucci e Mauro de Candia. Si tratta di If Rebelltanz e di Spazio inverso che saranno presentate al Teatro Goldoni dal 14 al 19 ottobre in una serata dedicata a Franz Liszt.
Dice Simona Bucci della sua coreografia: "È uno sguardo su un frammento di vita di un gruppo di giovani, osservati in quello straordinario passaggio tra l’età dell’adolescenza e la maturità. Periodo questo così unico, così breve e intenso, così pieno di potenzialità, così furioso, incosciente, creativo e passionale che si incontra e si scontra con la realtà guidata dagli adulti. Le nature di questi giovani, diverse e uniche, si uniscono e si intrecciano e prendono forma in frangenti corali e in attimi di intima espressione. La musica di Liszt viene qui esplorata come fonte suggestiva ed evocativa  attraverso l’utilizzo di frammenti di partiture in seguito rielaborati elettronicamente, creando un panorama musicale dinamico ed espressivo all’interno dell’azione coreografica. Rebelltanz è un omaggio alla musica di Franz Liszt, liberamente ispirato al romanzo I ribelli di Sándor Márai".
Invece Mauro de Candia dichiara: "Intimo ed energico allo stesso tempo, Spazio inverso lascia in campo i danzatori, liberi in un complesso paesaggio dalle intrecciate costruzioni spaziali e dinamiche di tempo. Lo spazio della rappresentazione, apparentemente vuoto, permette al movimento, la luce e il suono di trasfigurare il pensiero coreografico per renderlo quasi palpabile. La danza, libera algebra del corpo, è tagliente ma anche poetica ed evanescente. Si ritorna così alla base, per riscoprire l’essenza stessa del movimento in un gioco introspettivo che ne illumina la bellezza del corpo umano. È a questo punto allora, che nuovi scenari si aprono: le fantasie della mente e del corpo prendono forma, riconsiderando quanto già acquisito per andare oltre, in un viaggio-metafora dell’intimo e della mente. Frammenti di psiche di un passato vicino e lontano riaffiorano dall’oscurità, per perdersi come l’illusione di un sogno nell’oscurità del buio".
Mercoledì 12 ottobre, alle ore 16, al Teatro Goldoni, il pubblico potrà assistere a una prova aperta e poi incontrare i due coreografi Simona Bucci e Mauro de Candia insieme al Direttore di MaggioDanza Francesco Ventriglia.

venerdì 23 settembre 2011

Due concerti alla Pergola per Settembre Musica

La collaborazione fra il Teatro e gli artisti del Maggio Musicale Fiorentino e gli Amici della Musica di Firenze si rinnova anche quest’anno, in un ininterrotto sodalizio che affonda le proprie radici nel lontano 1933, anno della fondazione del Maggio Musicale, a cui prese parte anche l’Associazione degli Amici della Musica di Firenze, che, nata nel 1920, aveva avuto modo di consolidare un’autorevole fama in ambito concertistico e musicale.
A quasi ottant’anni di distanza, le due istituzioni fiorentine continuano a collaborare. Saranno proprio gli artisti del Coro del Maggio Musicale, ed i giovani interpreti di Maggio Formazione, i protagonisti di due appuntamenti di “Settembre Musica”, la rassegna artisticamente curata da Francesco Ermini Polacci.
Il primo appuntamento è per sabato 24 settembre 2011, alle ore 21.00, al Teatro della Pergola: il Coro diretto da Piero Monti e accompagnato da Andrea Secchi all’organo e da Igor Polesitsky alla viola, eseguirà rari brani di Rossini, Verdi, Puccini, Pizzetti, Rota, Dallapiccola; sabato 1 ottobre, sempre alle ore 21.00, l’Ensemble Barocco di Maggio Formazione, diretto da Federico Bardazzi, eseguirà il Vespro della Beata Vergine di Monteverdi.
Si tratta di due appuntamenti imperdibili, per i quali agli abbonati del Maggio viene data l’opportunità di acquistare il biglietto a € 7.

