Dopo il primo concerto diretto da Claudio Abbado, la serie dei Grandi Direttori ospiti del Festival 2013 procede, sabato 11 maggio alle 20.30 al Teatro Comunale, con un concerto diretto da Zubin Mehta, sul podio dell’Orchestra e del Coro del Maggio Musicale, con un programma studiato per ricordare tre grandi ricorrenze: 100 anni dalla prima esecuzione della Sagra della Primavera di Igor Stravinskij (era per la precisione il 29 maggio 1913, al Théâtre des Champs-Elysees di Parigi); 80 anni dalla fondazione del Coro del Maggio Musicale Fiorentino; 10 anni dalla scomparsa di Luciano Berio (1925 - 2003).
Il concerto inizia proprio con La ritirata notturna di Madrid, così descritta dalle parole dello stesso Berio: “La ritirata notturna di Madrid per quintetto d’archi era, ai suoi tempi, un pezzo così popolare che Luigi Boccherini lo trascrisse quattro volte per diverse combinazioni strumentali. Nel 1975 quando mi fu chiesto un breve pezzo per l’apertura di un concerto dell’orchestra della Scala, decisi di sovrapporre quelle quattro versioni della Ritirata e di trascriverle per orchestra con minimi adattamenti e mettendo in rilievo, verso la fine, alcuni saporosi “conflitti” armonici.”
Segue il Solo per trombone e orchestra, che Berio compose nel 1999, eseguito da Christian Lindberg, per il quale Berio scrisse il brano: “SOLO, per trombone e orchestra, scritto per Christian Lindberg, non è un concerto vero e proprio anche se la parte solistica è di grande e forse eccessiva difficoltà. L’orchestra è in parte generata dal trombone, ma il loro percorso e la sostanza dei loro discorsi è sostanzialmente diversa. Ogni tanto trombone e orchestra condividono le stesse toniche, ma in effetti non si “parlano” l’un l’altro. Quindi, piuttosto che un concerto, SOLO è un incontro fra due solitudini.”
Chiude la prima parte del concerto Nänie op. 82 per coro e orchestra di Johannes Brahms (del 1881), per ricordare gli 80 anni dalla fondazione del Coro del Maggio Musicale Fiorentino.
La seconda parte del programma è interamente dedicata alla musica nata per l’omonimo balletto, Le Sacre du printemps, che 100 anni fa suscitò uno scandalo senza precedenti, non solo per la coreografia e il soggetto drammaturgico (una giovane scelta per ballare fino alla morte, quale rito propiziatorio per ottenere il favore delle divinità con l’arrivo della stagione ed il rinnovarsi della natura), ma destò clamore soprattutto per i ritmi ossessivi, caratterizzati in più punti da una marcata poliritmia, che lasciava presagire le potenzialità ancora inesplorate e l’ampio ventaglio di esiti dell’atonalità e della politonalità.
Proprio queste caratteristiche di estrema modernità e rottura con il passato decretarono successivamente la fortuna della composizione.
Il concerto inizia proprio con La ritirata notturna di Madrid, così descritta dalle parole dello stesso Berio: “La ritirata notturna di Madrid per quintetto d’archi era, ai suoi tempi, un pezzo così popolare che Luigi Boccherini lo trascrisse quattro volte per diverse combinazioni strumentali. Nel 1975 quando mi fu chiesto un breve pezzo per l’apertura di un concerto dell’orchestra della Scala, decisi di sovrapporre quelle quattro versioni della Ritirata e di trascriverle per orchestra con minimi adattamenti e mettendo in rilievo, verso la fine, alcuni saporosi “conflitti” armonici.”
Segue il Solo per trombone e orchestra, che Berio compose nel 1999, eseguito da Christian Lindberg, per il quale Berio scrisse il brano: “SOLO, per trombone e orchestra, scritto per Christian Lindberg, non è un concerto vero e proprio anche se la parte solistica è di grande e forse eccessiva difficoltà. L’orchestra è in parte generata dal trombone, ma il loro percorso e la sostanza dei loro discorsi è sostanzialmente diversa. Ogni tanto trombone e orchestra condividono le stesse toniche, ma in effetti non si “parlano” l’un l’altro. Quindi, piuttosto che un concerto, SOLO è un incontro fra due solitudini.”
Chiude la prima parte del concerto Nänie op. 82 per coro e orchestra di Johannes Brahms (del 1881), per ricordare gli 80 anni dalla fondazione del Coro del Maggio Musicale Fiorentino.
La seconda parte del programma è interamente dedicata alla musica nata per l’omonimo balletto, Le Sacre du printemps, che 100 anni fa suscitò uno scandalo senza precedenti, non solo per la coreografia e il soggetto drammaturgico (una giovane scelta per ballare fino alla morte, quale rito propiziatorio per ottenere il favore delle divinità con l’arrivo della stagione ed il rinnovarsi della natura), ma destò clamore soprattutto per i ritmi ossessivi, caratterizzati in più punti da una marcata poliritmia, che lasciava presagire le potenzialità ancora inesplorate e l’ampio ventaglio di esiti dell’atonalità e della politonalità.
Proprio queste caratteristiche di estrema modernità e rottura con il passato decretarono successivamente la fortuna della composizione.
Il concerto è dedicato alla memoria del Maestro Marcello Guerrini, storico collaboratore del Teatro del Maggio, recentemente scomparso dopo una lunga malattia.
Partner della serie Grandi Direttori al Maggio, è Autostrade per l’Italia.
Partner della serie Grandi Direttori al Maggio, è Autostrade per l’Italia.
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