Duecentocinquanta studenti delle scuole fiorentine saranno protagonisti della riduzione ad hoc di una delle opere in cartellone al prossimo Maggio Musicale, grazie ad un progetto nato dalla collaborazione tra assessorato all'educazione, Comunale, Ente Cassa di Risparmio di Firenze (www.portaleragazzi.it) e 'Associazione culturale Venti Lucenti'
La scelta è andata su uno dei capolavori di Mozart, Il Ratto dal Serraglio, che andrà in scena domani pomeriggio, con inizio alle 15.30. Questo allestimento è stato reso possibile grazie alla regista Manu Lalli, che ha portato la musica di Mozart in due scuole elementari (Agnesi e Spartaco Lavagnini) e due medie (Pieraccini-Rosselli-Verdi e Pirandello) della città.
Il progetto si è sviluppato i due fasi: una prima nella quale sono stati illustrati ai bambini e agli insegnanti la storia del teatro e del melodramma, la trama del Ratto dal Serraglio, il mondo del canto e della lirica. Nella seconda fase è stata affrontata la messa in scena dell'opera. Tutto il percorso ha visto il coinvolgimento attivo degli alunni, ai quali è stato chiesto di cantare, recitare, raccontare.
Dopodiché i bambini sono stati coinvolti nella messinscena di una particolarissima versione della partitura: l'originale è divisa in tre atti, per questa riduzione, alla quale ha lavorato Claudia Gori, ne è previsto solo uno di 45 minuti.
L'iniziativa fa parte del progetto 'All'Opera- Le scuole al Maggio' ed è inserita ne 'Le Chiavi della Città', il ciclo organizzato dall'ufficio 'Interventi Educativi e Scambi Culturali' dell'assessorato, che comprende progetti e percorsi formativi perla scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado.
A presentare Il Ratto dal Serraglio, questa mattina al Teatro Comunale, l'assessore all'educazione Rosa Maria Di Giorgi, il sovrintendente della Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino Francesco Giambrone, Marcella Antonini responsabile delle relazioni esterne e dei progetti speciali dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze e la regista Manu Lalli dell' 'Associazione culturale Venti Lucenti'.
La trama dell'opera vede uno dei protagonisti, Belmonte, angosciato perché la sua fidanzata, Konstanze, una giovane e bella spagnola, è stata rapita dai pirati e venduta come schiava insieme alla sua ancella inglese Blonde e all'innamorato di quest'ultima Pedrillo. Così Belmonte va a cercarla in Turchia. Il tentativo di liberare i prigionieri è audace, ma Belmonte avrà salva la vita solo grazie ad un atto di magnanimità del Pascià Selim.
«Il progetto 'All'opera' - hanno sottolineato l'assessore all'educazione Rosa Maria Di Giorgi e il sovrintendente Francesco Giambrone - è nato con l'obiettivo di avvicinare al mondo dell'opera lirica gli alunni delle scuole fiorentine attraverso un percorso educativo promosso dal Comune di Firenze e dal Teatro del Maggio Musicale per permettere ai ragazzi di partecipare, almeno per una volta, ad un processo complesso che li conduce per mano nella messa in scena di un' opera lirica nel teatro più prestigioso della città».
«All'Opera - hanno aggiunto - è stato avviato ormai quattro anni fa e in questi anni le scuole fiorentine si sono cimentate con grande successo in opere assai complesse: da Wagner, con L'Oro del Reno alla Carmen di Bizet, di nuovo Wagner con Il crepuscolo degli dei per approdare a Mozart con l'attuale messa in scena del Ratto dal Serraglio. Per un bambino, ma anche per un adulto, senza competenze musicali specifiche, la tetralogia di Wagner non ha certo l'immediatezza di una canzonetta o la leggerezza di un'opera buffa, però gli studenti che hanno avuto il privilegio di accostarsi ad essa attraverso questo progetto ne sono rimasti talmente entusiasti da voler ripetere l'impresa ogni anno. Il numero sempre crescente di richieste di partecipazione ne è la prova. Stavolta i ragazzi hanno a che fare con un Singspiel ma di grande complessità. E' pur vero che il mondo dell'opera mozartiana è allegro e fiabesco, la musica, per quanto difficile dal punto di vista dell'esecuzione, immediatamente avvincente e suggestiva, e anche stavolta i bambini l'hanno affrontata con divertimento e impegno.