giovedì 22 settembre 2011

Il Maggio per Teatri Aperti

Quattro sono gli appuntamenti che il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino ha voluto offrire in occasione della due-giorni di Teatri Aperti (24 e 25 settembre).
La mattina di sabato 24 settembre, alle ore 10.00, con ultima visita alle ore 12.00, i Laboratori di scenografia aprono le porte a tutti coloro che desiderano osservare i mestieri e le attività che permettono di costruire allestimenti scenici complessi, moderni, divertenti, secondo tradizioni secolari: fondali, ingranaggi, statue e colonne, architetture monumentali ed oggetti di scena.
Domenica 25 settembre ad aprire le porte è invece il Teatro Comunale, che offre l’opportunità di visitare il back-stage, il palcoscenico e quei luoghi non abitualmente visibili al pubblico; dopo la visita verrà aperta una prova del concerto che il direttore e pianista Wayne Marshall terrà con il Coro e l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino i prossimi 28 e 29 settembre.
Si tratta di una sessione di lavoro che permetterà a chi interverrà di assistere al minuzioso lavoro che un direttore normalmente svolge con l’orchestra, ore di prove e di studio per raggiungere la perfetta sintonia la sera del concerto.
A seguire, alle 11.30, chi lo desidererà potrà assistere ad una lezione del Corpo di Ballo in Sala Ballo; anche in questo caso è una sessione di lavoro, un’ora di lezione in cui il Corpo di Ballo si allena e prova diverse figure e passi, ora alla sbarra ora allo specchio, alla ricerca della perfezione.
Il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino è felice di prendere parte anche quest’anno all’iniziativa di Teatri Aperti e di offrire a chi interverrà momenti diversi, afferenti a sfere diverse della complessa macchina teatrale.
Dato che in molti spazi potrà accedere solo un numero ridotto di visitatori, è preferibile prenotare, scrivendo un’email a: scuola@maggiofiorentino.com

Firenze, Laboratori di scenografia
Piazza Cascine, 8
Sabato 24 settembre 2011, ore 10.00 e ore 12.00

Firenze, Teatro Comunale
Via Solferino, 15
Domenica 25 settembre 2011, ore 9.30

Firenze, Teatro Comunale
Corso Italia, 16
Domenica 25 settembre 2011, ore 10.30

Firenze, Teatro Comunale
Corso Italia, 16
Domenica 25 settembre 2011, ore 11.30
 

mercoledì 21 settembre 2011

Il Maggio per i giovani e l'Università!

Il Maggio ripercorre l’iniziativa sperimentata già nell’autunno del 2010, con un evento che registrò il tutto esaurito, dedicando il primo concerto autunnale ai giovani e agli studenti universitari.
Anche quest’anno dunque un evento dedicato a loro con ingresso a soli € 5.
Il Teatro ribadisce in questo modo la sintonia d’intenti con diverse istituzioni fiorentine e rinnova il desiderio di collaborare con queste, fra tutte l’Università degli Studi di Firenze.
“Il Teatro del Maggio continua la propria stagione, dopo la pausa estiva, con l’energia dei giovani!", afferma il Sovritendente del Teatro del Maggio Francesca Colombo.
"Con grande gioia rinnovo l’iniziativa avviata all’inizio del mio mandato, che registrò allora il tutto esaurito e che vide il primo concerto dopo la pausa estiva dedicato agli studenti universitari e ai giovani under 26: un pubblico cui il Maggio Musicale Fiorentino dedica molta attenzione con iniziative mirate, appuntamenti, aggiornamenti e spazio sui social network e prezzi e pacchetti creati su misura. Per esempio in quest’occasione il biglietto per loro è a soli € 5.
Anche il programma del concerto è pensato per i giovani: il 28 ed il 29 settembre l’energia di Leonard Bernstein, di George Gershwin e della musica metropolitana ispirata a New York, eseguita dall’Orchestra e dal Coro del Maggio Musicale Fiorentino, guidati dal direttore e pianista Wayne Marshall, saprà contagiare, coinvolgere e catturare gli studenti fiorentini, in un continuo e vitale scambio di energia e di entusiasmo.”
E Carlo Sorrentino, delegato alla comunicazione dell'Università degli Studi di Firenze, sottolinea: “Durante il periodo dell’Università, per il proprio percorso di formazione è importante coniugare l’impegno nello studio e la possibilità di vivere esperienze significative in ambiti diversi.
Grazie alla collaborazione con il Teatro del Maggio Musicale gli studenti dell'ateneo possono apprezzare concretamente i vantaggi e le opportunità culturali che una città come Firenze offre”.
Con l'Orchestra e il Coro del Maggio Musicale Fiorentino Wayne Marshall eseguirà il Concerto in fa per pianoforte e orchestra di George Gershwin, i Chichester Psalms e l'Ouverture e Suite da Candide di Leonard Bernstein.
Ricordiamo che la prova generale del 28 mattina è aperta alle scuole, in una giornata, che da mattina a sera è dedicata ai giovani di qualsiasi età o classe.
Per entrambi gli spettacoli, per gli studenti universitari muniti di libretto universitario, titolari MaggioCard e Carta Giò, biglietti a € 5.
Per gli adulti biglietti da € 20 a € 40.

