Prima della ben nota trilogia inglese (il ciclo delle regine Tudor), composta da Gaetano Donizetti (1797 - 1848) e riconosciuta come il primo vero successo internazionale dell’autore, Anna Bolena venne scritta in appena trenta giorni, per debuttare al Teatro Carcano di Milano il 26 dicembre 1830, su libretto di Felice Romani.
L’opera in due atti narra gli amori e gli intrighi di corte, che ebbero per protagonisti Enrico VIII (1491 - 1547), secondo sovrano della dinastia Tutor, e la seconda moglie Anna Bolena (1507 - 1536), nell’anno della morte di quest’ultima; la vicenda è ambientata nelle diverse stanze e nel parco del Castello di Windsor, e nell’ultima scena nelle prigioni di Londra.
Fu proprio il matrimonio con Anna Bolena a causare nel 1534 lo scisma della Chiesa Anglicana, con l'Act of Supremacy e il Treasons Act che decretarono che il re è "l'unico Capo Supremo della Chiesa d'Inghilterra".
L’opera in due atti narra gli amori e gli intrighi di corte, che ebbero per protagonisti Enrico VIII (1491 - 1547), secondo sovrano della dinastia Tutor, e la seconda moglie Anna Bolena (1507 - 1536), nell’anno della morte di quest’ultima; la vicenda è ambientata nelle diverse stanze e nel parco del Castello di Windsor, e nell’ultima scena nelle prigioni di Londra.
Fu proprio il matrimonio con Anna Bolena a causare nel 1534 lo scisma della Chiesa Anglicana, con l'Act of Supremacy e il Treasons Act che decretarono che il re è "l'unico Capo Supremo della Chiesa d'Inghilterra".
Il capolavoro di Donizetti sarà in scena dal 15 al 24 marzo al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino nell'ambito della Stagione 2012.
L’opera viene raramente eseguita perché richiede un cast dotato di una tecnica e di una vocalità non indifferenti, capaci di incarnare ed eseguire il belcanto donizettiano; nel 1830 Donizetti si avvalse di Giuditta Pasta (Anna Bolena), Filippo Galli (nei panni di Enrico VIII), Elisa Orlandi (Giovanna Seymour), Giovanni Battista Rubini (Lord Percy), in quest’edizione i rispettivi ruoli sono stati affidati a Mariella Devia (Serena Farnocchia nella recita del 24 marzo), Roberto Scandiuzzi, Sonia Ganassi, Shalva Mukeria, diretti da Roberto Abbado, nell’applaudita regia di Graham Vick, costumi e scene di Paul Brown, in una produzione dell’Arena di Verona e del Teatro Verdi di Trieste. Completano il cast José Maria Lo Monaco (Smeton), Konstantin Gorny (Lord Rochefort) e Luca Casalin (Sir Hervey).
È la prima volta che Anna Bolena viene messa in scena in tempi moderni al Teatro Comunale, si tratta dunque di un debutto molto atteso, anche se la prima fiorentina dell’opera si ebbe appena dopo due anni dalla prima rappresentazione milanese, presso il Teatro della Pergola il 18 marzo 1832.
Molti sono i passaggi dell’opera noti al grande pubblico: dalla sinfonia iniziale, alle arie ("Deh non voler costringere", cantata da Smeton nel I atto; "Come innocente giovane" la cavatina di Anna del I atto, "Per questa fiamma indomita", cantata da Giovanna nel II atto) alla celebre scena della pazzia di Anna, nel secondo atto.
Il melodramma godette di nuova fortuna, nel XX secolo, a partire dal 1957, anno in cui venne ripreso al Teatro alla Scala, con Maria Callas, Giulietta Simionato, Nicola Rossi Lemeni, Gianni Raimondi diretti da Gianandrea Gavazzeni per la regia di Luchino Visconti e le scene di Nicola Benois.
Del ciclo dedicato ai Tudor seguirono Maria Stuarda su libretto di Giuseppe Bardari del 1835 e Roberto Devereux, dramma in tre atti su libretto di Salvatore Cammarano del 1837.
L'opera di Donizetti conquista l'alta definizione digitale: mercoledì 21 marzo, Anna Bolena verrà trasmessa in diretta satellitare in tutti i cinema della catena Microcinema (http://www.microcinema.eu).
L’opera viene raramente eseguita perché richiede un cast dotato di una tecnica e di una vocalità non indifferenti, capaci di incarnare ed eseguire il belcanto donizettiano; nel 1830 Donizetti si avvalse di Giuditta Pasta (Anna Bolena), Filippo Galli (nei panni di Enrico VIII), Elisa Orlandi (Giovanna Seymour), Giovanni Battista Rubini (Lord Percy), in quest’edizione i rispettivi ruoli sono stati affidati a Mariella Devia (Serena Farnocchia nella recita del 24 marzo), Roberto Scandiuzzi, Sonia Ganassi, Shalva Mukeria, diretti da Roberto Abbado, nell’applaudita regia di Graham Vick, costumi e scene di Paul Brown, in una produzione dell’Arena di Verona e del Teatro Verdi di Trieste. Completano il cast José Maria Lo Monaco (Smeton), Konstantin Gorny (Lord Rochefort) e Luca Casalin (Sir Hervey).
È la prima volta che Anna Bolena viene messa in scena in tempi moderni al Teatro Comunale, si tratta dunque di un debutto molto atteso, anche se la prima fiorentina dell’opera si ebbe appena dopo due anni dalla prima rappresentazione milanese, presso il Teatro della Pergola il 18 marzo 1832.
Molti sono i passaggi dell’opera noti al grande pubblico: dalla sinfonia iniziale, alle arie ("Deh non voler costringere", cantata da Smeton nel I atto; "Come innocente giovane" la cavatina di Anna del I atto, "Per questa fiamma indomita", cantata da Giovanna nel II atto) alla celebre scena della pazzia di Anna, nel secondo atto.
Il melodramma godette di nuova fortuna, nel XX secolo, a partire dal 1957, anno in cui venne ripreso al Teatro alla Scala, con Maria Callas, Giulietta Simionato, Nicola Rossi Lemeni, Gianni Raimondi diretti da Gianandrea Gavazzeni per la regia di Luchino Visconti e le scene di Nicola Benois.
Del ciclo dedicato ai Tudor seguirono Maria Stuarda su libretto di Giuseppe Bardari del 1835 e Roberto Devereux, dramma in tre atti su libretto di Salvatore Cammarano del 1837.
L'opera di Donizetti conquista l'alta definizione digitale: mercoledì 21 marzo, Anna Bolena verrà trasmessa in diretta satellitare in tutti i cinema della catena Microcinema (http://www.microcinema.eu).
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