Il Ratto dal Serraglio è in fondo una bella fiaba che propone temi di grande attualità e interesse: la paura per il diverso e il valore della tolleranza e della convivenza civile sono temi portanti che permettono agli insegnanti e ai ragazzi di analizzare, in modo interdisciplinare, la nostra attualità, la necessità concreta di convivere con altre culture, civiltà e religioni oltre a qualche sollecitazione relativamente al ruolo della donna nella società occidentale e orientale».
«Circa 250 ragazzi fiorentini - hanno proseguito Rosa Maria Di Giorgi e Francesco Giambrone - anche quest'anno entreranno nel mondo del melodramma che tanta parte ha avuto nella nostra storia in quanto nato a Firenze. E forse, per essi, sarà più facile capire il ruolo che ha avuto la musica e l'opera di Giuseppe Verdi nella costruzione dell'Unità d'Italia il cui centocinquantesimo sarà festeggiato il prossimo anno. Ci auguriamo che i bambini che hanno vissuto e vivranno questa particolare esperienza, ritrovino quella singolare magia ed emozione che si vive in palcoscenico, attraverso forme e linguaggi diversi da quelli attuali. L'obiettivo è quello di far loro comprendere un aspetto così importante della nostra storia culturale rappresentata dal melodramma».
«Il Teatro del Maggio - hanno concluso - ancora una volta vivrà il piacere e l'onore di ospitare un popolo di ragazzi entusiasti e gioiosi che per un giorno della loro vita proveranno l'emozione e l'incanto di interagire e comunicare con musicisti, cantanti e con le altre figure professionali che operano, a vario titolo, per la messa in scena e la riuscita di opere di grandi proporzioni quali sono quelle rappresentate nel cartellone del Teatro del Maggio Fiorentino.
Ciò che, infine, a noi interessa è che i ragazzi conoscano e apprezzino una importantissima parte della loro storia partendo dalla conoscenza e dalla frequentazione del loro teatro più importante, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, e imparino ad apprezzare e trarre godimento dal linguaggio operistico rappresentato nel suo luogo ideale per eccellenza: il teatro, luogo magico dove desideri e sogni possono prendere forma».
La scelta è andata su uno dei capolavori di Mozart, Il Ratto dal Serraglio, che andrà in scena domani pomeriggio, con inizio alle 15.30. Questo allestimento è stato reso possibile grazie alla regista Manu Lalli, che ha portato la musica di Mozart in due scuole elementari (Agnesi e Spartaco Lavagnini) e due medie (Pieraccini-Rosselli-Verdi e Pirandello) della città.
Il progetto si è sviluppato i due fasi: una prima nella quale sono stati illustrati ai bambini e agli insegnanti la storia del teatro e del melodramma, la trama del Ratto dal Serraglio, il mondo del canto e della lirica. Nella seconda fase è stata affrontata la messa in scena dell'opera. Tutto il percorso ha visto il coinvolgimento attivo degli alunni, ai quali è stato chiesto di cantare, recitare, raccontare.
Dopodiché i bambini sono stati coinvolti nella messinscena di una particolarissima versione della partitura: l'originale è divisa in tre atti, per questa riduzione, alla quale ha lavorato Claudia Gori, ne è previsto solo uno di 45 minuti.
L'iniziativa fa parte del progetto 'All'Opera- Le scuole al Maggio' ed è inserita ne 'Le Chiavi della Città', il ciclo organizzato dall'ufficio 'Interventi Educativi e Scambi Culturali' dell'assessorato, che comprende progetti e percorsi formativi perla scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado.
A presentare Il Ratto dal Serraglio, questa mattina al Teatro Comunale, l'assessore all'educazione Rosa Maria Di Giorgi, il sovrintendente della Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino Francesco Giambrone, Marcella Antonini responsabile delle relazioni esterne e dei progetti speciali dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze e la regista Manu Lalli dell' 'Associazione culturale Venti Lucenti'.
