Cambiamento al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino: dal 2011 la Stagione di opere, balletti e concerti inizierà a gennaio, coprirà tutto l’anno solare e avrà al suo interno il fiore all’occhiello del Festival. Una scelta per far coincidere programmazioni artistiche e bilanci, come già avviene per molti altri Teatri in Italia da Roma a Venezia, da Bologna a Palemo, e un’occasione per lanciare con grande anticipo il Festival nel panorama internazionale.
La Stagione 2010 presentata oggi dal Sindaco di Firenze e Presidente del Teatro del Maggio MATTEO RENZI, dalla Sovrintendente FRANCESCA COLOMBO, da PAOLO ARCÀ e VLADIMIR DEREVIANKO, che inizierà il 21 settembre per concludersi a dicembre, è una Stagione-ponte che prelude a quella nuova, lunga dodici mesi: nessuna riduzione di produttività, invariata rispetto al 2009, e di offerta artistica, ma piuttosto una necessaria rivisitazione dei modelli di programmazione e produzione, alla luce dei nuovi scenari finanziari e normativi.
E se il 2011 sarà molto “tricolore”, in omaggio alle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, già questo ‘preludio’ è molto italiano, con l’eccezione dell’attesissima e sensuale SALOME di Richard Strauss - lo stesso autore della Frau ohne Schatten con cui si era aperto quest’anno il Festival - che inaugura la Stagione lirica il 7 ottobre nel nuovo allestimento con la regia e le luci di ROBERT CARSEN, frutto di una virtuosa coproduzione a tre con il Teatro Regio di Torino e il Teatro Real di Madrid; dirige PAOLO CARIGNANI, protagonista Janice Baird.
Gli operisti nazionali spopolano in tutto il cartellone autunnale, spaziando da Verdi a Puccini, dal Mozart italiano all’italiano d’adozione Hans Werner Henze, fino a una serata Rossini in concerto.
Dopo Salome, POLLICINO, titolo amatissimo di Hans Werner Henze, il compositore tedesco ma ormai italiano d’adozione e di casa soprattutto al Teatro del Maggio dove sono andati in scena moltissimi suoi lavori, viene riproposto a Firenze dopo ventitré anni in una nuova produzione che debutta il 22 ottobre al Piccolo Teatro, curata da Dieter Kaegi per la regia, con le scene e i costumi di Italo Grassi – il direttore degli allestimenti del Maggio, e scenografo apprezzato: sua La Betulia liberata diretta da Muti a Salisburgo –, e Francisco Bonnin sul podio, e che verrà offerto sia ai ragazzi delle scuole che al pubblico serale.
È invece entrato stabilmente nel repertorio del Teatro fiorentino il fortunato allestimento de LE NOZZE DI FIGARO (dal 2 novembre) firmato dal regista inglese Jonathan Miller, le cui messe in scena brillanti, ironiche e accurate sono sempre state accolte con molto favore dal pubblico. Di grande livello il cast della “commedia per musica” di Mozart/Da Ponte, direttore Arild Remmereit, protagonisti quali Rachel Harnisch, Contessa prediletta da Claudio Abbado, Pietro Spagnoli, forse il miglior Conte attuale, e il Figaro di Vito Priante, insignito recentemente dal Premio Abbiati quale miglior cantante.
Novembre e dicembre sono consacrati a Zubin Mehta: il Direttore Principale del Maggio sigla ben due titoli consecutivi, LA FORZA DEL DESTINO (dal 23 novembre) e TOSCA (dal 7 dicembre), le opere che porterà in marzo in Giappone per la quarta tournèe dei complessi del Maggio Fiorentino nel Paese del Sol Levante, con le regie rispettivamente di Nicolas Joel (allestimento dell’Opernhaus di Zurigo) e Mario Pontiggia, e interpreti di calibro assoluto come Violeta Urmana, Roberto Frontali (che debutta nel ruolo di Don Carlo di Vargas), Roberto Scandiuzzi e Salvatore Licitra per Verdi, e ancora Urmana, in alternanza con Adina Nitescu come Tosca, Marco Berti Cavaradossi e lo Scarpia per antonomasia, anche televisivo, del grandissimo Ruggero Raimondi.
