«Questo teatro ha fatto capire, più di tutti gli altri teatri in Italia, che non siamo d’accordo con questo decreto». Un’ovazione ha accolto questa dichiarazione di Zubin Mehta pronunciata dal podio del Maggio Musicale Fiorentino poco prima di dare inizio alla rappresentazione de La donna senz’ombra. Mehta, che indossava la coccarda gialla dei portatori sani di cultura (come tutti i lavoratori del Maggio e dei teatri lirici italiani), ha detto che «tutti siamo felici di essere qui. Non è stato facile per nessuno, nè musicisti nè macchinisti, lavorare per preparare opere e concerti con il cuore pesante». Il grande direttore d’orchestra ha poi affermato di «avere un nuovo, grande amico a Firenze: è il sindaco Matteo Renzi che insieme alla Provincia e alla Regione Toscana ha convinto i lavoratori a sospendere lo sciopero prendendo impegni. I lavoratori hanno accettato e l’hanno fatto per voi (ha detto indicando il pubblico, ndr) e per Firenze». I lavoratori e il sindaco hanno quindi avuto «la grazia e l’intelletto» di sospendere lo sciopero. «Senza nominare personaggi che vanno e vengono - ha detto Mehta - noi siamo sempre qui. Sappiamo che la strada è lunga» ma è auspicabile avviare «un tavolo per discutere e arrivare a fare un nuovo contratto di lavoro nazionale per tutti i lavoratori del teatro. L’Italia non dimentichi che la cultura è nata in questo Paese e l’Opera a Firenze. Per favore - ha detto infine Mehta rivolgendosi al pubblico - fate tutto quello che potete, scrivete anche voi al ministro. Andiamo avanti insieme».
(fonte Ansa)
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