La trama dell'opera vede uno dei protagonisti, Belmonte, angosciato perché la sua fidanzata, Konstanze, una giovane e bella spagnola, è stata rapita dai pirati e venduta come schiava insieme alla sua ancella inglese Blonde e all'innamorato di quest'ultima Pedrillo. Così Belmonte va a cercarla in Turchia. Il tentativo di liberare i prigionieri è audace, ma Belmonte avrà salva la vita solo grazie ad un atto di magnanimità del Pascià Selim.
«Il progetto 'All'opera' - hanno sottolineato l'assessore all'educazione Rosa Maria Di Giorgi e il sovrintendente Francesco Giambrone - è nato con l'obiettivo di avvicinare al mondo dell'opera lirica gli alunni delle scuole fiorentine attraverso un percorso educativo promosso dal Comune di Firenze e dal Teatro del Maggio Musicale per permettere ai ragazzi di partecipare, almeno per una volta, ad un processo complesso che li conduce per mano nella messa in scena di un' opera lirica nel teatro più prestigioso della città».
«All'Opera - hanno aggiunto - è stato avviato ormai quattro anni fa e in questi anni le scuole fiorentine si sono cimentate con grande successo in opere assai complesse: da Wagner, con L'Oro del Reno alla Carmen di Bizet, di nuovo Wagner con Il crepuscolo degli dei per approdare a Mozart con l'attuale messa in scena del Ratto dal Serraglio. Per un bambino, ma anche per un adulto, senza competenze musicali specifiche, la tetralogia di Wagner non ha certo l'immediatezza di una canzonetta o la leggerezza di un'opera buffa, però gli studenti che hanno avuto il privilegio di accostarsi ad essa attraverso questo progetto ne sono rimasti talmente entusiasti da voler ripetere l'impresa ogni anno. Il numero sempre crescente di richieste di partecipazione ne è la prova. Stavolta i ragazzi hanno a che fare con un Singspiel ma di grande complessità. E' pur vero che il mondo dell'opera mozartiana è allegro e fiabesco, la musica, per quanto difficile dal punto di vista dell'esecuzione, immediatamente avvincente e suggestiva, e anche stavolta i bambini l'hanno affrontata con divertimento e impegno.
Il Ratto dal Serraglio è in fondo una bella fiaba che propone temi di grande attualità e interesse: la paura per il diverso e il valore della tolleranza e della convivenza civile sono temi portanti che permettono agli insegnanti e ai ragazzi di analizzare, in modo interdisciplinare, la nostra attualità, la necessità concreta di convivere con altre culture, civiltà e religioni oltre a qualche sollecitazione relativamente al ruolo della donna nella società occidentale e orientale».
«Circa 250 ragazzi fiorentini - hanno proseguito Rosa Maria Di Giorgi e Francesco Giambrone - anche quest'anno entreranno nel mondo del melodramma che tanta parte ha avuto nella nostra storia in quanto nato a Firenze. E forse, per essi, sarà più facile capire il ruolo che ha avuto la musica e l'opera di Giuseppe Verdi nella costruzione dell'Unità d'Italia il cui centocinquantesimo sarà festeggiato il prossimo anno. Ci auguriamo che i bambini che hanno vissuto e vivranno questa particolare esperienza, ritrovino quella singolare magia ed emozione che si vive in palcoscenico, attraverso forme e linguaggi diversi da quelli attuali. L'obiettivo è quello di far loro comprendere un aspetto così importante della nostra storia culturale rappresentata dal melodramma».
«Il Teatro del Maggio - hanno concluso - ancora una volta vivrà il piacere e l'onore di ospitare un popolo di ragazzi entusiasti e gioiosi che per un giorno della loro vita proveranno l'emozione e l'incanto di interagire e comunicare con musicisti, cantanti e con le altre figure professionali che operano, a vario titolo, per la messa in scena e la riuscita di opere di grandi proporzioni quali sono quelle rappresentate nel cartellone del Teatro del Maggio Fiorentino.
Ciò che, infine, a noi interessa è che i ragazzi conoscano e apprezzino una importantissima parte della loro storia partendo dalla conoscenza e dalla frequentazione del loro teatro più importante, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, e imparino ad apprezzare e trarre godimento dal linguaggio operistico rappresentato nel suo luogo ideale per eccellenza: il teatro, luogo magico dove desideri e sogni possono prendere forma».
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