Fra le sue otto recite d’opera, Mehta dirige anche tre diversi concerti: uno tutto mozartiano (27 novembre), con il Requiem che manca al Comunale dal 1988, sua la bacchetta anche allora; quindi un programma russo con Shéhérazade di Rimskij-Korsakov e Sacre du Printemps di Stravinskij (11 dicembre), ed uno con il Concerto per orchestra di Bartok e il famoso “Rach 3” interpretato dal formidabile pianista russo Denis Matsuev (15 dicembre), per la prima volta al Comunale. Un ulteriore concerto nel 2011 vedrà sul podio il Maestro indiano per il centenario della morte di Gustav Mahler con la sua Quinta Sinfonia.
La Compagnia stabile di Ballo del Maggio Musicale Fiorentino MaggioDanza sarà impegnata durante l’autunno con due produzioni assai diverse fra loro, a testimonianza della sua ecletticità, capace di spaziare dalla contemporaneità ad un grande balletto classico rivisitato.
TROIS HISTOIRES è infatti il trittico monografico che apre la Stagione di balletto (dal 13 ottobre al Teatro Goldoni) firmato da Fabrizio Monteverde, il coreografo-attore-regista nato a Fano nel ’58 ma cresciuto artisticamente a Roma e a Parigi, del quale MaggioDanza ha presentato nel tempo molti lavori, alcuni a lei dedicati – da Bene mobile nel 1988 a Herr Salieri nel ’91, dal toccante La fin du jour nel 2002 a Barbablù l’anno successivo -, che dal 13 ottobre riprende alcune delle sue più interessanti creazioni al Teatro Goldoni: ERA ETERNA, con la quale nel 1988, iniziò il lungo sodalizio con il Balletto di Toscana, POLTRONDAMORE, dal racconto di Alberto Savinio, dialogo fra un anziano morboso e la sua poltrona trasfigurata in figura femminile, e BOLÉRO, creato per il Balletto di Roma nel 2007 e ispirato dal film “Non si uccidono così anche i cavalli?” di Sydney Pollack, in cui le note ossessive di Ravel scandiscono una gara di ballo che diventa una gara di sopravvivenza fisica, fino allo sfinimento dei danzatori.
Per Natale torna invece COPPÉLIA (dal 22 dicembre al Comunale), per rinnovare la tradizione di assistere al balletto con la famiglia durante le feste, con la coreografia di Evgheni Polyakov e il coloratissimo allestimento surreale firmato dal pittore spagnolo Sigfrido Martin-Begué, che si ispira fin dal primo impatto ai mille “occhi di smalto” della fanciulla del racconto “L’uomo della sabbia” di E.T.A. Hoffmann. Coppélia verrà realizzato da MaggioDanza anche al Teatro Comunale di Bologna dal 14 dicembre e per sette recite, nell’ambito del rapporto felicemente avviato con quella Fondazione lirica.
Grandi nomi, e programmi che spaziano a 360 gradi nel massimo repertorio sinfonico e sinfonico-corale, per i concerti, con un’anteprima ghiotta e insolita.
Così come aveva festeggiato il Solstizio d’estate il 21 giugno invadendo con la musica le piazze fiorentine, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino inaugura il 21 settembre la Stagione sinfonica con SUMMERTIME, un concerto con WAYNE MARSHALL che dirige una sua suite da PORGY AND BESS, l’ “opera nera” di Gershwin che mixa jazz e tradizione, le cui arie e songs sono divenute cavallo di battaglia di tutte le più grandi voci liriche e soul, da Ella Fitzgerald a Louis Armstrong e Janis Joplin.
