mercoledì 26 settembre 2012

Dalla città del tempo alla corte di Spagna

Nella ‘Città del Tempo’, Besançon, dove tutto è misurato e il Museo con i suoi ingranaggi e pendoli ricorda Foucault, è facile che anche giornalisti e i critici musicali si ispirino con metafore e paragoni al tempo, come ha fatto Joël Mamet, sul quotidiano locale «L’Est»  che già l’indomani con ‘Une révérence tirée avec Florence’ ha paragonato ‘la precisione millimetrica con cui l’orchestra ha risposto ai dettami del direttore Zubin Mehta’ alla precisione di un orologio.
Dalla Francia l’Orchestra si è spostata in Spagna, se a Besançon è stata chiamata a chiudere un festival a Madrid è arrivata per inaugurare, all’Auditorio Nacional de Musica, la stagione 2012/2013 dei concerti organizzati da Juventudes Musicales de Madrid.
La sede evoca non poche emozioni, nitide e recenti, che riportano il Maggio a fine gennaio 2011. Come allora moltissimi ospiti e autorità hanno presenziato al concerto, fra tutti la Reina Sofia di Spagna, che nel 2012 doveva ancora tornare all’Auditorio e ha espressamente voluto essere presente per applaudire l’Orchestra del Maggio (per la terza volta in meno di due anni) e l’amico Zubin Mehta.
Accanto alla Regina i funzionari più importanti nell’ambito della Cultura spagnola: in primis Miguel Ángel Recio Crespo, director general del Instituto Nacional de las Artes Escénicas y de la Música (INAEM) ed ancora Antonio Moral, Direttore del Centro Nacional de Difusión Musical, Paloma O'Shea, cui è dedicato l’omonimo concorso pianistico internazionale, patrona di numerose attività musicali spagnole, presidentessa dell’Escuela Superior de Música Reina Sofía, nonché moglie di Emilio Botin, fondatore e amministratore delegato del Banco Santander, María Isabel Falabella, Presidentessa di Juventudes Musicales de Madrid, e numerosi esponenti dell’alta borghesia e della vita pubblica madrilena.
Insieme all’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino si è esibita Leticia Moreno, giovane violinista spagnola (classe 1985).
Il programma ha presentato nella prima parte l'Ouverture Rosamunde D 644 di Franz Schubert, cui ha fatto seguito il Concerto per violino e orchestra in mi minore, op. 64 di Felix Mendelssohn Bartholdy, Dopo l’intervallo è stata eseguita la Sinfonia n° 7 in la maggiore op. 92 di Ludwig van Beethoven. Leticia Moreno ha eseguito come bis la Sarabanda dalla Partita n°2 in re minore, BWV 1004 di Johann Sebastian Bach, mentre l’Orchestra la Danza Ungherese n.5 (nell’orchestrazione di Albert Parlow) di Johannes Brahms.

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