Il Protocollo d'Intesa tra il Ministero dei Beni Culturali e il Comune di Firenze firmato ieri dal Ministro Sandro Bondi e dal Sindaco Matteo Renzi presentato insieme al Sottosegretario Gianni Letta ha ribadito ancora una volta l’importanza che il Maggio Musicale Fiorentino ricopre fra le istituzioni cittadine e la valenza nazionale ed internazionale dell’istituzione.
Un segno tangibile di apertura da parte del Ministero.
Nel testo si dice che sarà valutata "ogni iniziativa utile alla migliore soluzione delle problematiche finanziarie e patrimoniali relative alla Fondazione Maggio Musicale Fiorentino".
Un segno tangibile di apertura da parte del Ministero.
Nel testo si dice che sarà valutata "ogni iniziativa utile alla migliore soluzione delle problematiche finanziarie e patrimoniali relative alla Fondazione Maggio Musicale Fiorentino".
L'articolo 9 parla di "specifiche questioni relative all’ambito Fondazione Maggio Musicale Fiorentino:
1. Le Parti riconoscono il ruolo fondamentale per la musica lirica italiana ed internazionale della Fondazione Maggio Musicale Fiorentino e si impegnano alla valorizzazione ed al riconoscimento del suo ruolo nel panorama mondiale della musica.
2. Le Parti provvederanno in tal senso ad esaminare, fin da subito, nell’ambito di uno specifico tavolo tecnico, le problematiche connesse al conferimento di parte degli immobili del complesso “ex Scuderie” delle Cascine e quelle relative all’ipotesi di conferire alla Fondazione Maggio Musicale Fiorentino una quota parte dell’immobile sede del complesso Parco della Musica e della cultura".
''Si tratta di un accordo significativo, perché ribadisce l'importanza del patrimonio culturale fiorentino'': così Francesca Colombo, Sovrintendente del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, commenta la convenzione in una dichiarazione rilasciata ieri all'Agenzia Ansa.
''Il protocollo d'intesa - aggiunge Colombo - auspica in molti suoi punti la necessità di individuare attività che vengano condivise fra tutte le istituzioni culturali cittadine e il Teatro del Maggio Musicale sarà partecipe di questo fermento e di una rinascita culturale, che proietterà Firenze ancor più sotto i riflettori internazionali''. ''Basti pensare - prosegue - che i complessi artistici del Maggio Musicale toccheranno solo nel 2011, in pochi mesi, in tre diverse trasferte, 31 città estere: Parigi, Madrid, Mosca, Budapest, Vienna, Tokyo, Taiwan, Shanghai, solo per menzionarne alcune. Sarà, dunque, ambasciatore della musica lirica e operistica nel mondo, e della prestigiosa tradizione italiana''.
''Tutte queste attività - conclude Colombo - concatenate fra loro fanno intravvedere possibili soluzioni alla crisi che sta colpendo tutte le istituzioni culturali italiane. Solo una collaborazione fra le istituzioni permetterà a queste di sopravvivere''.
2. Le Parti provvederanno in tal senso ad esaminare, fin da subito, nell’ambito di uno specifico tavolo tecnico, le problematiche connesse al conferimento di parte degli immobili del complesso “ex Scuderie” delle Cascine e quelle relative all’ipotesi di conferire alla Fondazione Maggio Musicale Fiorentino una quota parte dell’immobile sede del complesso Parco della Musica e della cultura".
''Si tratta di un accordo significativo, perché ribadisce l'importanza del patrimonio culturale fiorentino'': così Francesca Colombo, Sovrintendente del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, commenta la convenzione in una dichiarazione rilasciata ieri all'Agenzia Ansa.
''Il protocollo d'intesa - aggiunge Colombo - auspica in molti suoi punti la necessità di individuare attività che vengano condivise fra tutte le istituzioni culturali cittadine e il Teatro del Maggio Musicale sarà partecipe di questo fermento e di una rinascita culturale, che proietterà Firenze ancor più sotto i riflettori internazionali''. ''Basti pensare - prosegue - che i complessi artistici del Maggio Musicale toccheranno solo nel 2011, in pochi mesi, in tre diverse trasferte, 31 città estere: Parigi, Madrid, Mosca, Budapest, Vienna, Tokyo, Taiwan, Shanghai, solo per menzionarne alcune. Sarà, dunque, ambasciatore della musica lirica e operistica nel mondo, e della prestigiosa tradizione italiana''.
''Tutte queste attività - conclude Colombo - concatenate fra loro fanno intravvedere possibili soluzioni alla crisi che sta colpendo tutte le istituzioni culturali italiane. Solo una collaborazione fra le istituzioni permetterà a queste di sopravvivere''.
Nessun commento:
Posta un commento