Un’inaugurazione dedicata ai giovani, un forte messaggio della nuova Sovrintendenza che apre gratuitamente le porte alla prova generale la mattina ai ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori, d’intesa con l’Assessore alla Pubblica Istruzione Rosa Maria Di Giorgi, e il concerto serale agli studenti dell’Università degli Studi di Firenze grazie alla collaborazione con il Rettore Alberto Tesi, e a quelli delle tante Università americane, con il convinto appoggio del Console Generale degli Stati Uniti Mary Ellen Countryman e dell’Assessore all’Università Cristina Giachi: a loro è riservato un prezzo speciale di 5 euro, perché considerino il Teatro Comunale una casa aperta da frequentare d’abitudine e facilmente, ma il concerto è naturalmente rivolto a tutti, al costo normale del biglietto (da 25 a 35 euro).
JAMES CONLON festeggia il quarto di secolo dal debutto a Firenze con il prezioso Requiem di Dvorak (14 ottobre), eseguito solo due volte nella storia del Maggio, nel 1957 e nel ’97; LANG LANG, il pianista cinese fenomeno del momento, torna in recital, in collaborazione con gli Amici della Musica, il 19 ottobre con Beethoven, Albeniz e Prokof’ev; MICHELE MARIOTTI , Direttore Principale del Teatro Comunale di Bologna, dirige il 6 novembre una serata interamente rossiniana, con la cantata Giovanna d’Arco e lo Stabat Mater, che farà seguito al suo prossimo debutto al Rossini Opera Festival di Pesaro.
Del grande impegno di ZUBIN MEHTA durante la Stagione autunnale si è detto. Due opere, tre concerti (più quello mahleriano nel 2011), e una straordinaria serie di tournées lo vedranno alla testa dei complessi del Maggio sia in sede che all’estero.
In gennaio e a novembre del prossimo anno l’Orchestra con il suo Direttore Principale sarà protagonista di due intensi tour europei che toccheranno Parigi, Madrid, Oviedo, Saragozza, Valladolid, il Lussemburgo, la Baviera, l’Ungheria e la Svizzera, per culminare con il rinnovato invito dal prestigioso Musikverein di Vienna, autentica consacrazione dopo il trionfo del debutto nel 2007.
In marzo, orchestra, coro, tecnici e responsabili organizzativi del Maggio, circa 300 persone, si trasferiranno per quasi tre settimane in Giappone, per la quarta tournèe nel Paese del Sol Levante, dove Tadatsugu Sasaki, il fondatore del Tokyo Ballet - colui che ha importato l’opera lirica occidentale in Giappone, lo stesso organizzatore delle tournées della Scala, delle Staatsoper di Monaco, Vienna e Berlino, e del Covent Garden, e che per la sua amicizia con Firenze è stato insignito del Fiorino d’oro – ha voluto questa volta le produzioni fiorentine de La forza del destino e di Tosca per sette recite complessive, più un concerto, in quattro teatri contemporaneamente: a Tokyo il Bunka Kaikan e la sala della televisione NHK, il Kanagawa Kenmin Hall a Yokohama, e la Suntory Hall per la Messa da Requiem di Verdi.
Dopo la conclusione dell’impresa nipponica, l’Orchestra del Maggio e Mehta proseguiranno la tournée in Estreno Oriente trasferendosi in Cina con concerti a Shanghai e a Taiwan, e poi per la seconda volta in India, a Mumbay, città natale di Mehta dove i suoi due concerti raccoglieranno fondi per la Fondazione intitolata a suo padre Mehli Mehta, grazie alla quale giovani indiani di talento possono studiare musica, così come ha avuto modo di fare lui stesso in Europa. E non è tutto: dopo l’India si prosegue per Budapest e la Russia, dove li attendono concerti a Mosca e a San Pietroburgo, anche in queste due città per la seconda volta.