venerdì 16 settembre 2011

Il Maggio inaugura Anima Mundi a Pisa

Si inaugura il 17 settembre 2011 la Rassegna Internazionale di Musica Sacra Anima Mundi. Undicesima edizione per la rassegna pisana che accoglie il suo pubblico nella Cattedrale e nel Camposanto monumentale. Spazi sacri dove la musica  moltiplica il suo potere di generare emozioni condivise, consentendo alle persone di stare bene insieme, in pace, offrendo una condizione privilegiata che pervade lo spirito e la sensibilità di chi suona e di chi ascolta. Una così particolare empatia tra architettura e suono ha da subito coinvolto ed entusiasmato sir John Eliot Gardiner, dal 2006 direttore artistico della rassegna.
Premio Abbiati 2006 della critica italiana, Anima Mundi è organizzata dall’Opera della Primaziale Pisana, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato, dal Comune e dalla Provincia di Pisa, con il sostegno di Società Cattolica di Assicurazione, Fondazione Cattolica di Assicurazione e di Gi Group S.p.A. Anche quest’anno l’ingresso ai concerti è gratuito. La distribuzione dei tagliandi di ingresso per il primo concerto inizierà il 14 settembre dalle 16 alle 19 e proseguirà, salvo esaurimento posti, negli orari di apertura (dal lunedì al sabato dalle 10 alle 13, il lunedì, il mercoledì e il venerdì anche dalle 16 alle 19) solo presso la segreteria all’Auditorium dell’Opera della Primaziale Pisana, piazza Arcivescovado 11.
Il concerto che apre l’edizione 2011 di Anima Mundi, è affidato all’Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino, con la direzione di Christopher Hogwood. Ospite d’eccezione, per la prima volta ad Anima Mundi, Hogwood, definito il “Karajan della musica antica”, è uno dei maggiori esponenti del movimento di musica antica storicamente approfondita. Applica rigore e maestria al suo lavoro cercando di scoprire e ricreare le intenzioni del compositore da un punto di vita sia musicologo che interpretativo. Quattro giovani emergenti, le voci soliste: Roberta Mameli soprano, Milena Storti contralto, Antonio Lozano tenore, Andrea Mastroni basso.
Saranno eseguite due opere nate negli ultimi mesi della vita di Mozart, quando il suo genio di artista – forse spinto dall’ansia, dall’intuizione della fine – riesce a consegnare capolavori in ogni genere musicale. Opere, cantate, concerti, musica da camera: più si avvicina l’esito della sua breve vita, più il dominio delle tecniche compositive incontra la perfetta sintesi espressiva e poetica.
Il mottetto Ave Verum Corpus viene composto nel giugno 1791. È un lavoro breve, di sole 46 battute. La brevità della durata, il carattere così intimo e raccolto, sommesso dell’andamento delle voci e dell’accompagnamento degli strumenti ad arco, dilatano ancor più, per contrasto, la solennità dell’opera. Un tono dolente e contenuto, come stupito di fronte al mistero di quel “verum corpus”, perforato, crocifisso, esanime, destinato a trasfigurarsi. Nessun grido, nessuna manifestazione esteriore, di dolore o di speranza, nessuna esteriorizzazione drammatica, mai una tinta violenta, accesa, ma un passo uniforme di contemplazione. Ogni artificio di scrittura si stempera nella naturalezza di un canto pacificato, che procede per piccoli slittamenti, lontano dal registro più acuto o più grave, concedendosi, poco prima della fine, la libertà del vocalizzo più lungo sulla vocale “o” della frase conclusiva – in mortis esanime - come a voler trattenere, rimandare quell’esito. Anche in questo caso, nessuna esibizione: ancora, invece, lo stupore di un canto che, se potesse, si farebbe muto di rispetto.
La Messa da Requiem K 626, ultimo numero del catalogo mozartiano è lasciata incompiuta. Mozart non riesce a terminare il lavoro perché, negli ultimi mesi della sua breve vita, è molto occupato con la scrittura di due opere, Il flauto magico e La clemenza di Tito, e perché malato. Quando muore, la vedova Constanze, che si trova in condizioni economiche preoccupanti, prega un allievo del marito, Franz Xaver Süssmayr (1766-1803), di completare il lavoro e di consegnarlo all’emissario del conte Walsegg, per poter incassare la seconda metà del compenso pattuito. Naturalmente, al conte viene fatto credere che tutto il Requiem è opera di Mozart.
