Due concerti con programma mitteleuropeo, sempre considerato banco di prova sia per compagini sinfoniche che per bacchette virtuose, segnano venerdì 26 marzo (ore 20.30), con replica domenica 28 alle 16.30, il debutto sul podio dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino di MARC ALBRECHT, attuale Direttore Musicale dell’Orchestra Filarmonica di Strasburgo, agli esordi assistente di Claudio Abbado con la Mahler Jugendorchester, prossimo Direttore Musicale dell’Opera di Amsterdam e della Netherlands e Chamber Orchestra, atteso quest’anno per la prima volta al Festival di Salisburgo con Lulu di Alban Berg.
Proprio Berg è al centro del programma scelto da Albrecht per presentarsi al pubblico di Firenze: fra circa settanta poesie messe in musica dal compositore poco più che ventenne fra il 1905 e il 1908, solo sette furono da lui giudicate degne di pubblicazione, e dopo un decennio rielaborate in versione orchestrale. Sono proprio questi Sette Lieder giovanili che si potranno ascoltare nell’interpretazione del soprano MICHAELA KAUNE, dal ’97 componente stabile dell’ensemble della Deutsche Oper Berlin con cui ha affrontato tutto il grande repertorio tedesco e di casa ai Festival di Salisburgo e Bayreuth.
I Lieder di Berg, improntati ad ampio eclettismo sia per quanto riguarda le scelte letterarie che i riferimenti musicali, ed eseguiti l’ultima volta al Teatro Comunale addirittura nel 1969 da Liliana Poli, trattano dell’amore, della natura, delle stagioni, dell’intimità domestica; e a quest’ultima è dedicato anche il “Sogno davanti al caminetto” di Richard Strauss, uno degli interludi sinfonici dell’opera autobiografica Intermezzo di Richard Strauss scritta intorno al 1923 fra le pause della composizione della Donna senz’ombra con la quale si inaugurerà il 29 aprile la 73^ edizione del Maggio Musicale Fiorentino, posto in apertura di serata.
Un anno prima di pervenire, dopo lunghissima preparazione e gestazione, alla sua Prima Sinfonia, Johannes Brahms terminava il Quartetto in sol minore op 25 per pianoforte e archi, esempio luminoso del raffinato camerismo coltivato per tutta la vita dal maestro amburghese, e già portatore di un forte potenziale sinfonico inespresso. Intuendone l’innovatività, più di settant’anni dopo Arnold Schönberg, maestro di Berg e fondatore della cosiddetta Scuola di Vienna che condurrà alla dodecafonia, e peraltro già autore di mirabili trascrizioni “inverse” dei valzer di Strauss, ne diede nel 1937 una versione orchestrale che fu eseguita per la prima volta a Los Angeles durante la permanenza di Schönberg negli Stati Uniti, dove si era dovuto rifugiare con l’avvento di Hitler, con cui l’Orchestra del Maggio guidata da Albrecht concluderà il concerto.
Biglietti da 15 a 35 euro, con MaggioCard a 10 euro; info tel 055 2779.350
Proprio Berg è al centro del programma scelto da Albrecht per presentarsi al pubblico di Firenze: fra circa settanta poesie messe in musica dal compositore poco più che ventenne fra il 1905 e il 1908, solo sette furono da lui giudicate degne di pubblicazione, e dopo un decennio rielaborate in versione orchestrale. Sono proprio questi Sette Lieder giovanili che si potranno ascoltare nell’interpretazione del soprano MICHAELA KAUNE, dal ’97 componente stabile dell’ensemble della Deutsche Oper Berlin con cui ha affrontato tutto il grande repertorio tedesco e di casa ai Festival di Salisburgo e Bayreuth.
I Lieder di Berg, improntati ad ampio eclettismo sia per quanto riguarda le scelte letterarie che i riferimenti musicali, ed eseguiti l’ultima volta al Teatro Comunale addirittura nel 1969 da Liliana Poli, trattano dell’amore, della natura, delle stagioni, dell’intimità domestica; e a quest’ultima è dedicato anche il “Sogno davanti al caminetto” di Richard Strauss, uno degli interludi sinfonici dell’opera autobiografica Intermezzo di Richard Strauss scritta intorno al 1923 fra le pause della composizione della Donna senz’ombra con la quale si inaugurerà il 29 aprile la 73^ edizione del Maggio Musicale Fiorentino, posto in apertura di serata.
Un anno prima di pervenire, dopo lunghissima preparazione e gestazione, alla sua Prima Sinfonia, Johannes Brahms terminava il Quartetto in sol minore op 25 per pianoforte e archi, esempio luminoso del raffinato camerismo coltivato per tutta la vita dal maestro amburghese, e già portatore di un forte potenziale sinfonico inespresso. Intuendone l’innovatività, più di settant’anni dopo Arnold Schönberg, maestro di Berg e fondatore della cosiddetta Scuola di Vienna che condurrà alla dodecafonia, e peraltro già autore di mirabili trascrizioni “inverse” dei valzer di Strauss, ne diede nel 1937 una versione orchestrale che fu eseguita per la prima volta a Los Angeles durante la permanenza di Schönberg negli Stati Uniti, dove si era dovuto rifugiare con l’avvento di Hitler, con cui l’Orchestra del Maggio guidata da Albrecht concluderà il concerto.
Biglietti da 15 a 35 euro, con MaggioCard a 10 euro; info tel 055 2779.350
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