“Apertura del Maggio alla città” e “alleanze” sono le prime azioni della Sovrintendente Francesca Colombo. Alleanze virtuose con le altre Fondazioni liriche in Italia e con i Teatri e i Festival internazionali, per mantenere alta la qualità e la tradizione del Maggio Musicale Fiorentino, ma non solo: sinergie anche con accademie, con i centri di cultura – particolarmente strategici in una realtà come quella fiorentina -, con la moda, con le imprese, con gli albergatori per intercettare il flusso dei turisti, con le università, per progetti innovativi che mettano in relazione campi diversi e paralleli, e soprattutto per coinvolgere i giovani, con la volontà di far diventare il Teatro del Maggio una “casa aperta e frequentata d’abitudine dagli studenti. Le Università hanno il compito di formare i professionisti di domani e di far sì che questi non solo abbiano la necessaria preparazione scientifica nel loro campo specifico, ma siano anche cittadini che alimentino il proprio spirito, si nutrano di cultura e siano dunque vicini alle più importanti istituzioni culturali, vanto del proprio Paese”, come recita l’invito firmato insieme al Rettore dell’Università di Firenze e alla Console degli Stati Uniti a tutti gli studenti per la serata Summertime del 21 settembre, primo passo nell’ambito di un vasto progetto di collaborazione tra Università e Teatro del Maggio che includerà incontri, spettacoli, stages, proposte culturali di vario respiro.
E le collaborazioni attivate in poco tempo sono già numerose: coproduzioni con i teatri di Torino e Madrid, allestimenti da Zurigo e Chicago, collaborazioni con il Comunale di Bologna, gli Amici della Musica di Firenze e l’Orchestra della Toscana (che si avvale del Coro del Maggio per Natale), la Scuola di Musica di Fiesole con le sue Voci bianche e I Ragazzi Cantori di Fiesole, le Università di Firenze e americane, gli Assessorati del Comune, della Provincia e della Regione, il Polimoda e Pitti Immagine, le associazioni Amici del Teatro del Maggio, Firenze Lirica e Il Foyer per gli incontri con il pubblico propedeutici agli spettacoli.
Un'altra novità riguarderà i Laboratori di Scenografia del Maggio Musicale Fiorentino, luogo di inimitabili ed antiche professionalità artigianali di alta specializzazione, dove prendono corpo e sostanza le idee, i bozzetti e i sogni degli scenografi più creativi e visionari: d’ora in avanti lavoreranno anche per conto terzi. Anche per questo la Sovrintendente ha voluto far svolgere la conferenza stampa di presentazione della Stagione in palcoscenico, dove è in corso il montaggio dell’allestimento dell’opera inaugurale, con l’imponente caveau dove Carsen ha pensato di ambientare il capolavoro di Strauss, per fare letteralmente toccare con mano l’imponenza dei pannelli, l’accuratezza dei fondali e delle strutture tridimensionali che poi regalano magia visiva allo spettacolo. E che può essere ricreata per altri teatri del territorio, ma anche in occasione di fiere e di mostre. Un’officina sul mercato, dunque, con capacità uniche, frutto della tradizione italiana. (Per contatti: tel 055 2779.411, fax 055 2779.393, dirall@maggiofiorentino.com).
Parte da subito la vendita dei biglietti per il concerto d’inaugurazione per i giovani, e la campagna di rinnovo degli abbonamenti settembre - dicembre, che saranno di nuove tipologie e si potranno sottoscrivere fino all’11 settembre (dal 7 settembre i nuovi): si va da quello onnicomprensivo all’intera Stagione, che contempla tutte le “prime”, l’ideale per chi segue e sostiene assiduamente il suo Teatro, agli abbonamenti d’Opera e Balletto, dalla novità “Giovani in famiglia” – un assaggio di un’opera, un concerto e un balletto adatti alle famiglie - ai Weekend Matinée con le recite pomeridiane, utili a chi viene da fuori Firenze.
La vendita dei biglietti inizierà invece il 14 settembre, e non ci saranno aumenti sul costo.
Attivi tutti i canali di vendita: dall’online www.maggiofiorentino.com alla Biglietteria del Teatro, dalla posta elettronica biglietteria@maggiofiorentino.com per gli abbonamenti, tickets@maggiofiorentino.com per i singoli biglietti, alla Caffetteria della Biblioteca delle Oblate, al Box Office e alla libreria Giunti al Punto di via Guicciardini, dall’APT di via Cavour al MaggioBus itinerante, che si sposta dalle piazze centrali e periferiche alle facoltà universitarie (per conoscere la dislocazione giorno per giorno consultare il sito web del Teatro del Maggio).
