Serata al cardiopalma al Teatro del Maggio Musicale per la prova generale di Tosca, aperta al pubblico a favore di Telethon. Dopo la sostituzione all’antigenerale di Ruggero Raimondi, indisposto, con Carlo Guelfi come Scarpia, nuovi imprevisti nella preparazione dell’opera pucciniana che debutterà martedì 7 dicembre per la direzione di Zubin Mehta. Alle 18.30 il soprano Adina Nitescu, che si alterna con Violeta Urmana nella parte della protagonista, si scopre completamente afona, vittima del maltempo e del freddo pungente che in questi giorni affligge Firenze. Inizia una convulsa corsa contro il tempo, alla ricerca di un’altra Tosca. Violeta Urmana ha cantato l’antigenerale la sera precedente e deve riposare in vista dell’attesa prima di martedì 7 dicembre. Il tempo passa, l’inizio della generale si avvicina e la soluzione non sembra a portata di mano. Ma il teatro è fatto di colpi di scena, anche dietro le quinte. La moglie del basso Alessandro Guerzoni, che nella produzione sostiene la parte di Angelotti, è il soprano Martina Serafin, una delle più applaudite interpreti di Tosca dei nostri giorni, e si trova a Firenze al fianco del marito. Nonostante si trovi all’ottavo mese di gravidanza, la signora Serafin accetta di salvare la serata con grande generosità.
Alle 20.30 il Direttore artistico del Teatro del Maggio Paolo Arcà annuncia al pubblico, che esaurisce completamente la sala, l’insolita Tosca in playback a cui sta per assistere: sul palco Adina Nitescu mimerà l’azione scenica, nella buca dell’orchestra, accanto al Maestro Mehta, Martina Serafin canterà la parte della protagonista. Calorosi applausi di incoraggiamento accolgono l’inizio dell’opera. La cronaca della serata registra un grande successo personale per Martina Serafin, che debutta così in maniera avventurosa al Teatro del Maggio, applaudita a scena aperta insieme agli altri interpreti principali: il tenore Misha Didyk, Cavaradossi, e il baritono Giovanni Meoni, Scarpia. Al termine il Maestro Mehta si presenta al proscenio in mezzo alle sue due Tosche, salutate entrambe da applausi scroscianti. E adesso l’appuntamento è per la prima rappresentazione, martedì 7 dicembre, quando saranno in scena Violeta Urmana, Marco Berti e Ruggero Raimondi. Con la speranza che i cardiopalmi siano finiti.
3 commenti:
senza nulla togliere alla nitescu, notoriamente brava, e anche bella (menomale... tosca brutta è già godibilità in meno...), la serafin è stata una grande scoperta. davvero notevole, una vera voce italiana, una bella linea di canto, e contiamo tutti i problemi di appoggio e fiato che ci possono essere all'8o mese di gravidanza... una domanda: possibile che nel nostro teatro una voce così, una cantante italiana, giovane, brava, si debba scoprire "per caso", per uno (s)fortunato incidente, mentre ci dobbiamo sorbire due opere di fila con la urmana? lasciamo spazio, soprattutto nell'opera italiana, nei teatri italiani, ai cantanti italiani, ai giovani cantanti italiani, dato che ci sono... e a parte questo, il pubblico pagante, credo, sarà più soddisfatto di ascoltare due belle opere con due protagoniste diverse, perché si va a teatro a sentire e a vedere, ma anche a scoprire... e comunque un applauso ancora ad una generale
emozionante più di tanti altri spettacoli senza coups de théatre!
La Signora Serafin è austriaca, non italiana. E doveva essere lei la protagonista di Tosca: è stata costretta a cancellare il suo impegno con il Teatro del Maggio in seguito alla gravidanza.
italiana o no (il nome può aver tratto in inganno) sono d'accordo con il commento, è stato un piacere averla ascoltata. speriamo che torni presto nel nostro teatro!
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