Domenica
23 settembre, alle ore 15.00, il concerto dell’Orchestra del Maggio
Musicale Fiorentino diretta da Zubin Mehta ha chiuso ufficialmente il
65° Festival
International de Musique de Besançon Franche-Comté (14 – 23 settembre
2012), nella deliziosa cittadina francese circondata dal fiume Doubs,
terra natìa dei Fratelli Lumière e di Victor Hugo.
L’auditorium,
da 1200 posti, ha applaudito per la prima volta l’Orchestra del Maggio
Musicale, che ha così aggiunto una nuova città nel lungo elenco di
quelle visitate nelle numerose tournées dal 1928 ad oggi. Il Maestro Zubin Mehta invece vi mancava dal 1963.
Il pubblico ha calorosamente accolto il programma dedicato nella prima parte a Franz Schubert, con l'Ouverture Rosamunde
D 644 del 1820 e a seguire la Sinfonia n° 8 in si minore D 759, detta
Incompiuta (1822), e a Ludwig van Beethoven nella seconda parte, con la
Sinfonia n° 6 in fa maggiore op. 68, meglio nota come Pastorale (1808).
L’incessante e
perfettamente scadenzato battito delle mani e degli archetti non ha potuto non indurre l’Orchestra ad un bis:
la Danza Ungherese n.5 (nell’orchestrazione di Albert Parlow) di Johannes Brahms.
Nella
città, dove a pochi metri dal teatro si staglia un Musée du Temps,
ovvero un Museo dedicato al Tempo, con una sezione che ripropone un
pendolo a ricordare quello che il fisico francese Jean Bernard Foucault
inventò a Parigi nel 1851, si tiene annualmente un prestigioso concorso
per giovani direttori d’orchestra, il
Grand Prix de Direction d'Orchestre, giunto quest’anno alla 52^ edizione, che ha luogo
durante il Festival e ha avviato al successo direttori poi divenuti celebri, fra cui Gerd Albrecht e Seiji Ozawa.
Il
concerto del Maggio era atteso come l’evento di punta all’interno di un
festival che quest’anno ha ospitato artisti del calibro di
Gerd
Albrecht, Elisabeth Leonskaja e Krystian Zimerman insieme a moltissimi
giovani musicisti che hanno suonato in ogni angolo e luogo della città
per nove giorni di fila.
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