martedì 22 giugno 2010

La scomparsa di Francesco Orlando

È scomparso improvvisamente questa notte nella sua abitazione di Pisa Francesco Orlando. Al Teatro del Maggio lo studioso palermitano era legato da una collaborazione che negli ultimi anni si era sviluppata attraverso ripetute presenze per apprezzatissime conferenze introduttive agli spettacoli del Festival (memorabili le sue "guide all'ascolto" del Ring di Richard Wagner, compositore da lui venerato), interventi a convegni (l'ultimo il 29 aprile scorso, a conclusione del convegno internazionale su Richard Strauss e Die Frau ohne Schatten) e saggi sui programmi di sala.
Francesco Orlando era nato a Palermo il 2 luglio 1934. Dopo aver intrapreso studi giuridici, si era formato intellettualmente nel gruppo di giovani raccolto intorno a Giuseppe Tomasi di Lampedusa, il quale, a partire dal 1953, lo aveva invitato alle lezioni di letteratura inglese e francese che teneva nella sua abitazione. In quei giorni nacque la sua amicizia con Gioacchino Lanza Tomasi. Ed è proprio in casa Lampedusa che Orlando ebbe il suo primo contatto con la psicanalisi grazie alla moglie di questi, Alessandra Wolff-Stomersee, analista di scuola freudiana, contatto che risultò decisivo per tutta la sua ricerca successiva. Gli anni trascorsi accanto alla figura di Lampedusa segnarono profondamente anche la sua esperienza biografica, tanto che nel 1963 Orlando affidò alle stampe un suo Ricordo di Lampedusa, seguito, ancora nel 1996, dall'appendice Da distanze diverse.
Era stato a lungo docente prima di lingua e letteratura francese presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università Ca' Foscari di Venezia e infine presso l'Università di Pisa. Aveva quindi ottenuto, presso quest'ultimo ateneo, il conferimento della prima cattedra italiana di teoria della letteratura, disciplina che aveva insegnato sino al 2006 e della quale era stimato tra i più rilevanti esponenti italiani. Alla professione di insegnante universitario e alla metodologia didattica Orlando attribuiva del resto una importanza cruciale per la sua attività di ricerca: gran parte dei suoi testi pubblicati erano nati infatti nella fucina di appunti preparatori ai suoi corsi.
Da pochi mesi era uscito per Einaudi il suo primo romanzo La doppia seduzione, scritto in età giovanile e riscritto dal 2000 in poi. Il libro era discretamente famoso già prima della sua pubblicazione per il giudizio positivo che ne aveva dato Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

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