Le Parti si sono incontrate oggi, 27 giugno 2013 alle ore 13.00, per la quarta volta nel giro di poche settimane, per valutare il contenuto del documento presentato dalle OO.SS SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL che è stato recentemente definito a mezzo stampa “piano di rilancio alternativo alla liquidazione“ e che ipotizzerebbe un risparmio dei costi del personale di circa 3 milioni di euro.
Va anzitutto precisato che, sebbene il Commissario Straordinario in occasione dei precedenti incontri abbia ripetutamente chiesto alla Parte Sindacale l’invio di proposte unitarie rappresentative delle diverse componenti che operano nel Teatro (artistiche, tecniche e amministrative), è stata presentata anche in questa circostanza una proposta che non può essere considerata unitaria: infatti, la Fials, che come le altre tre OO.SS è firmataria del CCNL, non l’ha condivisa, prendendone pubblicamente le distanze perché ritenuta, nel merito, sostanzialmente inadeguata.
Quanto al documento pervenuto dai Sindacati Confederali, il Commissario ha preso atto che le supposte soluzioni non sono idonee, nella sostanza, al raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Infatti trattasi di proposte non adeguate a fronteggiare la crisi in atto, per diversi motivi:
a) si ipotizzano interventi che presuppongono accordi individuali/liberatorie personali tra lavoratori e azienda che non rientrano nella disponibilità del Sindacato, sia che si tratti di rinuncia a elementi della retribuzione, sia che si tratti di demansionamento, di trasformazione del rapporto di lavoro in contratto part time e/o a tempo determinato;
b) si propongono soluzioni che necessitano di risorse economiche aggiuntive non disponibili: quali le incentivazioni all’esodo, i prepensionamenti, il ricorso all’istituto di cui all’art.4 L.92/2012;
c) si propone l’attuazione dei contratti di solidarietà, misura di per sé utilizzabile per affrontare situazioni di crisi temporanee e applicabili, peraltro, fino ad un massimo di 24 mesi.
Si tratta quindi, nell’insieme, di proposte che non hanno carattere di interventi strutturali aventi decorrenza certa.
Le ragioni dell’inefficacia della proposta sindacale, come sopra riassunta nei suoi punti principali, sono state illustrate ai Rappresentanti dei lavoratori nel corso dell’incontro odierno. Incontro che, vale la pena ricordare, ha avuto luogo con lo scopo di verificare ogni possibile proposta alternativa a quella del Commissario.
Anche a seguito di questo ulteriore incontro, restano immutate le posizioni delle OO.SS e del Commissario.
Pertanto quella avanzata dal Commissario rimane l’unica soluzione in grado di scongiurare la chiusura del Teatro, ed anzi assicurarne il rilancio.
Il Commissario Straordinario
Francesco Bianchi
Va anzitutto precisato che, sebbene il Commissario Straordinario in occasione dei precedenti incontri abbia ripetutamente chiesto alla Parte Sindacale l’invio di proposte unitarie rappresentative delle diverse componenti che operano nel Teatro (artistiche, tecniche e amministrative), è stata presentata anche in questa circostanza una proposta che non può essere considerata unitaria: infatti, la Fials, che come le altre tre OO.SS è firmataria del CCNL, non l’ha condivisa, prendendone pubblicamente le distanze perché ritenuta, nel merito, sostanzialmente inadeguata.
Quanto al documento pervenuto dai Sindacati Confederali, il Commissario ha preso atto che le supposte soluzioni non sono idonee, nella sostanza, al raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Infatti trattasi di proposte non adeguate a fronteggiare la crisi in atto, per diversi motivi:
a) si ipotizzano interventi che presuppongono accordi individuali/liberatorie personali tra lavoratori e azienda che non rientrano nella disponibilità del Sindacato, sia che si tratti di rinuncia a elementi della retribuzione, sia che si tratti di demansionamento, di trasformazione del rapporto di lavoro in contratto part time e/o a tempo determinato;
b) si propongono soluzioni che necessitano di risorse economiche aggiuntive non disponibili: quali le incentivazioni all’esodo, i prepensionamenti, il ricorso all’istituto di cui all’art.4 L.92/2012;
c) si propone l’attuazione dei contratti di solidarietà, misura di per sé utilizzabile per affrontare situazioni di crisi temporanee e applicabili, peraltro, fino ad un massimo di 24 mesi.
Si tratta quindi, nell’insieme, di proposte che non hanno carattere di interventi strutturali aventi decorrenza certa.
Le ragioni dell’inefficacia della proposta sindacale, come sopra riassunta nei suoi punti principali, sono state illustrate ai Rappresentanti dei lavoratori nel corso dell’incontro odierno. Incontro che, vale la pena ricordare, ha avuto luogo con lo scopo di verificare ogni possibile proposta alternativa a quella del Commissario.
Anche a seguito di questo ulteriore incontro, restano immutate le posizioni delle OO.SS e del Commissario.
Pertanto quella avanzata dal Commissario rimane l’unica soluzione in grado di scongiurare la chiusura del Teatro, ed anzi assicurarne il rilancio.
Il Commissario Straordinario
Francesco Bianchi
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