Per tutte le informazioni è attivo il call center 055 2779.350, nello stesso orario di biglietteria.
Tutti i programmi e il calendario dettagliato della Stagione su www.maggiofiorentino.com.
La Stagione 2010 presentata oggi dal Sindaco di Firenze e Presidente del Teatro del Maggio MATTEO RENZI, dalla Sovrintendente FRANCESCA COLOMBO, da PAOLO ARCÀ e VLADIMIR DEREVIANKO, che inizierà il 21 settembre per concludersi a dicembre, è una Stagione-ponte che prelude a quella nuova, lunga dodici mesi: nessuna riduzione di produttività, invariata rispetto al 2009, e di offerta artistica, ma piuttosto una necessaria rivisitazione dei modelli di programmazione e produzione, alla luce dei nuovi scenari finanziari e normativi.
E se il 2011 sarà molto “tricolore”, in omaggio alle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, già questo ‘preludio’ è molto italiano, con l’eccezione dell’attesissima e sensuale SALOME di Richard Strauss - lo stesso autore della Frau ohne Schatten con cui si era aperto quest’anno il Festival - che inaugura la Stagione lirica il 7 ottobre nel nuovo allestimento con la regia e le luci di ROBERT CARSEN, frutto di una virtuosa coproduzione a tre con il Teatro Regio di Torino e il Teatro Real di Madrid; dirige PAOLO CARIGNANI, protagonista Janice Baird.
Gli operisti nazionali spopolano in tutto il cartellone autunnale, spaziando da Verdi a Puccini, dal Mozart italiano all’italiano d’adozione Hans Werner Henze, fino a una serata Rossini in concerto.
Dopo Salome, POLLICINO, titolo amatissimo di Hans Werner Henze, il compositore tedesco ma ormai italiano d’adozione e di casa soprattutto al Teatro del Maggio dove sono andati in scena moltissimi suoi lavori, viene riproposto a Firenze dopo ventitré anni in una nuova produzione che debutta il 22 ottobre al Piccolo Teatro, curata da Dieter Kaegi per la regia, con le scene e i costumi di Italo Grassi – il direttore degli allestimenti del Maggio, e scenografo apprezzato: sua La Betulia liberata diretta da Muti a Salisburgo –, e Francisco Bonnin sul podio, e che verrà offerto sia ai ragazzi delle scuole che al pubblico serale.
È invece entrato stabilmente nel repertorio del Teatro fiorentino il fortunato allestimento de LE NOZZE DI FIGARO (dal 2 novembre) firmato dal regista inglese Jonathan Miller, le cui messe in scena brillanti, ironiche e accurate sono sempre state accolte con molto favore dal pubblico. Di grande livello il cast della “commedia per musica” di Mozart/Da Ponte, direttore Arild Remmereit, protagonisti quali Rachel Harnisch, Contessa prediletta da Claudio Abbado, Pietro Spagnoli, forse il miglior Conte attuale, e il Figaro di Vito Priante, insignito recentemente dal Premio Abbiati quale miglior cantante.
Novembre e dicembre sono consacrati a Zubin Mehta: il Direttore Principale del Maggio sigla ben due titoli consecutivi, LA FORZA DEL DESTINO (dal 23 novembre) e TOSCA (dal 7 dicembre), le opere che porterà in marzo in Giappone per la quarta tournèe dei complessi del Maggio Fiorentino nel Paese del Sol Levante, con le regie rispettivamente di Nicolas Joel (allestimento dell’Opernhaus di Zurigo) e Mario Pontiggia, e interpreti di calibro assoluto come Violeta Urmana, Roberto Frontali (che debutta nel ruolo di Don Carlo di Vargas), Roberto Scandiuzzi e Salvatore Licitra per Verdi, e ancora Urmana, in alternanza con Adina Nitescu come Tosca, Marco Berti Cavaradossi e lo Scarpia per antonomasia, anche televisivo, del grandissimo Ruggero Raimondi.
