sabato 18 febbraio 2012

Tosca, opera romana al Maggio

I luoghi del dramma, fra i più noti della città eterna: la Chiesa di Sant’Andrea della Valle, Palazzo Farnese, Castel Sant’Angelo. Il periodo: Roma, nel contesto della Prima Repubblica Romana, all’apoteosi dell’ascesa napoleonica in Europa (anno 1800), in un periodo in cui gli influssi romantici e gli afflati eroici condizionarono eventi storici e cambiamenti sostanziali per il continente.
La trama: intrisa di passioni, ora domestiche ed intime, come si evince ad esempio dal duetto iniziale fra Mario Cavaradossi e Floria Tosca (atto I ‘non la sospiri la nostra casetta?’’), al coraggio, la corruzione (‘a donna bella non mi vendo a prezzo di moneta’), la rabbia, il complotto (‘come facemmo con il Conte Palmieri’) e la vendetta (‘e avanti lui tremava tutta Roma’) nell’atto del Barone Scarpia (il II), ambientato a Palazzo Farnese, fino alla struggente melanconia di un cielo stellato contemplato da un condannato a morte (‘e lucevan le stelle’), atto III, Castel Sant’Angelo.
Gli eventi, ora incalzanti, ora commoventi, offrono al genio di Giacomo Puccini spunti per definire musicalmente con una tavolozza ricchissima di nuances, storia e protagonisti, prendendo spunto dal dramma di Victorien Sardou (1887) all’epoca interpretato dalla leggendaria Sarah Bernhardt (Parigi, Théatre de la Porte-Saint-Martin, 24 novembre 1887).
L’opera di Puccini andò in scena per la prima volta al Teatro Costanzi di Roma il 14 gennaio 1900 ed in poco tempo divenne un capolavoro, fra i più noti ed emblematici della tradizione lirica italiana.
Tosca, secondo titolo operistico della stagione 2012, ritorna al Teatro Comunale per cinque recite (21 – 26 febbraio 2012), nello storico e apprezzato allestimento di Mario Pontiggia, con scene e costumi di Francesco Zito; dal podio Daniel Oren dirige i complessi artistici del Maggio Musicale Fiorentino che accompagnano artisti, fra i più applauditi sulla scena internazionale: Martina Serafin e Hui He nel ruolo principale (Floria Tosca), mentre Alberto Mastromarino e Ambrogio Maestri si alternano nei panni del mefistofelico Barone Scarpia. Il ruolo di Mario Cavaradossi sarà interpretato da Piero Giuliacci nelle recite del 21, 23, 25 e 26 febbraio, da Alfred Kim nella recita del 22 febbraio. Fabio Armiliato si rammarica che un’indisposizione passeggera gli abbia impedito di rispettare gli impegni presi con il pubblico fiorentino e spera di tornare presto al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.
Ricordiamo la guida all’ascolto al Piccolo Teatro, domenica 26 febbraio, ore 14.45 e l’orario della recita di sabato 25 febbraio (ore 18.00), studiato appositamente per agevolare gli spettatori provenienti da fuori Firenze. L’orario d’inizio e fine spettacolo permettono infatti di rientrare facilmente utilizzando i mezzi pubblici.

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