Giovedì 28 marzo 2013, ore 20.30, presso l’Auditorium Santo Stefano al Ponte di Firenze, il Coro del Maggio Musicale Fiorentino, diretto da Lorenzo Fratini, offre, in occasione del concerto di Pasqua, la rara possibilità di ascoltare il raffinato capolavoro di Antonín Dvořák (1841-1904), nella stesura iniziale per pianoforte, coro e soli: Stabat Mater, op. 58 (inizialmente op. 28), prima opera a carattere religioso, che il compositore boemo iniziò a meditare mentre era organista nella chiesa di S. Adalberto a Praga, a seguito della morte della figlia Josefa, avvenuta nell’estate del 1875.
Lo Stabat Mater venne orchestrato solo in seguito (1877), nei mesi che seguirono e videro crescere il dolore straziante di un padre per la perdita di altri due figli (la figlia Ruzen ed il primogenito Otakar).
La composizione, che venne eseguita per la prima volta a Praga soltanto il 23 dicembre del 1880, racchiude il sigillo lirico ed estremamente maestoso, proprio dello stilo di Dvořák, che descrive il dolore con arcate musicali di grande respiro. L’opera, aderente al testo di Jacopone da Todi, risente della tradizione folklorica ceca e della tensione e degli ideali romantici della musica tedesca (da Brahms a Wagner), fonti per Dvořák di ispirazione continua. I solisti Sarina Rausa (soprano), Nadia Sturlese (mezzosoprano), Carlo Messeri (tenore), Pietro Simone (basso) appartengono al Coro del Maggio Musicale Fiorentino. Al pianoforte Andrea Secchi.
Lo Stabat Mater venne orchestrato solo in seguito (1877), nei mesi che seguirono e videro crescere il dolore straziante di un padre per la perdita di altri due figli (la figlia Ruzen ed il primogenito Otakar).
La composizione, che venne eseguita per la prima volta a Praga soltanto il 23 dicembre del 1880, racchiude il sigillo lirico ed estremamente maestoso, proprio dello stilo di Dvořák, che descrive il dolore con arcate musicali di grande respiro. L’opera, aderente al testo di Jacopone da Todi, risente della tradizione folklorica ceca e della tensione e degli ideali romantici della musica tedesca (da Brahms a Wagner), fonti per Dvořák di ispirazione continua. I solisti Sarina Rausa (soprano), Nadia Sturlese (mezzosoprano), Carlo Messeri (tenore), Pietro Simone (basso) appartengono al Coro del Maggio Musicale Fiorentino. Al pianoforte Andrea Secchi.
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