Venerdì 18 febbraio 2011, ore 20.30, andrà in scena la prima rappresentazione del secondo titolo operistico in cartellone per la stagione 2011: Manon Lescaut di Giacomo Puccini.
Dal 1948 ad oggi, è la settima volta che il terzo melodramma pucciniano viene eseguito dall’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino al Teatro Comunale.
Se nel 1948 il podio toccò all’allora settantenne Tullio Serafin (1878-1968), in questa produzione, maestro concertatore e direttore è Bruno Bartoletti, testimone di quella Manon Lescaut, in qualità, nel 1948, di Maestro sostituto al Teatro Comunale.
Atteso dall’affezionato pubblico del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino è il ritorno di Bruno Bartoletti, cittadino onorario di Firenze, già Direttore Stabile dell'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, e successivamente Direttore Artistico (dal 1985 al 1991). A Firenze Bruno Bartoletti ha legato il suo nome alla storia del Teatro Comunale e del suo Festival, basti citare due memorabili edizioni del Wozzeck di Alban Berg (nel 1964 per la regia di Virginio Puecher e nel 1979 per la regia di Liliana Cavani) ed ancora l’esecuzione di Lulu sempre di Berg, de L'amore delle tre melarance e de L'angelo di fuoco di Prokof’ev, de Il naso di Šostakovič, oltre alle prime italiane del Re cervo di Hans Werner Henze, al Festival del Maggio Musicale del 1976, e di Opera di Luciano Berio l'anno successivo (1977).
Nel ricordare le grandi bacchette, che hanno diretto l’opera pucciniana, dall’epistolario di Giacomo Puccini citiamo alcune righe inviate ad Arturo Toscanini, all’indomani di una ripresa di Manon Lescaut:
Giacomo Puccini ad Arturo Toscanini
Milano, 2 febbraio 1923
Caro Arturo,
tu mi hai dato la più grande soddisfazione della mia vita, la Manon nella tua interpretazione è al di sopra di quanto io pensai a quei tempi lontani. Tu hai reso questa mia musica con una poesia, con una “souplesse” e una passionalità irraggiungibili.
Proprio ho sentito iersera tutta l’anima tua grande e l’amore per il tuo vecchio amico e compagno nelle prime armi. Io sono felice perché tu hai sopra tutti saputo comprendere tutto il mio spirito giovane e appassionato di trent’anni fa! Grazie dal profondo del mio cuore! [...]
In Carteggi pucciniani, a cura di Eugenio Gara, Ricordi, Milano 1958.
La prima assoluta dell’opera (ispirata al celebre romanzo francese Storia del cavaliere Des Grieux e di Manon Lescaut, pubblicato da Antoine François Prévost nel 1731) andò in scena il 1° di febbraio del 1893, al Teatro Regio di Torino.
A differenza di altre opere pucciniane, Manon Lescaut ottenne immediatamente il favore della critica e del pubblico, con un consenso che da allora continua imperituro.
L’allestimento è quello della Lyric Opera Chicago, per la regia di Olivier Tambosi, scene e costumi di Frank Philipp Schlössmann.
Si tratta del debutto italiano di Olivier Tambosi, che a Firenze ripropone l’allestimento che andò in scena a Chicago nel 2005.
Si alternano nel ruolo della protagonista Manon Adina Nitescu e Michele Capalbo (22 febbraio), Lescaut è Roberto de Candia, Il Cavaliere des Grieux Walter Fraccaro e Francesco Anile (22 febbraio), Geronte de Ravoir Danilo Rigosa, Edmondo Andrea Giovannini, l’oste Giovanni Bellavia, il maestro di ballo Stefano Consolini, un musico Tiziana Tramonti, il Sergente degli arcieri Giovanni Bellavia, un lampionaio Bruno Lazzaretti, un comandante di marina Lisandro Guinis.
Dal 1948 ad oggi, è la settima volta che il terzo melodramma pucciniano viene eseguito dall’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino al Teatro Comunale.
Se nel 1948 il podio toccò all’allora settantenne Tullio Serafin (1878-1968), in questa produzione, maestro concertatore e direttore è Bruno Bartoletti, testimone di quella Manon Lescaut, in qualità, nel 1948, di Maestro sostituto al Teatro Comunale.
Atteso dall’affezionato pubblico del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino è il ritorno di Bruno Bartoletti, cittadino onorario di Firenze, già Direttore Stabile dell'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, e successivamente Direttore Artistico (dal 1985 al 1991). A Firenze Bruno Bartoletti ha legato il suo nome alla storia del Teatro Comunale e del suo Festival, basti citare due memorabili edizioni del Wozzeck di Alban Berg (nel 1964 per la regia di Virginio Puecher e nel 1979 per la regia di Liliana Cavani) ed ancora l’esecuzione di Lulu sempre di Berg, de L'amore delle tre melarance e de L'angelo di fuoco di Prokof’ev, de Il naso di Šostakovič, oltre alle prime italiane del Re cervo di Hans Werner Henze, al Festival del Maggio Musicale del 1976, e di Opera di Luciano Berio l'anno successivo (1977).
Nel ricordare le grandi bacchette, che hanno diretto l’opera pucciniana, dall’epistolario di Giacomo Puccini citiamo alcune righe inviate ad Arturo Toscanini, all’indomani di una ripresa di Manon Lescaut:
Giacomo Puccini ad Arturo Toscanini
Milano, 2 febbraio 1923
Caro Arturo,
tu mi hai dato la più grande soddisfazione della mia vita, la Manon nella tua interpretazione è al di sopra di quanto io pensai a quei tempi lontani. Tu hai reso questa mia musica con una poesia, con una “souplesse” e una passionalità irraggiungibili.
Proprio ho sentito iersera tutta l’anima tua grande e l’amore per il tuo vecchio amico e compagno nelle prime armi. Io sono felice perché tu hai sopra tutti saputo comprendere tutto il mio spirito giovane e appassionato di trent’anni fa! Grazie dal profondo del mio cuore! [...]
In Carteggi pucciniani, a cura di Eugenio Gara, Ricordi, Milano 1958.
La prima assoluta dell’opera (ispirata al celebre romanzo francese Storia del cavaliere Des Grieux e di Manon Lescaut, pubblicato da Antoine François Prévost nel 1731) andò in scena il 1° di febbraio del 1893, al Teatro Regio di Torino.
A differenza di altre opere pucciniane, Manon Lescaut ottenne immediatamente il favore della critica e del pubblico, con un consenso che da allora continua imperituro.
L’allestimento è quello della Lyric Opera Chicago, per la regia di Olivier Tambosi, scene e costumi di Frank Philipp Schlössmann.
Si tratta del debutto italiano di Olivier Tambosi, che a Firenze ripropone l’allestimento che andò in scena a Chicago nel 2005.
Si alternano nel ruolo della protagonista Manon Adina Nitescu e Michele Capalbo (22 febbraio), Lescaut è Roberto de Candia, Il Cavaliere des Grieux Walter Fraccaro e Francesco Anile (22 febbraio), Geronte de Ravoir Danilo Rigosa, Edmondo Andrea Giovannini, l’oste Giovanni Bellavia, il maestro di ballo Stefano Consolini, un musico Tiziana Tramonti, il Sergente degli arcieri Giovanni Bellavia, un lampionaio Bruno Lazzaretti, un comandante di marina Lisandro Guinis.
Si ricorda che la sera del 18 febbraio l’opera verrà trasmessa in diretta radiofonica da RAI Radio 3.
2 commenti:
I wish you all the best.
Congratulations!
Grande spettacolo,grande orchestra,immenso il Maestro Bartoletti!
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