La versione prescelta questa sera è quella cosiddetta “originale”, con la firma autografa di Mozart contraffatta, in modo davvero mirabile, da Süssmayr: austriaco, allievo di Mozart, aveva allora venticinque anni e comprese perfettamente l’urgenza di rispettare i tempi della consegna per permettere a Costanze di riscuotere quanto dovuto. Ulteriori studi accertano che a sua volta, in quei giorni concitati, in alcuni passaggi dell’opera, intervennero mani di altri allievi.
A guardare il manoscritto di Mozart, risulta che solo la prima sezione dell’opera, il Requiem aeternam, offre indicazioni precise sull’organico e realizza un’orchestrazione completa. Indicando già la strada: la presenza, assieme, del cantus firmus - una linea vocale che non conosce particolari mutazioni ritmiche - e del contrappunto rivelano quanto, in particolare negli ultimi anni di vita, lo studio della musica che allora veniva ritenuta del passato, antica, fosse per Mozart, che aveva studiato e amato le opere di Bach e di Haendel, fonte di ispirazione. E nel corso dell’opera, la presenza di passaggi fugati ribadisce questo carattere solenne. Ma Mozart è stato anche un formidabile compositore per il teatro, e la forza espressiva di alcuni momenti presenta un carattere di potente teatralità. Alla solennità liturgica e alla teatralità, si unisce un terzo pilastro: l’intimità, quella stessa dolcissima forza che già abbiamo ascoltato nell’Ave verum iniziale.
Al di là di quelli che uno studioso mozartiano come Bernhard Paumgartner, riferendosi agli interventi di Süssmayr, giudicò “innegabili debolezze artigianali”, il Requiem incompiuto-compiuto rimane il lavoro ultimo di un artista che molti tesori ancora ci avrebbe donato. La sua toccante testimonianza estrema.
La rassegna prosegue fino all’11 ottobre. Sir John Eliot Gardiner e i complessi da lui fondati – English Baroque Soloists, Monteverdi Choir e Orchestre Révolutionnaire et Romantique – propongono musiche che spaziano da Heinrich Ignaz Biber, un grande violinista e compositore di fine Seicento, a Bach, nel concerto del 28 settembre, a Brahms, Bruckner, Stravinskij, in quello dell’11 ottobre. Quattro secoli di musica, cinque sguardi diversi rivolti allo stesso orizzonte, allo stesso Mistero, quello che divide e unisce la vita alla morte. Come nella Messa in si minore di Bach, in programma il 4 ottobre, affidata a Sigiswald Kuijken alla testa della 18th Ambronay European Baroque Academy.
Il tempo barocco vive nel concerto in programma per il 24 settembre nel Camposanto monumentale, riservato alla musica vocale di Arcangelo Corelli, compositore che come pochi ha saputo restituire, anche nella sua musica sacra, il senso dello stupore e della meraviglia nell’interpretazione del rinomato ensemble La Risonanza diretta da Fabio Bonizzoni.
L’omaggio al secondo centenario della nascita di Franz Liszt è ospitato, il 20 settembre, nel Camposanto monumentale, dove il compositore visse intensi momenti di meditazione religiosa. In programma, un recital di Alice Sara Ott nel quale celebri pagine pianistiche vengono affiancate da brani di ispirazione mistica.
Prosegue il Concorso di composizione di musica sacra, nel solco di una tradizione secolare, che va mantenuta viva. Mai le partiture sono state così numerose quanto quelle inviate per l’edizione 2011, segno evidente del successo dell’iniziativa. Il brano vincitore della IV edizione, il De profundis (salmo 129) del Maestro Davide Fensi (San Giovanni Valdarno, Arezzo, 1975), sarà eseguito in Cattedrale il 30 settembre come parte integrante della produzione inedita di teatro musicale creata per l’occasione in collaborazione con l’Istituto del Dramma popolare di San Miniato su testi di Elena Bono e la partecipazione del Coro Musicanova di Roma diretto dal M° Fabrizio Barchi.

