MaggioDanza torna in scena con quattro recite di Giselle, ou les Willis, per la coreografia, drammaturgia, scene e costumi di Giorgio Mancini, al Teatro Comunale di Firenze, da sabato 5 ottobre a martedì 8 ottobre 2013, con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, diretta da Giuseppe La Malfa.
Giorgio Mancini presenta una nuova coreografia insieme ad una nuova lettura drammaturgica, Giselle, ou les Willis, su musica di Adolphe Adam, pensata per trasportare i personaggi ai giorni nostri, protagonisti di dubbi, timori, emozioni, che evolvono i loro caratteri, temprandoli su due piani paralleli: una tensione artistica e una ricerca interiore.
Introspezione e danza, fantasia e realtà si fondono in una sorta di meta-balletto, che ha inizio in uno studio di danza.
Viene affrontato, in maniera assolutamente originale e contemporanea, l’eterna, affascinante tematica dell’artista che vive due vite, una sulla scena e una fuori di essa, vite che si intersecano e si confondono l’una nell’altra.
Nel presentare sulla scena la romantica storia d’amore di Giselle, il danzatore interprete di Albrecht compirà un tormentato viaggio iniziatico che lo porterà alla consapevolezza della sua vera natura, rivoluzionando quindi anche i legami d’affetto della sua vita reale. Giorgio Mancini, nel riportare sulla scena la storia di Giselle, resa celebre dai più grandi danzatori di ogni epoca, affronta con grande sensibilità artistica il difficile tema della scoperta della propria identità.
Giorgio Mancini presenta una nuova coreografia insieme ad una nuova lettura drammaturgica, Giselle, ou les Willis, su musica di Adolphe Adam, pensata per trasportare i personaggi ai giorni nostri, protagonisti di dubbi, timori, emozioni, che evolvono i loro caratteri, temprandoli su due piani paralleli: una tensione artistica e una ricerca interiore.
Introspezione e danza, fantasia e realtà si fondono in una sorta di meta-balletto, che ha inizio in uno studio di danza.
Viene affrontato, in maniera assolutamente originale e contemporanea, l’eterna, affascinante tematica dell’artista che vive due vite, una sulla scena e una fuori di essa, vite che si intersecano e si confondono l’una nell’altra.
Nel presentare sulla scena la romantica storia d’amore di Giselle, il danzatore interprete di Albrecht compirà un tormentato viaggio iniziatico che lo porterà alla consapevolezza della sua vera natura, rivoluzionando quindi anche i legami d’affetto della sua vita reale. Giorgio Mancini, nel riportare sulla scena la storia di Giselle, resa celebre dai più grandi danzatori di ogni epoca, affronta con grande sensibilità artistica il difficile tema della scoperta della propria identità.
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