Quarto appuntamento autunnale per la serie dedicata ai giovani e già famosi direttori d’orchestra e ai grandi interpreti: venerdì 26 ottobre 2012, alle ore 20.30, Juraj Valčuha (classe 1976) è sul podio del Nuovo Teatro dell’Opera di Firenze per dirigere il pianista Evgeni Bozhanov (classe 1984) e l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino. Si tratta di un ritorno per il direttore slovacco Juraj Valčuha, che debuttò al Maggio nel febbraio 2011. Per Evgeni Bozhanov è invece un debutto.
Questo concerto autunnale presenta un programma particolarmente articolato (come era quello del 2011), a testimoniare l’ecclettismo e la versatilità dei due musicisti. Si parte con il poema sinfonico Prélude à l’après-midi d’un faune (Preludio al pomeriggio di un fauno) del 1892-1894, di Claude Debussy (1862 - 1918)- frutto delle suggestioni scaturite dalla lettura dell’omonima poesia di Mallarmé e primo esempio di impressionismo musicale; segue la Rapsodia su un tema di Paganini del 1934 di Sergej Rachmaninov (1873-1943), una trascrizione tratta dal tema del Capriccio n° 24 di Niccolò Paganini: il virtuosismo che Paganini richiede al violino è parimenti richiesto al pianoforte, nella scrittura di Rachmaninov.
La seconda parte del concerto pone ad incipit quasi una rarità: la fantasia sinfonica del 1946, dall'opera fantastica Die Frau ohne Schatten di Richard Strauss (1864- 1949), recentemente rappresentata con grande successo al Festival del Maggio Musicale del 2010.
Ultimo brano a descrivere le rivoluzioni musicali in atto fra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900: La valse di Maurice Ravel (1875-1937), composto a cavallo tra il 1919 ed il 1920, apoteosi celebrativa e raffinatissima stilizzazione del valzer viennese.
Ricordiamo l’appuntamento che precede il concerto della domenica: una guida all’ascolto, nella medesima sede del concerto (Nuovo Teatro dell'Opera), domenica 28 ottobre, ore 15.45 (per la guida all’ascolto ingresso libero fino ad esaurimento posti).
Questo concerto autunnale presenta un programma particolarmente articolato (come era quello del 2011), a testimoniare l’ecclettismo e la versatilità dei due musicisti. Si parte con il poema sinfonico Prélude à l’après-midi d’un faune (Preludio al pomeriggio di un fauno) del 1892-1894, di Claude Debussy (1862 - 1918)- frutto delle suggestioni scaturite dalla lettura dell’omonima poesia di Mallarmé e primo esempio di impressionismo musicale; segue la Rapsodia su un tema di Paganini del 1934 di Sergej Rachmaninov (1873-1943), una trascrizione tratta dal tema del Capriccio n° 24 di Niccolò Paganini: il virtuosismo che Paganini richiede al violino è parimenti richiesto al pianoforte, nella scrittura di Rachmaninov.
La seconda parte del concerto pone ad incipit quasi una rarità: la fantasia sinfonica del 1946, dall'opera fantastica Die Frau ohne Schatten di Richard Strauss (1864- 1949), recentemente rappresentata con grande successo al Festival del Maggio Musicale del 2010.
Ultimo brano a descrivere le rivoluzioni musicali in atto fra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900: La valse di Maurice Ravel (1875-1937), composto a cavallo tra il 1919 ed il 1920, apoteosi celebrativa e raffinatissima stilizzazione del valzer viennese.
Ricordiamo l’appuntamento che precede il concerto della domenica: una guida all’ascolto, nella medesima sede del concerto (Nuovo Teatro dell'Opera), domenica 28 ottobre, ore 15.45 (per la guida all’ascolto ingresso libero fino ad esaurimento posti).
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