Fra le sue otto recite d’opera, Mehta dirige anche tre diversi concerti: uno tutto mozartiano (27 novembre), con il Requiem che manca al Comunale dal 1988, sua la bacchetta anche allora; quindi un programma russo con Shéhérazade di Rimskij-Korsakov e Sacre du Printemps di Stravinskij (11 dicembre), ed uno con il Concerto per orchestra di Bartok e il famoso “Rach 3” interpretato dal formidabile pianista russo Denis Matsuev (15 dicembre), per la prima volta al Comunale. Un ulteriore concerto nel 2011 vedrà sul podio il Maestro indiano per il centenario della morte di Gustav Mahler con la sua Quinta Sinfonia.
La Compagnia stabile di Ballo del Maggio Musicale Fiorentino MaggioDanza sarà impegnata durante l’autunno con due produzioni assai diverse fra loro, a testimonianza della sua ecletticità, capace di spaziare dalla contemporaneità ad un grande balletto classico rivisitato.
TROIS HISTOIRES è infatti il trittico monografico che apre la Stagione di balletto (dal 13 ottobre al Teatro Goldoni) firmato da Fabrizio Monteverde, il coreografo-attore-regista nato a Fano nel ’58 ma cresciuto artisticamente a Roma e a Parigi, del quale MaggioDanza ha presentato nel tempo molti lavori, alcuni a lei dedicati – da Bene mobile nel 1988 a Herr Salieri nel ’91, dal toccante La fin du jour nel 2002 a Barbablù l’anno successivo -, che dal 13 ottobre riprende alcune delle sue più interessanti creazioni al Teatro Goldoni: ERA ETERNA, con la quale nel 1988, iniziò il lungo sodalizio con il Balletto di Toscana, POLTRONDAMORE, dal racconto di Alberto Savinio, dialogo fra un anziano morboso e la sua poltrona trasfigurata in figura femminile, e BOLÉRO, creato per il Balletto di Roma nel 2007 e ispirato dal film “Non si uccidono così anche i cavalli?” di Sydney Pollack, in cui le note ossessive di Ravel scandiscono una gara di ballo che diventa una gara di sopravvivenza fisica, fino allo sfinimento dei danzatori.
Per Natale torna invece COPPÉLIA (dal 22 dicembre al Comunale), per rinnovare la tradizione di assistere al balletto con la famiglia durante le feste, con la coreografia di Evgheni Polyakov e il coloratissimo allestimento surreale firmato dal pittore spagnolo Sigfrido Martin-Begué, che si ispira fin dal primo impatto ai mille “occhi di smalto” della fanciulla del racconto “L’uomo della sabbia” di E.T.A. Hoffmann. Coppélia verrà realizzato da MaggioDanza anche al Teatro Comunale di Bologna dal 14 dicembre e per sette recite, nell’ambito del rapporto felicemente avviato con quella Fondazione lirica.
Grandi nomi, e programmi che spaziano a 360 gradi nel massimo repertorio sinfonico e sinfonico-corale, per i concerti, con un’anteprima ghiotta e insolita.
Così come aveva festeggiato il Solstizio d’estate il 21 giugno invadendo con la musica le piazze fiorentine, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino inaugura il 21 settembre la Stagione sinfonica con SUMMERTIME, un concerto con WAYNE MARSHALL che dirige una sua suite da PORGY AND BESS, l’ “opera nera” di Gershwin che mixa jazz e tradizione, le cui arie e songs sono divenute cavallo di battaglia di tutte le più grandi voci liriche e soul, da Ella Fitzgerald a Louis Armstrong e Janis Joplin.
Un’inaugurazione dedicata ai giovani, un forte messaggio della nuova Sovrintendenza che apre gratuitamente le porte alla prova generale la mattina ai ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori, d’intesa con l’Assessore alla Pubblica Istruzione Rosa Maria Di Giorgi, e il concerto serale agli studenti dell’Università degli Studi di Firenze grazie alla collaborazione con il Rettore Alberto Tesi, e a quelli delle tante Università americane, con il convinto appoggio del Console Generale degli Stati Uniti Mary Ellen Countryman e dell’Assessore all’Università Cristina Giachi: a loro è riservato un prezzo speciale di 5 euro, perché considerino il Teatro Comunale una casa aperta da frequentare d’abitudine e facilmente, ma il concerto è naturalmente rivolto a tutti, al costo normale del biglietto (da 25 a 35 euro).