Info: www.opapisa.it

giovedì 15 settembre 2011

Zubin Mehta riceve il Premio Furtwängler

Lo scorso 11 settembre a Bonn, in occasione del Beethovenfest 2011, il Maestro Zubin Mehta ha ricevuto il premio William Furtwängler “per la sua dedizione alla musica e agli eventi sociali”, così si è pronunciata Ilona Schmiel direttrice del Beethovenfest.
La data del premio non è casuale, 11 settembre 2011.

lunedì 12 settembre 2011

W Verdi! In 9000 per i 150 anni dell'Unità

Martedì 13 settembre 2011, alle ore 21.00, quinto e penultimo appuntamento fuori sede per i complessi artistici del Maggio Musicale Fiorentino, in trasferta a Torino, in occasione di MITO Settembre Musica.
Sotto la guida di Roberto Abbado e Piero Monti eseguiranno preludi, sinfonie e cori da opere di Giuseppe Verdi, in un concerto ideato per ricordare i 150 anni dell’Unità d’Italia.
La sede, il magnifico Palasport Olimpico Isozaki (inaugurato nel 2005), potrà accogliere 9000 spettatori, ai quali è stata fornita l’opportunità d’assistere all’evento a prezzi contenuti (€5 e €10, oppure €12 o €15 qualora si voglia effettuare una donazione a favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro - Candiolo, che celebra i primi 25 anni di attività).
La musica del genio di Busseto (1813 - 1901), che durante il Risorgimento infervorò gli animi di coloro che combatterono per unire l’Italia, riacquisterà domani una nuova dimensione popolare.
Dieci i titoli verdiani ai quali il programma ha attinto - da Nabucco del 1842 a Don Carlo del 1867 -, capolavori che vennero composti nei venticinque anni più significativi del XIX secolo, e che seppero entusiasmare gli Italiani durante gli avvenimenti più importanti di quel periodo.
Il prossimo appuntamento vedrà nuovamente il Coro e l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino uniti a Pisa, il prossimo 17 settembre, diretti da Christopher Hogwood, ad inaugurare l’edizione 2011 della rassegna internazionale di musica sacra Anima Mundi, presso il Duomo di Santa Maria Assunta, con il Requiem in re minore K 626 per soli, coro e orchestra, di Wolfgang Amadeus Mozart, seguito dall’Ave Verum in re maggiore K 618 per coro, archi e organo, sempre di Mozart, accanto al soprano Roberta Mameli, al contralto Milena Storti, al tenore Antonio Lozano, al basso Andrea Mastroni.

martedì 6 settembre 2011

Ciao, Salvatore! Il Maggio saluta Licitra

“Sono tramortita per la tragica scomparsa di Salvatore Licitra, una perdita incolmabile per tutti noi.
L’ho incontrato la prima volta nel 2000, al Teatro alla Scala per Il Trovatore che inaugurava il 7 dicembre la stagione, con la direzione di Riccardo Muti.
Pochi mesi fa con Zubin Mehta abbiamo applaudito il suo Don Alvaro al Comunale di Firenze.
Grande artista, amico caro ed indimenticabile.
Ci mancherà il suo humour e quella simpatia umana che avvolgeva e travolgeva.”
Francesca Colombo
Sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino


“Ho un ricordo splendido di Salvatore Licitra, ero felice quando mi capitava l’opportunità di lavorare con lui.
Con me debuttò la prima Forza del destino allo Staatsoper di Vienna ed insieme abbiamo lavorato spesso, anche in Israele e l’autunno scorso a Firenze.
Sarebbe dovuto venire con noi a Tokyo, durante l’ultima tournée, ma in quei giorni il contratto che Licitra aveva con il Met di New York lo impedì. Mi piaceva lavorare con lui, per l’intelligenza musicale, la bella voce, un’educazione musicale ideale, fonte di gioia per ogni direttore d’orchestra.
Mi mancherà molto anche come persona, dopo tanti anni eravamo diventati amici.”
Zubin Mehta
Direttore Principale del Maggio Musicale Fiorentino


Firenze ed il Maggio Musicale Fiorentino lo ricordano in due recenti produzioni al Teatro Comunale: nella Forza del Destino di Giuseppe Verdi, diretto da Zubin Mehta e nei Pagliacci di Ruggero Leoncavallo per la memorabile regia di Franco Zeffirelli.
Come per i protagonisti e gli eroi di entrambi i melodrammi, le sue gesta e la sua vita sono già entrate nella leggenda; come avviene nella finzione, ed in tanti ruoli interpretati in palcoscenico, una fine tragica, ed inaspettata, lo ha sorpreso nel fiore degli anni e della carriera.