Ultimo appuntamento martedì 21 giugno presso l’Altana vista Duomo della Biblioteca delle Oblate (via dell’Oriuolo 26) per MaggioLibri, il ciclo di incontri letterari sul mondo della lirica, nato dalla collaborazione tra il Maggio Musicale Fiorentino e Cooperativa Archeologia. Alle 18.00 l’autrice Simonetta Chiappini presenterà O patria mia – Passione e politica nel melodramma italiano dell’Ottocento (Le Lettere, 2011), libro che disegna l’intreccio tra melodramma e storia d’Italia, tra passione e politica, esplorando i rivoli sotterranei e i meandri segreti di un’identità nazionale ancora da scoprire. Sarà presente il Coro della Cassa di Risparmio di Firenze diretto da Ennio Clari, che eseguirà alcuni celebri cori da opere italiane. Modera Giovanni Vitali, Responsabile Comunicazione Istituzionale del Maggio Musicale Fiorentino.
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Gli stranieri ci hanno considerati, per almeno tre secoli, e ancor prima che fossimo una nazione, il “popolo cantante”. Italianità ha significato spontaneo talento musicale, ma anche vocazione alla pigrizia e alla delizia estetica, inerzia politica e inaffidabilità civile. Eppure il melodramma, frutto dello splendore e del malessere di un popolo oppresso, negli anni della riscossa risorgimentale è riuscito a interpretare la necessità di costruire il carattere nazionale: il “volgo disperso” geniale e truffaldino sarebbe divenuto, anche grazie alla musica, un popolo di eroi, di generosi combattenti, di martiri capaci di sacrificio e di coscienza civile. La trasformazione della donna-Italia da femmina violata e sconfitta, destinata a compiacere i vincitori e i potenti, a figura di immacolata redentrice fu rappresentata ed esaltata attraverso le peripezie vocali dell’eroina operistica, il soprano, che con la sua voce ardente e angelica ne incarnava il sublime destino di sacrificio, morte e resurrezione.
Simonetta Chiappini collabora con istituzioni internazionali come il Rossini Opera Festival e la Columbia University. Ha ideato e condotto spettacoli in collaborazione col Museo Archeologico di Firenze e la Fondazione Toscana Spettacolo ed è membro della Società delle Storiche Italiane. Tra le sue pubblicazioni figurano Folli, sonnambule, sartine. La voce femminile nell’Ottocento italiano (Le Lettere 2006), giunto nella rosa dei finalisti del premio Fida ninfa indetto dall’Accademia Filarmonica di Verona e un contributo sul melodramma negli Annali della Storia d’Italia (Risorgimento): La voce della martire. Dagli evirati cantori all’eroina romantica (Einaudi 2007).
Gli stranieri ci hanno considerati, per almeno tre secoli, e ancor prima che fossimo una nazione, il “popolo cantante”. Italianità ha significato spontaneo talento musicale, ma anche vocazione alla pigrizia e alla delizia estetica, inerzia politica e inaffidabilità civile. Eppure il melodramma, frutto dello splendore e del malessere di un popolo oppresso, negli anni della riscossa risorgimentale è riuscito a interpretare la necessità di costruire il carattere nazionale: il “volgo disperso” geniale e truffaldino sarebbe divenuto, anche grazie alla musica, un popolo di eroi, di generosi combattenti, di martiri capaci di sacrificio e di coscienza civile. La trasformazione della donna-Italia da femmina violata e sconfitta, destinata a compiacere i vincitori e i potenti, a figura di immacolata redentrice fu rappresentata ed esaltata attraverso le peripezie vocali dell’eroina operistica, il soprano, che con la sua voce ardente e angelica ne incarnava il sublime destino di sacrificio, morte e resurrezione.
Simonetta Chiappini collabora con istituzioni internazionali come il Rossini Opera Festival e la Columbia University. Ha ideato e condotto spettacoli in collaborazione col Museo Archeologico di Firenze e la Fondazione Toscana Spettacolo ed è membro della Società delle Storiche Italiane. Tra le sue pubblicazioni figurano Folli, sonnambule, sartine. La voce femminile nell’Ottocento italiano (Le Lettere 2006), giunto nella rosa dei finalisti del premio Fida ninfa indetto dall’Accademia Filarmonica di Verona e un contributo sul melodramma negli Annali della Storia d’Italia (Risorgimento): La voce della martire. Dagli evirati cantori all’eroina romantica (Einaudi 2007).
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