JAMES CONLON festeggia il quarto di secolo dal debutto a Firenze con il prezioso Requiem di Dvorak (14 ottobre), eseguito solo due volte nella storia del Maggio, nel 1957 e nel ’97; LANG LANG, il pianista cinese fenomeno del momento, torna in recital, in collaborazione con gli Amici della Musica, il 19 ottobre con Beethoven, Albeniz e Prokof’ev; MICHELE MARIOTTI , Direttore Principale del Teatro Comunale di Bologna, dirige il 6 novembre una serata interamente rossiniana, con la cantata Giovanna d’Arco e lo Stabat Mater, che farà seguito al suo prossimo debutto al Rossini Opera Festival di Pesaro.
Del grande impegno di ZUBIN MEHTA durante la Stagione autunnale si è detto. Due opere, tre concerti (più quello mahleriano nel 2011), e una straordinaria serie di tournées lo vedranno alla testa dei complessi del Maggio sia in sede che all’estero.
In gennaio e a novembre del prossimo anno l’Orchestra con il suo Direttore Principale sarà protagonista di due intensi tour europei che toccheranno Parigi, Madrid, Oviedo, Saragozza, Valladolid, il Lussemburgo, la Baviera, l’Ungheria e la Svizzera, per culminare con il rinnovato invito dal prestigioso Musikverein di Vienna, autentica consacrazione dopo il trionfo del debutto nel 2007.
In marzo, orchestra, coro, tecnici e responsabili organizzativi del Maggio, circa 300 persone, si trasferiranno per quasi tre settimane in Giappone, per la quarta tournèe nel Paese del Sol Levante, dove Tadatsugu Sasaki, il fondatore del Tokyo Ballet - colui che ha importato l’opera lirica occidentale in Giappone, lo stesso organizzatore delle tournées della Scala, delle Staatsoper di Monaco, Vienna e Berlino, e del Covent Garden, e che per la sua amicizia con Firenze è stato insignito del Fiorino d’oro – ha voluto questa volta le produzioni fiorentine de La forza del destino e di Tosca per sette recite complessive, più un concerto, in quattro teatri contemporaneamente: a Tokyo il Bunka Kaikan e la sala della televisione NHK, il Kanagawa Kenmin Hall a Yokohama, e la Suntory Hall per la Messa da Requiem di Verdi.
Dopo la conclusione dell’impresa nipponica, l’Orchestra del Maggio e Mehta proseguiranno la tournée in Estreno Oriente trasferendosi in Cina con concerti a Shanghai e a Taiwan, e poi per la seconda volta in India, a Mumbay, città natale di Mehta dove i suoi due concerti raccoglieranno fondi per la Fondazione intitolata a suo padre Mehli Mehta, grazie alla quale giovani indiani di talento possono studiare musica, così come ha avuto modo di fare lui stesso in Europa. E non è tutto: dopo l’India si prosegue per Budapest e la Russia, dove li attendono concerti a Mosca e a San Pietroburgo, anche in queste due città per la seconda volta.
“Apertura del Maggio alla città” e “alleanze” sono le prime azioni della Sovrintendente Francesca Colombo. Alleanze virtuose con le altre Fondazioni liriche in Italia e con i Teatri e i Festival internazionali, per mantenere alta la qualità e la tradizione del Maggio Musicale Fiorentino, ma non solo: sinergie anche con accademie, con i centri di cultura – particolarmente strategici in una realtà come quella fiorentina -, con la moda, con le imprese, con gli albergatori per intercettare il flusso dei turisti, con le università, per progetti innovativi che mettano in relazione campi diversi e paralleli, e soprattutto per coinvolgere i giovani, con la volontà di far diventare il Teatro del Maggio una “casa aperta e frequentata d’abitudine dagli studenti. Le Università hanno il compito di formare i professionisti di domani e di far sì che questi non solo abbiano la necessaria preparazione scientifica nel loro campo specifico, ma siano anche cittadini che alimentino il proprio spirito, si nutrano di cultura e siano dunque vicini alle più importanti istituzioni culturali, vanto del proprio Paese”, come recita l’invito firmato insieme al Rettore dell’Università di Firenze e alla Console degli Stati Uniti a tutti gli studenti per la serata Summertime del 21 settembre, primo passo nell’ambito di un vasto progetto di collaborazione tra Università e Teatro del Maggio che includerà incontri, spettacoli, stages, proposte culturali di vario respiro.
