Dopo il successo di Cenerentola, Venti Lucenti propone un nuovo lavoro di raffinato equilibrio musicale, canto, recitazione, immagini, che intende far avvicinare il pubblico ad un capolavoro del genere buffo e del genio donizettiano.
Il progetto intende avvicinare al mondo dell’opera lirica, e nello specifico alla tradizione italiana e all’opera donizettiana, i ragazzi, e non di meno il pubblico adulto, e tutti coloro che sono abitualmente lontani dal mondo del melodramma. In secondo luogo, questa piccola produzione, miniata come il teatro che l’accoglie, crea un ulteriore amabile divertissement per il pubblico abituale del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. L’idea che sta alla base dell’intervento è quella di consolidare e amplificare l’azione del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino sul territorio (Don Pasquale, infatti, nella sua versione integrale sarà messa in scena nello stesso periodo presso il Teatro Comunale).
Il taglio rappresentativo (il pubblico entrerà in un vero e proprio circo di periferia) è curato in modo che il pubblico possa fruire e godere sia della visione dello spettacolo, sia della relazione che per moto spontaneo si instaura con attori cantanti e musicisti durante la rappresentazione stessa, nel corso della quale il pubblico verrà anche invitato a partecipare vocalmente al lavoro. L’occasione è quella di rinnovare il dialogo fra la città e le sue istituzioni e rintracciare percorsi non convenzionali, che offrano al pubblico l’opportunità d’un’immersione e di una riflessione dentro ad un’opera, ad una storia più o meno verosimile, e di riscoprire (qualora non l’abbiano già fatto) un prestigioso teatro nel cuore di Firenze.
Un vecchio circo di giro, un vecchio direttore convinto di dominare la scena, e dalla scena invece dominato gli intricati rapporti fra generazioni diverse fra loro, fra la farsa, la realtà, la gioia del debutto e la malinconia dell’ultimo spettacolo; un amore contrastato, la sbadata ottusità di un vecchio, una improbabile compagnia circense, vicende divertenti e intricate, giochi degli equivoci e musica, splendida musica: questi alcuni dei caratteri di un Circo, a volte lunare e visionario, a volte scoppiettante e feroce.
Un Don Pasquale caleidoscopico nel quale “niente è come appare” e nel quale” il gioco delle parti, come nell’amore, … è un circo si sa pieno di splendore, a volte disperato ma come nella vita bisogna giocarla tutta fino in fondo la partita”…
Il taglio rappresentativo (il pubblico entrerà in un vero e proprio circo di periferia) è curato in modo che il pubblico possa fruire e godere sia della visione dello spettacolo, sia della relazione che per moto spontaneo si instaura con attori cantanti e musicisti durante la rappresentazione stessa, nel corso della quale il pubblico verrà anche invitato a partecipare vocalmente al lavoro. L’occasione è quella di rinnovare il dialogo fra la città e le sue istituzioni e rintracciare percorsi non convenzionali, che offrano al pubblico l’opportunità d’un’immersione e di una riflessione dentro ad un’opera, ad una storia più o meno verosimile, e di riscoprire (qualora non l’abbiano già fatto) un prestigioso teatro nel cuore di Firenze.
Un vecchio circo di giro, un vecchio direttore convinto di dominare la scena, e dalla scena invece dominato gli intricati rapporti fra generazioni diverse fra loro, fra la farsa, la realtà, la gioia del debutto e la malinconia dell’ultimo spettacolo; un amore contrastato, la sbadata ottusità di un vecchio, una improbabile compagnia circense, vicende divertenti e intricate, giochi degli equivoci e musica, splendida musica: questi alcuni dei caratteri di un Circo, a volte lunare e visionario, a volte scoppiettante e feroce.
Un Don Pasquale caleidoscopico nel quale “niente è come appare” e nel quale” il gioco delle parti, come nell’amore, … è un circo si sa pieno di splendore, a volte disperato ma come nella vita bisogna giocarla tutta fino in fondo la partita”…
Teatro Goldoni
Vicolo Santa Maria 15: 13, 14, 18, 19, 20 gennaio 2011 ore 10.00 - 21 e 22 gennaio 2011 ore 20.30.
Scrittura Scenica e regia, Manu Lalli, in collaborazione con Daniele Bacci, adattamento Musicale Claudia Gori
Interpreti
Don Pasquale, baritono, Giorgio Gatti; Il Dottor Malatesta, baritono, Alvaro Lozano; Norina, soprano, Sara Cervasio; Ernesto, tenore, Cosimo Vassallo; Baptiste, attore, Michele Monasta; Marie, attrice, Chiara Casalbuoni; Cecco, attore, Niccolò Franchi; Blanche, attrice, Cecilia Russo.
Interpreti
Don Pasquale, baritono, Giorgio Gatti; Il Dottor Malatesta, baritono, Alvaro Lozano; Norina, soprano, Sara Cervasio; Ernesto, tenore, Cosimo Vassallo; Baptiste, attore, Michele Monasta; Marie, attrice, Chiara Casalbuoni; Cecco, attore, Niccolò Franchi; Blanche, attrice, Cecilia Russo.
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