giovedì 17 giugno 2010

Il saluto della Sovrintendente Francesca Colombo

Cari amici del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino,
cari Lavoratori del Maggio,
sono profondamente onorata della proposta del Sindaco e della scelta del Consiglio di Amministrazione, che mi ha nominata Sovrintendente del vostro Teatro. Vivo queste ore sentendo il peso della grande responsabilità che mi viene affidata e, insieme, l’entusiasmo per il fascino della prova che ci attende nel lavoro che faremo insieme. In un momento in cui tanta incertezza e paura spinge molta parte della società italiana ad abbassare lo sguardo di fronte alla crisi, e a ripiegare nel timore del peggio, cerchiamo di alzare questo sguardo verso il futuro facendo prevalere la speranza e l’energia con cui mi impegno ad alimentare le nostre prossime stagioni di intensa attività.
C’è davvero molto da fare. Le cronache sono ricche di notizie sulle difficoltà che ci attendono e so bene che non saranno sfide facili. Dovremo assicurare al Maggio le energie intellettuali e le risorse economiche di cui ha bisogno ma la passione che ci metteremo è l’ingrediente decisivo perchè la qualità e l’eccellenza delle sue manifestazioni divengano certezze, oggi e nel futuro.
Mi dà fiducia il patrimonio straordinario di arte e professionalità che il Maggio ha accumulato arricchendo nel tempo la sua fama e la sua credibilità presso il pubblico. La presenza forte del Maestro Zubin Mehta è già in sé una testimonianza del valore internazionale dell'Istituzione e del prestigio dei suoi talenti. Sono valori certi che, assieme alle masse artistiche e ai lavoratori del Teatro, rappresentano anche la migliore garanzia della crescita di cui possiamo essere, tutti insieme, protagonisti.
Firenze è città storicamente al vertice delle arti, e della cultura, crocevia degli ingegni da secoli, centro di irradiazione di fascino in tutto il mondo. Sono emozionata ma anche impaziente di iniziare in questo luogo una nuova esperienza umana oltre che professionale, una tappa che cambierà, che sta già cambiando il corso della mia vita professionale.
Sono sicura che dalla città e da chi la amministra mi verranno impulsi e ispirazioni quotidiane, e che sarò spinta al massimo impegno per rispettare e valorizzare il lavoro di tutti. Ci sarà bisogno di partecipazione, di condivisione e di quella franchezza inevitabile e feconda nel lavoro collettivo se si vuole il successo. E di successo i Fiorentini se ne intendono perché ne sono stati campioni nei secoli, campioni nelle arti, nell’artigianato, nell’industria. Spero di dimostrarvi, con la mia lombarda alacrità che mescolando le nostre virtù possiamo fare un bel tratto di strada assieme.
Con amicizia, buon lavoro a tutti noi!

Francesca Colombo

Firenze, 17 giugno 2010

1 commento:

Anonimo ha detto...

Congratulazioni e buon lavoro!
Alessandro