E le collaborazioni attivate in poco tempo sono già numerose: coproduzioni con i teatri di Torino e Madrid, allestimenti da Zurigo e Chicago, collaborazioni con il Comunale di Bologna, gli Amici della Musica di Firenze e l’Orchestra della Toscana (che si avvale del Coro del Maggio per Natale), la Scuola di Musica di Fiesole con le sue Voci bianche e I Ragazzi Cantori di Fiesole, le Università di Firenze e americane, gli Assessorati del Comune, della Provincia e della Regione, il Polimoda e Pitti Immagine, le associazioni Amici del Teatro del Maggio, Firenze Lirica e Il Foyer per gli incontri con il pubblico propedeutici agli spettacoli.
Un'altra novità riguarderà i Laboratori di Scenografia del Maggio Musicale Fiorentino, luogo di inimitabili ed antiche professionalità artigianali di alta specializzazione, dove prendono corpo e sostanza le idee, i bozzetti e i sogni degli scenografi più creativi e visionari: d’ora in avanti lavoreranno anche per conto terzi. Anche per questo la Sovrintendente ha voluto far svolgere la conferenza stampa di presentazione della Stagione in palcoscenico, dove è in corso il montaggio dell’allestimento dell’opera inaugurale, con l’imponente caveau dove Carsen ha pensato di ambientare il capolavoro di Strauss, per fare letteralmente toccare con mano l’imponenza dei pannelli, l’accuratezza dei fondali e delle strutture tridimensionali che poi regalano magia visiva allo spettacolo. E che può essere ricreata per altri teatri del territorio, ma anche in occasione di fiere e di mostre. Un’officina sul mercato, dunque, con capacità uniche, frutto della tradizione italiana. (Per contatti: tel 055 2779.411, fax 055 2779.393, dirall@maggiofiorentino.com).
Parte da subito la vendita dei biglietti per il concerto d’inaugurazione per i giovani, e la campagna di rinnovo degli abbonamenti settembre - dicembre, che saranno di nuove tipologie e si potranno sottoscrivere fino all’11 settembre (dal 7 settembre i nuovi): si va da quello onnicomprensivo all’intera Stagione, che contempla tutte le “prime”, l’ideale per chi segue e sostiene assiduamente il suo Teatro, agli abbonamenti d’Opera e Balletto, dalla novità “Giovani in famiglia” – un assaggio di un’opera, un concerto e un balletto adatti alle famiglie - ai Weekend Matinée con le recite pomeridiane, utili a chi viene da fuori Firenze.
La vendita dei biglietti inizierà invece il 14 settembre, e non ci saranno aumenti sul costo.
Attivi tutti i canali di vendita: dall’online www.maggiofiorentino.com alla Biglietteria del Teatro, dalla posta elettronica biglietteria@maggiofiorentino.com per gli abbonamenti, tickets@maggiofiorentino.com per i singoli biglietti, alla Caffetteria della Biblioteca delle Oblate, al Box Office e alla libreria Giunti al Punto di via Guicciardini, dall’APT di via Cavour al MaggioBus itinerante, che si sposta dalle piazze centrali e periferiche alle facoltà universitarie (per conoscere la dislocazione giorno per giorno consultare il sito web del Teatro del Maggio).
Per tutte le informazioni è attivo il call center 055 2779.350, nello stesso orario di biglietteria.
Tutti i programmi e il calendario dettagliato della Stagione su www.maggiofiorentino.com.
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