Nel giorno del 200° anniversario della nascita di Richard Wagner, ritorna al Maggio Musicale Fiorentino Anna Caterina Antonacci, accompagnata al pianoforte da Donald Sulzen, mercoledì 22 maggio 2013, alle ore 20.30, al Teatro Goldoni, con un repertorio liederistico molto raffinato, prevalentemente tardo romantico, risalente alla seconda metà dell’800: Claude Debussy, Ernest Chausson, Gabriel Fauré, Hector Berlioz, Francesco Paolo Tosti, Richard Wagner.
Si tratta di un programma che delinea un sottile ma intrigante fil-rouge à rebours, un percorso che parte da Wagner per arrivare alla musica principalmente di matrice francese, composta in risposta alla poetica dell’autore tedesco, in un concerto in cui, grazie alla magistrale tecnica ed interpretazione di Anna Caterina Antonacci, la suspense terrà gli spettatori fino alla fine: “Del composito programma proposto da Anna Caterina Antonacci una delle possibili prospettive di lettura, come in un giallo, emerge proprio dall’epilogo: nel giorno del duecentesimo anniversario della nascita di Richard Wagner, è legittimo chiedersi in che misura l’opera rivoluzionaria del grande compositore abbia influenzato anche un ambito apparentemente così lontano dal Wort -Ton- Drama come il canto da camera” (dalle note di sala a cura di Roberto Brusotti).
Si tratta di un programma che delinea un sottile ma intrigante fil-rouge à rebours, un percorso che parte da Wagner per arrivare alla musica principalmente di matrice francese, composta in risposta alla poetica dell’autore tedesco, in un concerto in cui, grazie alla magistrale tecnica ed interpretazione di Anna Caterina Antonacci, la suspense terrà gli spettatori fino alla fine: “Del composito programma proposto da Anna Caterina Antonacci una delle possibili prospettive di lettura, come in un giallo, emerge proprio dall’epilogo: nel giorno del duecentesimo anniversario della nascita di Richard Wagner, è legittimo chiedersi in che misura l’opera rivoluzionaria del grande compositore abbia influenzato anche un ambito apparentemente così lontano dal Wort -Ton- Drama come il canto da camera” (dalle note di sala a cura di Roberto Brusotti).
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